Sale rosa dell’Himalaya, il più pregiato tra i sali

Contiene più iodio, è ricco di sali minerali, ottimo in cucina, cura l'asma. Il sale rosa himalayano sembra vantare caratteristiche uniche, ma è proprio così?

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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Il sale rosa è considerato il più pregiato tra i sali. Del suo caratteristico colore più o meno intenso è responsabile il ferro, di cui è ricco.

Si è formato più di 200 milioni di anni fa da antichi oceani incontaminati, è quindi un sale fossile e si estrae dal sottosuolo.

Esistono miniere di sale rosa in tutto il mondo non solo in Himalaya, anche se questo è generalmente il sito più conosciuto.

Andiamo allora a vedere cos’è il sale rosa, quali sono le sue proprietà e perché il sale himalayano gode di così grande fama.

Proprietà sale rosa, il più pregiato tra i sali

Classificare i sali non è cosa ovvia poiché non c’è a disposizione una classificazione tecnica comunemente accettata. Per orientarci, però, possiamo aiutarci distinguendo le tipologie di sali in almeno due macroaree:

  • il sale normale, cloruro di sodio, il comune sale da cucina più o meno iodato, estratto dalle saline
  • i sali colorati, cloruro di sodio, estratti da miniere in cui la stratificazione geologica è durata nei millenni

Per la loro affascinante origine, generalmente, si tende a esaltare le proprietà dei sali colorati, ma non sempre a ragione.

Del sale rosa in particolare si parla come di un sale virtuoso, dalle mille proprietà benefiche. Si dice che combatta dolori articolari, reumatismi, che sia disintossicante. Riduce la pressione sanguigna e lenisce sinusiti, bronchiti e riniti. Promuove l’equilibrio del Ph all’interno delle cellule e migliora il sonno.

In effetti, però, non c’è alcuno studio scientifico che certifichi queste decantate proprietà. E anzi, ad oggi le prove scientifiche hanno solo dimostrato che non ci sono evidenze per dire che l’assunzione del sale rosa procuri alcun tipo di beneficio.

Sale rosa dell’Himalaya, il più conosciuto sul mercato

salt range miniera sale rosa

Come accennato pocanzi, il sale rosa viene estratto nelle miniere di tutto il mondo e non è certo dominio esclusivo dell’Himalaya. Tanto più che il sale rosa himalayano dell’Himalaya non è.

In realtà viene estratto nella Salt range, una provincia Punjab in Pakistan, a centinaia di chilometri di distanza dalla catena montuosa che gli presta il nome.

La miniera di Khewra, scoperta nel 320 a.C. da Alessandro Magno, con i suoi diciannove piani è la seconda miniera di sale più grande al mondo. A seconda dei livelli in cui questo viene estratto assume colorazioni diverse: dal rosato appena accennato fino al rosso vivo.

Eppure, secondo senso comune, il sale rosa dell’Himalaya è certamente il più conosciuto e apprezzato su scala mondiale. A cosa si deve allora questa sua fama?

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Salgemma dell’Himalaya, un’eccellente operazione di marketing

Il sale rosa dell’Himalaya si affaccia sul mercato europeo verso la fine degli anni 90 grazie allo zelo di Peter Ferreira, un biofisico, che per primo inizia a lodarne benefici e proprietà.

Di lì a qualche anno Ferreira, in collaborazione con il medico tedesco Barbara Hendel, scrive un libro che ben presto diventa best seller: ‘Wasser & Saltz’. E sarà proprio questo testo a consacrare il sale dell’Himalaya tra i sali dell’olimpo.

Ferreira fa affari d’oro commercializzando questo prodotto e la domanda sul mercato europeo nel giro di pochi anni esplode letteralmente.

Man mano che la fama del salgemma dell’Himalaya cresce, cresce sempre di più anche il numero di nuove proprietà miracolose che gli si attribuiscono. Più virtù gli si riconoscono, più il suo prezzo cresce.

Marketing dunque? Cerchiamo di capirne di più.

Sale rosa Himalaya benefici e proprietà

sale rosa dell'himalaya benefici e proprietà

Consumare il sale dell’Himalaya fa veramente bene all’organismo? È salutare?

Fare chiarezza in questo marasma di informazioni tra loro contraddittorie non è cosa semplice. Allora proviamo a capire quali siano effettivamente le proprietà esclusive del sale rosa dell’Himalaya, ammesso che ne abbia.

Il sale rosa dell himalaya contiene iodio

Cercando informazioni sui prodigi del sale rosa vi sarà capitato sicuramente di leggere che il sale rosa dell’Himalaya è diverso dal più comune sale da cucina e che da solo contiene naturalmente la quantità di iodio necessaria al fabbisogno umano.

Falso. Il sale rosa si compone per circa il 95-96 % di cloruro di sodio, esattamente come il normale sale da cucina. Mentre lo iodio nel sale rosa è del tutto assente.

Lo iodio è un elemento importantissimo nella dieta umana, contribuisce al corretto funzionamento del metabolismo e aiuta il funzionamento della tiroide.

Mediamente un essere umano deve assumere circa 0,15 milligrammi al giorno di iodio. L’elemento, tuttavia, è spesso carente nelle nostre diete e per questo lo iodio viene “aggiunto” al sale in proporzione.

È il processo di raffinazione che tende a ridurre la presenza dello iodio nel sale marino, che invece ne sarebbe ricco, diversamente dal sale rosa che, come abbiamo detto, naturalmente non ne contiene affatto.

Il sale himalayano è ricco di sali minerali

Un altro dato che induce a credere alle proprietà miracolose del sale rosa è la sua ricchezza di sali minerali, ben 84 oligoelementi si legge ovunque.

Vero, ma solo in parte. Le analisi spettroscopiche condotte mostrano che solo 15 degli 84 oligoelementi presenti nel sale rosa hanno un ruolo effettivo nei processi biologici umani. Gli altri, invece, non possono considerarsi in alcun modo sostanze nutritive o benefiche per la salute. E anzi, alcuni di loro sono noti per essere dannosi.

L’analisi del sale rosa dell’Himalaya, in particolare, ha evidenziato la presenza di alcuni potenti veleni come arsenico, piombo, tallio e mercurio. E anche di elementi radioattivi, come il radio, l’uranio, il plutonio e altri.

Attenzione però. La loro presenza non è certa in tutti i campioni e quando presenti lo sono in quantità infinitesimali, in alcuni casi una parte per miliardo, dunque non hanno alcun effetto nocivo sul corpo umano.

Il sale dell’Himalaya cura l’asma

Falso. Il cloruro di sodio è certo un coadiuvante nella cura delle infezioni delle vie aeree grazie alle sue proprietà antibatteriche e antinfiammatorie, ma non può sostituirsi in alcun modo alle terapie farmacologiche, specie in caso di patologie croniche.

Comunque, per l’halotherapia, cioè l’esposizione e l’inalazione di cloruro di sodio, si può usare ogni tipo di sale, non solo o non per forza il sale rosa.

A cosa serve il sale rosa, i consigli dello chef Simone Salvini

simoni salvini chef consigli utilizzo sale rosa

Anche Simone Salvini, chef di fama internazionale, ridimensiona il gran parlare che si fa a proposito dei miracoli attribuiti al sale rosa. Come per la confusione circa la provenienza del sale himalayano, che dell’Himalaya non è, anche delle sue proprietà miracolose ha detto:

Sono probabilmente il frutto di una geniale campagna di comunicativa che poco a che fare con le reali caratteristiche del prodotto in questione.

Se però state cercando un sale dalle caratteristiche veramente particolari, lo chef ha certamente il consiglio giusto per voi. Nella sua esperienza, racconta, più che il sale rosa ha visto gli indiani utilizzare il kala namak nei trattamenti ayurvedici, un salgemma reperibile al suo stato grezzo in tutti i mercati indiani.

È di colore scuro e ha un sapore leggermente sulfureo. Proprio per la sua colorazione non si può certo dire che sia affascinante quanto il sale rosa, ma diversamente dal sale rosa il kala namak gode di caratteristiche tipiche.

Il sale nella tradizione indiana

Secondo l’antica tradizione indiana il sale è uno dei sei sapori (rasa) che strutturano il gusto di un alimento. “Se usato con moderazione – spiega lo chef Salvini – oltre a stimolare le funzioni gastriche ha la capacità di risvegliare l’appetito e equilibrare il nostro sistema idrico”.

Attenzione: stiamo parlando qui di sale integrale, cioè di sale non trattato o impoverito dei suoi componenti naturali.

A cosa serve la lampada di sale rosa

Delle lampade di sale si dice che abbiano un effetto ionizzante in grado di purificare l’aria, donando una piacevole sensazione di benessere a chi la respira. Si dice anche che il rilascio di questi ioni favorisca la concentrazione, la produttività e il rafforzamento del sistema immunitario.

Una lampada miracolosa, dunque, come miracoloso è il sale di cui si compone. Appunto!

Ancora una volta non è difficile smentire scientificamente queste informazioni.

A occuparsene è stato Jack Beauchamp, professore e chimico alla Caltech, Istituto di Tecnologia della California, che ha condotto uno studio proprio sul rilascio degli ioni delle lampade di sale. E bene, è emerso che le lampade di sale non producono un solo ione. Spiega il professore:

Siamo degli esperti nell’osservazione degli ioni. Abbiamo analizzato la lampada con un macchinario in grado di misurare gli ioni, non abbiamo trovato neanche uno. L’abbiamo accesa, abbiamo aspettato, ma non abbiamo trovato nulla.

E segue:

Non riesco immaginare alcun processo fisico che porterebbe alla formazione di ioni dati dal riscaldamento del blocco di sale, con e senza la presenza di vapore acqueo in qualsiasi quantità.

Che benefici ha il sale rosa da cucina?

In cucina il sale rosa si usa generalmente per condire carni bianche, pesci di acqua dolce, zuppe e verdure. Ha un sapore delicato e fragrante che esalta i sapori a cui si accosta senza mai coprirli.

Può sostituire tranquillamente il più inflazionato sale da cucina per dare un tocco di stile alle pietanze. In effetti, però, non ha utilizzi più specifici.

Leggi anche: Bere acqua e limone, perché fa bene e cosa succede al corpo assumendola tutti i giorni?

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