Sabina Guzzanti, in un’intervista al “Corriere della Sera”, ha parlato della sua carriera, della sua famiglia e dei suoi fratelli, anche loro comici, Corrado e Caterina, e della complicità tra di loro. Ma anche dei cambi di rete e della sua assenza di vent’anni dalla Rai, e non esclude un possibile e futuro ritorno. Condizione necessaria e sufficiente per lei è questa:
Io sono una persona con cui è facile andare d’accordo. Sembro una da rock duro, quando invece la mia vera passione è la musica classica.
E voglio andare là dove mi fanno dire quello che penso, ma senza estremismi da nessuna delle due parti. Io sono una persona mite, ragionevole, non sono una che si impunta.
Ma mi dà fastidio quando la censura viene definita “linea editoriale”. Tutto qui.
Sabina Guzzanti: gli esordi in tv
Sabina Guzzanti, celebre per le imitazioni di Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni, Lucia Annunziata e molti altri, ha confessato di non essere sempre stata convinta di riuscirci completamente:
Le ho fatte, perché dovevo lavorare, mica sono stata sempre convinta di saperle fare.
Tutto cominciò con Rita Levi Montalcini. Ero in cucina, la sentii alla tv e cominciai a fare la sua voce.
Il mio compagno di allora arrivò con gli occhi spalancati e disse: “Ma sei uguale”. E così cominciai.
Ha esordito alla fine degli anni Ottanta, precisamente nel 1987, quando è comparsa per la prima volta nel programma Proffimamente non stop, ma non era l’inizio che si sarebbe aspettata:
Era un programma di Enzo Trapani su Rai 1. Compaio io vestita da suora. Mi hanno mandato via subito.
Poco dopo è approdata su Mediaset con Matrjoska, in seconda serata, perché Antonio Ricci l’aveva contattata “per far parte del gruppo”e nonostante sia una delle esperienze maggiormente importanti per la sua carriera, non crede che si sia trattato effettivamente di un programma troppo satirico:
Era una satira studiata, forse artefatta, non era una satira come azione politica.
Ma oggi non ha senso fare ragionamenti di questo tipo.
Oggi tutto “non è” qualcosa.
La satira non è satira, l’informazione non è informazione, volendo, questo parlamento non è un parlamento.
Sabina Guzzanti: “Ha senso guardare tanti talk show?”
A casa non ha la tv, perché lo definisce come “un brutto oggetto”:
Ma ha senso guardare tanti talk show in cui l’unico obiettivo è quello di parlare e parlare senza far capire nulla a chi sta a casa?
Ha senso seguire dei programmi che si dicono di informazione quando l’informazione non c’è?
Nonostante ciò, Sabina si trova spesso ora su La7, specialmente a Propaganda Live:
Il gruppo di Zoro funziona e ha trovato un equilibrio perché alle spalle ha anni di lavoro assieme, di affiatamento.
Un programma comico non può resistere se non si crea quella relazione fertile tra i componenti.
Oggi si pensa a tutto fuorché a far crescere un gruppo.
Sabina Guzzanti e il rapporto con la sua famiglia
Tra i suoi comici, invece, preferiti di sono Checco Zalone e ovviamente, suo fratello. E a proposito del rapporto con quest’ultimo e anche con la loro sorella minore, Caterina, ha rivelato:
Tutti e tre siamo molto legati, anche con Caterina.
Quando ci ritroviamo — e avviene abbastanza spesso — a casa, succede una cosa curiosa: ci mettiamo a parlare in un modo tutto nostro, una specie di lingua segreta, velocissima, a scatti.
La capiamo solo noi, una questione di vibrazioni.
E poi scoppiamo a ridere come tre matti.
La comicità è spesso una reazione alla sofferenza.
Ha parlato anche del legame con i suoi genitori, Germana Antonucci e Paolo Guzzanti:
Mamma e papà andavano ancora all’università quando siamo nati io e Corrado. Giovanissimi…
Il loro è stato un rapporto burrascoso, si sono separati più volte e questo ha preso molta della loro attenzione che, dunque, non è arrivata a noi.
Ma ci sono state anche cose belle.
Leggi anche: Chi sostituirà Fabio Fazio alla Rai? I 3 nomi in corsa e quanto guadagnerà adesso
