Rovigo, bimbo salva nonno con manovra di Heimlich: “Gli era andato un boccone di traverso”

All'anziano era andato di traverso un boccone, così il piccolo ha spiegato al padre cosa fare, riuscendo a salvare l'uomo che stava soffocando.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Piccoli eroi crescono. Potremmo riassumere così quanto accaduto a Castelmassa, in provincia di Rovigo, dove un bimbo ha salvato la vita al nonno grazie alla manovra di Heimlich. All’anziano era andato di traverso un boccone, così il piccolo ha spiegato al padre cosa fare, riuscendo a salvare l’uomo che stava soffocando.

Il merito, in realtà, va a una delle lezioni tenute dai volontari della Croce Rossa italiana, all’interno della quale era stato spiegato a bambini dagli 8 ai 13 anni pratiche importanti come la manovra di Heimlich e simili.

Bimbo salva il nonno con la manovra di Heimlich: “Ha spiegato al padre cosa fare”

Insomma: il nonno è stato salvato dal nipote che spiegava al padre come eseguire la manovra di Heimlich. Prima l’anziano è stato soccorso con cinque colpi sulla schiena e tra le scapole, poi, in sequenza, sono state eseguite cinque compressioni addominali che venivano ripetute in attesa dell’arrivo dei sanitari del 118, prontamente allertati.

Ma la tempestività ed efficacia della manovra hanno permesso all’anziano di riprendersi anche prima dell’arrivo dei soccorsi, tanto che, quando i sanitari sono giunti sul posto, non hanno potuto far altro che complimentarsi col bambino. La vicenda è stata raccontata al Gazzettino proprio dal ragazzo di 16 anni che ha tenuto la lezione di primo soccorso.

Nonno salvato dal nipote con manovra di Heimlich: l’iniziativa della Croce Rossa

Nonno salvato dal nipote con manovra di Heilmich: l'iniziativa della Croce Rossa

Nell’Alto Polesine non esistono sedi locali della Croce Rossa italiana, motivo per cui chi vive tra Castelmassa, Bergantino, Ceneselli, Calto, Castelnuovo Bariano e Melara decide spesso di diventare volontario della Croce Rossa nella sede di Sermide.

Ed è proprio qui che è stato avviato un progetto dedicato a bambini e ragazzi tra gli 8 e i 13 anni, in cui è possibile apprendere le nozioni e le tecniche di pronto intervento in caso di emergenza, tra cui appunto la manovra di Heimlich.

Un’iniziativa, questa, che permette anche ai più piccoli di appassionarsi al mondo del volontariato e di fare i primi passi all’interno dell’associazione. Attraverso il progetto “8-13”, la Cri promuove esperienze educative rivolte ai giovani tra gli 8 e i 13 anni, offrendo loro l’opportunità di conoscere l’associazione, scoprire i vari settori di intervento sul territorio e apprendere i valori umanitari che ne guidano l’azione.

Che cos’è e come funziona la manovra di Heimlich

Ma cos’è esattamente la manovra di Heimlich, che ha permesso al bambino di salvare il nonno? Si tratta di una procedura d’urgenza per disostruire le vie aeree.

In breve, chi soccorre la persona che sta soffocando deve cingergli la vita con entrambe le braccia, tenendo una mano chiusa a pugno e il pollice a contatto con l’addome, nella zona tra lo sterno e l’ombelico, in modo da consentire le pressioni addominali dal basso verso l’alto.

L’altra mano, invece, deve afferrare il pugno provocando una serie di spinte verso l’alto, rapide e profonde, finché l’oggetto che ostruiva le vie aeree non viene espulso. La manovra prende il nome dal medico statunitense Henry Heimlich, il quale fu il primo che la descrisse nel 1974.

Leggi anche: Non c’era possibilità di sopravvivere con un tumore inoperabile al cervello, ma per Giovanni l’intervento è riuscito

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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