Non c’era possibilità di sopravvivere con un tumore inoperabile al cervello, ma per Giovanni l’intervento è riuscito

La madre del giovane ha fatto partire una raccolta fondi online che le ha permesso di portare Giovanni a Milano, dove è stato operato lo scorso 20 maggio con la tecnica Robot tumor.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Sembrava non esserci nessuna speranza per Giovanni Latteri, 27enne di Pianura, in provincia di Napoli. Le parole rivolte dai medici dell’ospedale San Giovanni Bosco alla madre Maria Suzzi erano state chiare: per il ragazzo non c’erano possibilità di sopravvivenza.

Ma la donna non si è data per vinta di fronte a quella sentenza. Anzi: ha fatto partire una raccolta fondi online che le ha permesso di portare Giovanni a Milano, dove il giovane è stato operato lo scorso 20 maggio con la tecnica Robot tumor.

Giovanni Latteri, il tumore e la raccolta fondi della madre

La tecnica innovativa Robot tumor ha permesso di rimuovere la maggior parte della massa del tumore al cervello di Giovanni Latteri, affetto da un glioblastoma con alto grado al quarto stadio. Adesso il 27enne è in rianimazione e tutti i parenti, gli amici e i conoscenti sono in attesa dell’esito.

Uno spiraglio di luce è arrivato proprio grazie alla raccolta fondi aperta dalla madre del ragazzo, Maria Suzzi, e dalla sua compagna sui social, che ha permesso di portare Giovanni a Milano e di sottoporlo all’innovativa operazione presso l’Ospedale Carlo Besta.

In merito al moto di solidarietà che si è sollevato per il figlio Giovanni Latteri, Maria Suzzi ha detto: “Grazie alla raccolta fondi di amici, parenti, addirittura persone che non conosco, ho ricevuto donazioni sulla mia Postepay. Tutti hanno mandato a Milano e-mail di posta elettronica, la persona che più mi ha aiutata a diffondere è stata la mia compagna con la quale convivo da 10 anni. Devo ringraziare principalmente lei”.

La madre di Giovanni Latteri: “Non sentiva sensibilità alla mano, pensavamo fosse un fatto nervoso”

Interrogata da “Il Mattino” sul modo in cui il figlio Giovanni Latteri ha scoperto di avere un tumore, la madre Maria Suzzi ha raccontato come tutto sia accaduto molto in fretta:

Tutto è cominciato quando 10 giorni fa aveva delle emicranie e non sentiva sensibilità nella mano destra. Pensavamo fosse un fatto nervoso ed è stato un poì a casa. Da ieri invece non sente il braccio destro, la gamba sinistra, e la mano sinistra che ormai sono immobilizzati.

Siamo andati all’Ospedale San Paolo, è stato 2-3 ore all’interno, mi sono preoccupata e mi hanno fatta entrare. Ho parlato con un dottore e gli ho detto che mio figlio è pulito, non beve. Il dottore si è preoccupato e gli ha fatto una tac dalla quale è risultato un tumore al cervello. In quel momento fortunatamente c’era il dottore Arpino dell’Ospedale San Giovanni Bosco e l’hanno ricoverato d’urgenza.

Maria Suzzi aveva poi parlato dell’operazione e dei suoi rischi: “È un tipo di tumore silenzioso. L’intervento non è facile, può rischiare la vita. Tanto può andare bene, tanto no”. E alla domanda sul perché della raccolta fondi, la donna aveva replicato: “Io sono una semplice collaboratrice domestica con 3 figli maschi e una bambina. Anche il mio ex marito economicamente non sta bene. Mio figlio invece fa il barista”.

Leggi anche: Arriva un vaccino per la celiachia: “I pazienti potranno mangiare prodotti con glutine”

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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