Chi è Rosario Aitala, l’unico italiano che giudicherà i crimini di Putin

Rosario Aitala fa parte della commissione che giudicherà i crimini di guerra di Putin e dell'esercito russo ai danni dalle città ucraine e della popolazione civile.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Rosario Aitala è un magistrato, ex funzionario di polizia che insegna diritto internazionale alla Luiss.

Il 54enne, membro della Corte internazionale dell’Aja, è stato incaricato, dalla presidenza della Corte penale internazionale, a giudicare gli eventuali crimini di guerra commessi da Putin e dall’esercito russo insieme al team composto da Antonie Kesia-Mbe Mindua e Tomoko Akane.

Ad essere giudicati saranno i crimini di Mariupol e i corpi senza vita lasciati lungo le strade di Bucha e tutti gli atti deplorevoli commessi nelle varie città, dalla distruzione di palazzi e case alle ripercussioni sui civili di ogni tipo: stupri, deportazioni e genocidi.

Il materiale su cui avviare le indagini è già tanto. Soltanto nell’ufficio del procuratore di Mykolaiv giungono ogni giorno decine di segnalazioni riguardanti i crimini di guerra.

Rosario Aitala, un esempio virtuoso

Rosario Aitala_

Rosario Aitala è stato un funzionario di polizia fino al 1992 e dopo cinque anni, nel 1997, è entrato in magistratura.

I veterani della Questura delle varie città italiane dove ha lavorato, da Milano a Trapani, lo ricordano come una persona corretta, esemplare, ed erano certi che avrebbe fatto carriera, come riporta la tribuna di Treviso.

Nella sua lunga carriera si è occupato di conflitti e criminalità internazionale in aree di crisi come Afghanistan, Balcani, Albania, America Latina, oltre ad essere stato consigliere per gli affari internazionali di Piero Grasso, ex presidente del Senato, per poi giungere alla Corte penale internazionale dell’Aja.

Attualmente Rosario Aitala fa parte della commissione sui crimini di guerra voluta da Marta Cartabia, ministra della Giustizia.

Chi sono Antonie Kesia-Mbe Mindua, con cui lavorerà Rosario Aitala

rosario aitala_Antonie Kesia-Mbe Mindua

Antonie Kesia-Mbe Mindua è nato nel 1956 ed è un avvocato congolese e professore di diritto pubblico internazionale a Ginevra. Dopo aver studiato dal 1976 al 1982 diritto nel Kinshasa si laurea in giurisprudenza.

In seguito si reca in Francia, dove consegue il Diplôme d’Etudes Supérieures in Diritto e politiche europee, e a Strasburgo, dove ottiene un master comparativo in diritto internazionale umanitario e diritto dell’Unione Europea. Nel 1992 consegue un ulteriore master a Ginevra e un dottorato per poi venir incaricato dal Tribunale del Ruanda.

Successivamente, dal 1983 al 1988, ha lavorato come legale per le forze di polizia e per il Primo Ministro e Presidente del Congo-Kinshasa.

Da diversi anni presta servizio diplomatico per le Nazioni unite per poi divenirne giudice dal 2006 al 2012, presso il Tribunale della Jugoslavia. Mindua ha anche scritto diversi articoli ed è apparso in varie riviste giuridiche.

Chi è Tomoko Akane, altro collaboratrice di Rosario Aitala

Rosario Aitala_Tomoko Akane

Tomoko Akane, dopo la laurea, diviene Pubblico Ministero nel 1982. La sua scelta è dipesa dalla mancanza di opportunità offerta alle donne nel settore privato e perché convinta di voler servire la giustizia a sostegno delle vittime.

Tomoko, tra il 2005 e il 2009, ha insegnato Pratica di giustizia penale presso la Facoltà di Giurisprudenza di Chukyo University e il Nagoya University Law School. Mentre tra il 2009 e il 2010 è stata a capo del Dipartimento di cooperazione internazionale (ICD) presso il ministero giapponese di giustizia.

Dal 2010 al 2012 Akane ha ottenuto l’incarico di procuratore capo del distretto di Hakodate a Hokkaidotra e nel 2012 è stata eletta pubblico ministero della Corte Suprema Giapponene.

Per sette anni ha svolto presso le Nazioni Unite attività per la prevenzione dei reati Trattamento dei delinquenti (UNAFEI), e in qualità di direttore dal 2013 al 2014. Il suo approccio con i criminali non è solo quello della punizione ma l’intenzione è di incoraggiarli a non partecipare più ad attività criminose.

Leggi anche: Chi è Luiza Rozova, figlia segreta di Putin

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