Roberto Vannacci, capo di stato maggiore del Comando delle forze operative terrestri e capo dell’Esercito, è stato sollevato da quest’ultimo incarico per 11 mesi. A dirlo sono alcune fonti legali vicine al ministero della Difesa che, nei mesi scorsi, ha dato il via a un procedimento nei confronti di Vannacci.
Ma per quale motivo? La Difesa chiama in causa il libro pubblicato dal generale nel 2023, Il mondo al contrario. Come ha poi rivelato il difensore di Vannacci, Giorgio Carta, ecco quali sono i motivi della sospensione: “Vengono stigmatizzate dal ministero le circostanze della pubblicazione del libro, Il mondo al contrario, che avrebbe asseritamente denotato ‘carenza del senso di responsabilità’ e determinato una ‘lesione al principio di neutralità/terzietà della Forza Armata’, compromettendo il prestigio e la reputazione dell’Amministrazione di appartenenza e ingenerando possibili effetti emulativi dirompenti e divisivi nell’ambito della compagine militare”.
Per quali affermazioni è stato indagato Roberto Vannacci?
Il generale Vannacci risulta ora iscritto nel registro degli indagati a Roma in seguito ad alcune affermazioni contenute nel libro autopubblicato nel 2023. È stato, infatti, denunciato da da alcune associazioni che si battono da sempre per i diritti civili ed è stato a lui contestato il reato di istigazione all’odio razziale. Le frasi che devono essere vagliate dagli inquirenti compaiono in alcuni passaggi del libro, in cui gli omosessuali vengono definiti “non normali” e vengono prese di mira anche alcune “persone di colore” incontrate durante un soggiorno a Parigi.
Ma, secondo il suo legale, Giorgio Carta, la realtà è un’altra: “Da parte del mio assistito, Roberto Vannacci, non c’è stata nessuna istigazione all’odio. L’unica istigazione fatta è alla riflessione e alla lettura“. Cita anche un personaggio storico: “Anche Galileo Galilei è stato processato per le sue idee, ma 300 anni dopo è stato assolto”.
Inoltre, l’avvocato Carta, come riporta “Ansa”, dichiara: “Sarà presentato immediato ricorso al Tar Lazio, con richiesta di sospensiva, rivelandone il contrasto con il diritto alla libera manifestazione del pensiero garantito a tutti i cittadini, compresi i militari”.
Perché Paola Egonu ha denunciato il generale?
Non solo a Roma. Roberto Vannacci è indagato anche a Bergamo e questa volta è Paola Egonu a puntare il dito contro alcune affermazioni che sono direttamente rivolte alla campionessa di pallavolo della nazionale italiana. Ecco quali sono: “Anche se è italiana di cittadinanza, è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità”. Inoltre, Vannacci ha spesso richiamato in causa i tratti somatici della campionessa in altre occasioni, parole ripetute che l’hanno spinta a depositare una querela a Bergamo, trasmessa a Lucca per competenza territoriale, dal momento che Vannacci risiede ora a Viareggio.
Chi difende, invece, Roberto Vannacci?
Dopo le polemiche e le accuse, vi è anche chi difende il generale Roberto Vannacci. Si tratta del vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini che su X scrive: “Un’inchiesta al giorno, siamo al ridicolo, quanta paura fa il Generale? Viva la libertà di pensiero e di parola, viva le Forze Armate e le Forze dell’Ordine, viva uomini e donne che ogni giorno difendono l’onore, la libertà e la sicurezza degli Italiani”.
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