Riscatto di laurea: come funziona, i costi e chi può ottenerlo

Con il riscatto di laurea è possibile andare prima in pensione. Vediamo quanto costa e a chi conviene farlo nel 2023.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Riscatto di laurea. Oggi è possibile uscire dal mondo del lavoro con 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini. Lo si può fare prima, anche se non sono stati raggiunti i limiti d’età, ma solo nel caso in cui si siano iniziati a versare i contributi prima dei 25 anni per i lavoratori e 24 per le lavoratrici.

Con il riscatto di laurea è possibile anticipare la pensione tramite il conteggio dei propri anni universitari come anni di contributi versati. Ciò è possibile dietro il pagamento di una somma.

Anche se negli anni passati si è discusso sulla possibilità di rendere gratuito il riscatto di laurea, per una tale operazione si è stimata una spesa di 4 miliardi di euro, per il momento insostenibile per lo Stato.

Riscatto di laurea: a chi è rivolto

riscatto di laurea

In sostanza il riscatto di laurea prevede il pagamento all’Inps dei contributi che si sarebbero dovuti versare negli anni di università. Primo step è quello di aver conseguito il titolo di studio.

Nel conteggio non vengono calcolati gli anni fuoricorso ma solo quelli ufficiali del proprio corso di studi ed è possibile riscattare anche due o più corsi di studio, come lauree triennali, magistrali, diplomi di specializzazione e dottorati di ricerca. Per richiedere il riscatto di laurea non è necessario essere occupati o iscritti ad alcuna forma di previdenza.

Con il riscatto di laurea è come se si anticipasse il momento in cui si è iniziato a lavorare. Ad esempio i nati prima del 1995 possono accedere alla pensione anticipata con 64 anni d’età e 20 anni di contributi effettivi, se la prima pensione è almeno 2,8 volte l’assegno sociale. Riscattando la laurea si raggiungerebbe la soglia per andare in pensione prima.

Riscatto di laurea: come funziona

Per riscattare la propria laurea si deve fare domanda sul portale dell’Inps, accedendo con Spid, Carta nazionale dei servizi o carta d’identità elettronica. In alternativa ci si può presentare al patronato o presso altri intermediari dell’Inps.

Esistono tre diverse possibilità per riscattare la laurea, con un diverso costo e un diverso impatto sulla pensione:

  • ordinario
  • agevolato
  • agevolato con sistema contributivo

Per i nati prima del 1995 vanno considerati tre fattorie: l’età, l’anzianità contributiva e la retribuzione pensionabile. Mentre per i nati dopo il 1996 va effettuato un calcolo in percentuale che si basa sulla retribuzione media avuta nell’anno precedente alla richiesta di riscatto.

Inoltre le lauree ottenute dopo il 1996 hanno anche la possibilità di sfruttare l’opzione agevolata. Il costo è di 5360 euro per anno universitario, anche se l’effetto sulla pensione è ridotto: si stima 20 euro lordi in meno per ogni anno universitario.

Quali sono i costi per riscattare la laure

Sul sito dell’Inps è possibile anche affidarsi a un simulatore che fornisce una cifra indicativa, a seconda del caso specifico.

Il pagamento può avvenire o in un’unica soluzione o fino a un massimo di 120 rate, senza interessi. Il pagamento avviene tramite PagoPA o con addebito sul conto corrente.

Leggi anche: Agenzia delle entrate semplifica le somme debitorie: cos’è il foglio di calcolo e dove trovarlo

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