Negoziati Russia Ucraina in Bielorussia. I negoziati tra le delegazioni russa e ucraina nella regione di Gomel in Bielorussia sono ancora in corso, ripresi dopo una breve pausa. È quanto hanno riferito Ria Novosti e la tv Rossiya24, smentendo quanto affermato poco prima da un consigliere del ministero dell’Interno di Kiev secondo il quale erano conclusi.
“C’e’ stata una fuga di notizie secondo cui i colloqui sarebbero conclusi. Ma noi, le persone che sono qui ora, non ne sappiamo nulla. Tutto sta ancora continuando”, ha spiegato il corrispondente dell’emittente tv dalla sede dei colloqui.
A coordinare i colloqui, il milionario russo-israeliano Roman Abramovich che, come riferito dal Jerusalem Post, “stato richiesto dall’Ucraina per aiutare nei colloqui e ha viaggiato fino in Bielorussia per partecipare alle discussioni”.
Negoziati Russia Ucraina in Bielorussia: Kiev chiede il cessate il fuoco
Negoziati Russia Ucraina. Cessate il fuoco immediato e ritiro delle truppe russe: questa è la richiesta di Kiev alla delegazione russa. Per l’Ucraina “Mosca sta rallentando l’offensiva” , ma i russi accusano: “Kiev usa civili come scudi umani”.
Nonostante l’accordo di incontrarsi, la guerra è andata avanti anche per il quinto giorno di fila. Mosca non ha frenato gli attacchi, così come la Bielorussia non ha fermato il lancio dei missili russi dal suo territorio.
Ucraina chiede adesione immediata all’Ue, Bruxelles prende tempo
Stamane il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto un’adesione immediata dell’Ucraina all’Ue, per via dell’alto numero di mercenari russi in patria, che mettono a serio rischio la sua incolumità.
Bruxelles inizialmente è sembrata intenzionata a prendere in considerazione la cosa, con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel che ha detto: “Il governo ucraino sta preparando la richiesta ufficiale per aderire all’Ue. Ciò vuol dire che la Commissione dovrà prendere una posizione ufficiale esignifica che anche il Consiglio dovrà prendere posizione. Io penso che il dibattito ci sarà molto presto”.
Poi però è arrivata la frenata dell’Alto rappresentante per la politica estera Josep Borrell, che ha affermato come l’entrata di Kiev nell’Ue “non è in agenda”. “Dobbiamo dare una risposta per le prossime ore, non per i prossimi anni”, ha spiegato Borrell, aggiungendo che “l’Ucraina ha una chiara prospettiva europea” ma ora è il momento di “lottare contro un’aggressione”.
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