Riforme governative 2022: ecco le priorità dell’esecutivo dopo il Mattarella bis

Dopo che il paese è stato messo in pausa per una settimana a fronte delle elezioni per il Quirinale, ora il governo Draghi dovrà riprendere in mano le manovre più urgenti, dalla gestione della pandemia fino al Pnrr.

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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Riforme governative 2022 in arrivo nei prossimi mesi. A un anno dalle elezioni politiche del 2023, dopo la riconferma per il Mattarella bis, l’attuale governo Draghi, ancora in piedi per miracolo o esigenza dipende dai punti di vista, dovrà occuparsi delle riforme più urgenti di cui il paese necessita prima della fine dell’attuale legislatura.

Riforme governative 2022: quali saranno le manovre e le riforme del governo Draghi?

Riforme governative 2022: quali saranno le manovre e le riforme del governo Draghi?

Le ultime elezioni per il Quirinale che hanno portato al Mattarella bis, hanno accesso nell’ultima settimana i riflettori s una classe politica scollata, anche all’interno dei partiti stessi, usciti a pezzi dopo la riconferma del Mattarella bis.

La sensazione comune in questi giorni, nonostante l’autocandidatura di Mario Draghi al colle, era che l’ex presidente della Bce dovesse rimanere sulla poltrona numero 1 di Palazzo Chigi così da ultimare la legislatura e le riforme governative 2022.

Le riforme del governo Draghi sono ritornate il focus principale dell’attuale esecutivo, andranno inoltre attuate in tutta fretta poiché fra meno di un anno il popolo italiano sarà richiamato alla urne per eleggere la nuova classe politica al comando del paese.

Fase uno: la pandemia. La fine dello stato d’emergenza è e resterà fissata per il fissata il 31 marzo, in questo frangente bisognerà anche ottimizzare la fase attuativa del Pnrr per non rischiare di perdere la seconda tranche di aiuti europei, su cui sono pesantemente puntati gli occhi di Bruxelles.

Le riforme governative 2022 dovranno quindi cominciare da subito a partire da quelle più scottanti come il riassetto della previdenza, cioè le pensioni. Un tema al centro del primo importante appuntamento in agenda quello dell’incontro tra l’esecutivo e i sindacati nazionali, segnato per il prossimo 3 febbraio, tra l’altro giorno del giuramento che segnerà ufficialmente l’inizio del Mattarella bis.

Sulle pensioni sarà dunque atteso per giovedì prossimo il confronto tra governo e sindacati. Dall’uscita a 62 anni (una modifica di Quota 102 introdotta lo scorso 1 gennaio con la nuova Legge di Bilancio) fino alle misure per agevolare giovani e donne.

La problematica più imminente, sulla quale i partiti hanno immediatamente ricominciato a fare pressione subito dopo la rielezione di Mattarella è stato il caro bollette. Il capo della Lega Matteo Salvini e il segretario dem Enrico Letta hanno subito chiesto di intervenire ancora sul caro bollette affrontando l’aumento delle bollette stesse che arriveranno nei prossimi mesi nelle case degli italiani.

I partiti sanno che in vista delle prossime politiche dovranno attuare una campagna elettorale meno da mercato rionale e più da risultati effettivi che siano frutto delle riforme governative 2022.

Anche perché grazie al referendum sul taglio dei parlamentari molte forze politiche attualmente in maggioranza rischiano di vedersi decimata la propria rappresentanza in Parlamento.

Riforme governative 2022: gestione della pandemia, Pnrr, sostegni ter, caro bollette

Urgentissima per le riforme governative 2022 è ovviamente la questione che riguarda l’evolvere della pandemia. Dovranno infatti essere studiate le nuove modalità di gestione del Covid da introdurre dopo la conclusione dello stato d’emergenza il prossimo 31 marzo.

Nelle riforme del governo Draghi sarà previsto anche un piano legato al disegno “sostegni ter” con stretta sui bonus edilizi e su quelli Covid e le misure contro il caro energia:

Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da Covid-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico – così sulla Gazzetta Ufficiale.

Alla Camera c’è, poi, all’interno delle riforme governative 2022 rientra il decreto il Milleproroghe su cui da sempre il governo è obbligato ad arginare le pretese della maggioranza.

Sul tavolo dell’esecutivo in attesa di istruttoria ci sono oltre 2.800 emendamenti depositati. Correttivi destinati a essere sfoltiti con inammissibilità e segnalati, ma i cui temi in molti casi sono ad alta tensione per maggioranza e governo. Dalle nuove rottamazioni alle esenzioni Tosap (Tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche) e Tari (Tassa su rifiuti), dalle concessioni demaniali alle moratorie per le imprese in crisi.

Leggi anche: Bollette luce e gas, aumenti fino al 55%: come applicare i bonus e difendersi dai rincari

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