Rider sfregiato al volto per aver difeso una ragazza in difficoltà: “Lo rifarei ancora”

Michele Dal Forno ha ora sessanta punti di sutura e un pezzo di naso reciso. Succede a Verona, dove consegna le pizze a domicilio.

Linda Scattolini
Linda Scattolini
Umbra. Da sempre appassionata di scrittura e comunicazione, ama le lingue e la letteratura straniera. Dalla maggiore età ha collaborato con testate e tv locali, co-condotto in dirette web e radio, cercando. Amante di cronaca, politica e dei dibattiti sui temi attuali in chiave socioculturale.
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Rider sfregiato al volto. Una ferita che percorre tutto il lato sinistro del volto, insieme a una parte di naso recisa: è l’epilogo tragico di un’azione straordinaria.

È quanto accaduto a Michele Dal Forno, ventuno anni, studente e diplomando in meccatronica di giorno, rider di sera. Racconta in un’intervista al Corriere della Sera:

Non mi sento un supereroe però so che lo rifarei: se una persona più debole è in difficoltà, è giusto intervenire.

Verona, rider sfregiato da due adolescenti, ecco cosa è successo

Verona, sono le 20.30 circa dello scorso sabato, a pochi passi dall’Arena. Dopo la consegna delle pizze in un appartamento, il rider Michele Dal Forno si dirige verso il punto dove aveva posteggiato lo scooter. In quel momento, dopo aver udito alcune urla, riconosce una ragazza.

 “Ho sentito delle voci concitate – afferma – e ho notato una ragazzina, che conosco solo di vista, che discuteva con due adolescenti dal fare piuttosto minaccioso, che le urlavano addosso.”

Michele allora si avvicina, salutandola, per controllare la situazione.

Lei mi ha risposto che andava tutto bene ma era evidentemente molto spaventata segue Michele.

Un taglio al viso in pochi secondi: il coraggio del rider sfregiato

rider sfregiato verona

Un comportamento inopportuno quello del rider, secondo i due che hanno evidentemente impaurito la ragazza.

“Uno dei due è venuto verso di me – racconta Michele– e ha cominciato a girarmi intorno insultandomi e ripetendo che dovevo tornare a consegnare le pizze e farmi gli affari miei.”

Tuttavia, Michele non esita un istante e rimane lì. Ancor più preso male, uno dei due comincia ad avvicinarsi: albanese di sedici anni che, sembrerebbe, prima dell’accaduto se ne andava in giro con un coltello sotto il maglione. Ora il ragazzo è in stato di fermo nel carcere minorile di Treviso.

Gli ho solo chiesto cosa avesse da fissarmi – prosegue Michele – e intanto sentivo la ragazzina piangere e dire che aveva paura e li implorava di lasciarmi stare. Forse aveva già capito come sarebbe andata a finire…

Inizialmente, il ragazzino si avvicina al rider con le mani in tasca. Poi, il tragico evento: pochi secondi, a distanza molto ravvicinata, estrae il coltello.

“Quando è arrivato a un metro di distanza, ha tirato fuori il coltello e con un colpo mi ha tagliato la faccia. È stato tutto velocissimo, non ho avuto neppure il tempo di rendermi conto che fosse armato.”

Rider sfregiato al volto: la paura dei genitori della ragazza minacciata

Prosegue il lungo racconto di Michele che, ora, ha sessanta punti di sutura sul viso. Dai dottori, è stato avvisato che, nonostante i progressi della medicina, quel taglio potrebbe non andarsene mai completamente. Una tragedia, forse, già scritta. Magari, non con il suo nome.

Ho chiesto alla ragazza chi fosserodichiara Michele – mi ha risposto che temeva l’avrebbero uccisa se me l’avesse rivelato.”

Un timore condiviso dai genitori che, da tempo, hanno tentato di allontanare la figlia da quei ragazzi.

Ho saputo che da tempo i suoi genitori stavano cercando il modo di tenere lontano la figlia da quei coetanei. E ora in quartiere gira la voce che la sera stessa uno dei due si sarebbe vantato con gli amici di aver accoltellato un italiano.”

I colpevoli scappano, lasciando Michele con il volto ridotto a una maschera di sangue. Dopo le segnalazioni di alcuni passanti che hanno trovato il rider sfregito e la ragazza in preda al panico, la polizia interviene sul posto.

Arrestato con l’accusa di lesioni gravissime, aggravate per futili motivi, il sedicenne albanese era stato già denunciato per episodi analoghi nell’ultimo anno.

Leggi anche: Rider ucciso sul lavoro, guadagnava 15 euro a sera. La moglie: “Come si può consentire tutto questo?”

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Umbra. Da sempre appassionata di scrittura e comunicazione, ama le lingue e la letteratura straniera. Dalla maggiore età ha collaborato con testate e tv locali, co-condotto in dirette web e radio, cercando. Amante di cronaca, politica e dei dibattiti sui temi attuali in chiave socioculturale.
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