Renzi svolta a destra, paura per il Pd. Calenda: “Come cavolo ti viene in mente? Fermati”

L'affossamento del Ddl Zan è avvenuto per mano di alcuni franchi tiratori: tutti adesso puntano il dito contro Italia Viva, con Renzi che avrebbe agito in vista della disputa del Quirinale. Il Pd ha paura, Calenda: "Come cavolo ti viene in mente? Fermati".

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Renzi svolta a destra. Applausi scroscianti, urla di gioia, strette di mano: questo è stato lo spettacolo raccapricciante a cui l’Italia ha assistito ieri, quando a Palazzo Madama la Presidente Casellati ha annunciato il sì del Senato alla “tagliola” voluta da FdI e Lega sul Ddl Zan. I senatori che volevano affossare la legge contro discriminazione e violenza per sesso, genere o disabilità hanno esultato come tifosi allo stadio dopo un gol. Appena resi noti i risultati del voto, è apparso subito chiaro che qualcuno avesse tradito il centrosinistra. “Avevamo 149 voti, contati e controllati, quindi c’è stata una defezione di 18 voti” aveva fatto sapere Loredana De Petris di LeU.

I franchi tiratori sarebbero almeno 16-17, ma anche di più se si considera che alcuni membri di FI, quelli più liberal, dovrebbero essersi espressi a favore dell’esame degli articoli del Ddl (una su tutti la senatrice forzista omosessuale Barbara Masini). Chi ha tradito il Ddl? Alessandro Zan, deputato dem e attivista lgbt che dà il nome alla legge, è sicuro della risposta: “Una forza politica, Italia Viva, si è sfilata e ha flirtato con la destra sovranista solo per un gioco legato alla partita del Quirinale”.

Renzi svolta a destra, il dem Provenzano: “Ha voltato le spalle non al Pd, ma all’Italia migliore”

Renzi svolta a destra. Di fatto, con la gran parte dei grandi elettori a destra (il 45%), l’appoggio di Italia Viva potrebbe significare per il senatore di Scandicci scegliere insieme ai sovranisti il candidato al Colle, sedersi ai tavoli decisivi. E la data si avvicina. Ma non si tratterebbe solo di questo: “Tutto ciò è uno scivolamento in un altro campo politico. Si è visto con Micciché in Sicilia. Renzi si è seduto con la destra peggiore di sempre, dalla parte sbagliata della storia. Italia Viva non ha voltato le spalle al Pd, ma all’Italia migliore” ha detto il vicesegretario dem Peppe Provenzano.

Tra l’altro, il no di Italia Viva al Ddl Zan è arrivato mentre Renzi era in Arabia Saudita per un convegno organizzato da Mohammed Bin Salman: “Suggestivo che faccia una cosa del genere da Riad, un regime certo non all’avanguardia sui diritti delle minoranze e che manda a morte gli omosessuali”, ha fatto notare qualcuno.

I renziani, però, rifiutano di prendersi tutte le responsabilità del naufragio della legge contro l’omotransfobia e sottolineano come siano mancati anche altri voti. Il che è vero: i dubbi sono concentrati sull’inaffidabile gruppo misto, specie su L’Alternativa c’è. Ma nessuno potrà mai sapere chi ha disertato. Quel che è chiaro è che la nascita di un Nuovo Ulivo da Conte a Renzi tanto voluto da Letta sembra ormai fuori discussione.

Renzi svolta a destra, il controattacco di Pd e M5S: Draghi al Quirinale e legislatura fino al 2023

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Renzi svolta a destra. Dopo quanto accaduto ieri a Palazzo Madama, parlare di una neonata alleanza tra destra e Italia Viva non è certo da folli. Da parte loro, Letta e Conte stanno già organizzando una strategia per non cedere sulla battaglia del Colle: sì a Draghi al Quirinale, a patto che la legislatura arrivi al 2023 con un nuovo Premier che faccia da “traghettatore”.

Solo così il gioco potrà essere strappato dalle mani dei sovranisti, forti adesso anche dell’appoggio di Renzi. Tutti, infatti, si stanno accorgendo della deriva verso destra del leader di Italia Viva, che oggi ha ricevuto la strigliata di Carlo Calenda, alleato con Renzi nella corsa (fallita) al Campidoglio.

Renzi svolta a destra, Calenda: “Come cavolo ti viene in mente di allearti con Arabia Saudita e Micciché? Fermati”

Renzi svolta a destra, Calenda: "Come cavolo ti viene in mente di allearti con Arabia Saudita e Micciché? Fermati"

Il leader di Azione, rivolgendosi a Renzi, ha detto incredulo: “Ma come cavolo ti viene in mente di legarti all’Arabia Saudita e allearti con Miccichè? Dovremmo costruire insieme un grande polo riformista, ma come possiamo farlo se continui così! Fermati un secondo a riflettere, te lo chiedo pubblicamente dopo averlo fatto tante volte privatamente. Fermati”. Poi, Calenda ha concluso:

Sei stato uno dei presidenti del Consiglio più riformisti della storia di questo Paese. Dalle unioni civili a Industria 4.0 abbiamo fatto cose che nessun governo era riuscito a fare prima. Ti ho visto difendere la democrazia e diritti delle minoranze davanti a Putin in Russia. Prendendo più applausi di lui.

Hai combattuto per una riforma sacrosanta della Costituzione. Adesso, tra i legami con il principe Bin Salman e la stretta di mano con Miccichè, non comprendi il rischio di distruggere anche la legacy (eredità, ndr) di una stagione di cambiamento? Dovremmo lavorare insieme e costruire un grande polo riformista. Ma come possiamo farlo credibilmente se continui così?

Leggi anche: Addio al Ddl Zan, passa la “tagliola” di Lega e FdI. Chi ha tradito il centrosinistra?

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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