Nel Regno Unito nasce un nuovo laboratorio per prevedere le pandemie

Qui verranno studiati possibili vaccini per contrastare sia virus ancora sconosciuti sia virus già noti, ma ritenuti comunque pericolosi per il loro potenziale epidemico.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Nel Regno Unito, dopo l’esperienza con la pandemia da Covid-19 scoppiata nel 2020, è stato aperto un laboratorio per prevenire le pandemie. Qui verranno studiati possibili vaccini per contrastare sia virus ancora sconosciuti sia virus già noti (ma ritenuti comunque pericolosi per il loro potenziale epidemico).

Si tratta quindi di una sorta di hub ad alta tecnologia realizzato per studiare virus e sviluppare vaccini. Il Centro è stato costruito presso il campus di Porton Down della UK Health and Security Agency (UKHSA), nel Wiltshire.

Come funzionerà il laboratorio anti-pandemie costruito nel Regno Unito

Come funzionerà il laboratorio anti-pandemie costruito nel Regno Unito

La missione degli scienziati britannici è riuscire a fermare tutti i virus con un vaccino ad hoc sviluppato entro cento giorni dall’identificazione. In realtà, questo è un obiettivo globale fissato dal G7 nel 2021, che mira appunto a distribuire un vaccino contro qualsiasi nuova minaccia pandemica entro 100 giorni dall’identificazione della stessa.

Proprio con questo obiettivo è nato il Centro, che prende il nome di Vaccine development and evaluation centre (Vdec). Qui lavoreranno – con sistemi di sicurezza avanzatissimi – circa 200 tra scienziati e scienziate.

All’interno del super-laboratorio, i virus vivi saranno conservati in loco in strutture di contenimento specializzate, dove gli scienziati potranno valutare gli agenti patogeni che non hanno ancora un vaccino o quelli per i quali l’immunizzazione potrebbe essere migliorata.

Le osservate speciali del laboratorio britannico

Tra le osservate speciali del laboratorio anti-pandemie britannico ci sono senza dubbio le malattie che compaiono nella lista dell’Oms perché presentano il maggior rischio per la salute pubblica a causa del loro potenziale epidemico.

Tra queste figurano Covid-19, febbre emorragica Congo-Crimea, malattia da virus Ebola e malattia da virus di Marburg, febbre di Lassa, sindrome respiratoria da coronavirus Medio Orientale (MERS-CoV) e sindrome acuta respiratoria grave (SARS), infezione da virus Nipah e malattie causate da henipavirus, febbre della Rift Valley, infezione da virus Zika, e infine la malattia X.

Il super-laboratorio contro la “malattia X”

Con la messa a punto del nuovo laboratorio contro le pandemie, la Gran Bretagna dimostra di prendere molto sul serio la necessità di essere pronti a tutte le minacce. Il Centro è pensato proprio in vista della prossima “malattia X”, ovvero un virus ancora sconosciuto, ma che prima o poi potrebbe manifestersi in tutta la sua gravità.

La “malattia X”, quindi, non è una vera e propria malattia, ma la definizione con la quale l’Oms si riferisce a un ipotetico nuovo agente patogeno.

Già, perché ci sarà certamente un nuovo virus capace di mettere il mondo in ginocchio. Non si tratta di essere pessimisti, ma di prevenire le conseguenze catastrofiche di una nuova pandemia, prima che ci colga di sorpresa come, a suo tempo, ha fatto il Covid.

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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