Reddito di Cittadinanza, Meloni cambia tutto: chi sono i 660mila che rischiano di non percepirlo più

Durante la fiducia in Aula, la Premier aveva ribadito che il RdC per come è stato pensato "ha rappresentato una sconfitta per chi era in grado di fare la sua parte in Italia”.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Lo aveva detto in campagna elettorale e ora che è a Palazzo Chigi si sta muovendo per trasformare la promessa in realtà. D’altronde, non è una novità: durante tutta la sua campagna elettorale Giorgia Meloni ha sempre criticato il Reddito di Cittadinanza, la misura contro la povertà bandiera del Movimento 5 Stelle e in vigore dall’aprile del 2019.

Nel discorso in Aula per la fiducia del Parlamento, la Premier aveva ribadito che il RdC per come è stato pensato “ha rappresentato una sconfitta per chi era in grado di fare la sua parte in Italia”, pur riconoscendo di voler “mantenere e, laddove possibile, aumentare il doveroso sostegno economico per i soggetti effettivamente fragili non in condizioni di lavorare”. “Ma per gli altri – aveva aggiunto Meloni – la soluzione non può essere il Reddito di Cittadinanza, ma il lavoro”.

Reddito di Cittadinanza, Salvini: “Sospenderlo per 6 mesi per prorogare Quota 102 fino al 2023”

Ad esprimersi sul Reddito di Cittadinanza è stato pure il leader della Lega Matteo Salvini, che sulla questione ha abbracciato totalmente il punto di vista dell’alleata Presidente del Consiglio. Il Carroccio ha infatti proposto di sospendere per sei mesi la misura “a quei 900mila percettori del reddito che sono in condizioni di lavorare e che già lo percepiscono da diciotto mesi. L’idea è di utilizzare quanto risparmiato (circa 1 miliardo di euro) per prorogare Quota 102 fino al 2023.

Per realizzare il progetto nel 2023 secondo i calcoli dell’Inps serve poco più di un miliardo. Lo recupereremo sospendendo per sei mesi il reddito di cittadinanza a quei 900mila percettori del reddito che sono in condizioni di lavorare e che già lo percepiscono da 18 mesi”, queste le parole di Matteo Salvini riportate da Bruno Vespa nel suo nuovo libro La grande Tempesta.

Chi sono i 660mila occupabili a rischio: la nota Anpal

Dunque, l’idea sarebbe di privare del Reddito di Cittadinanza i cosiddetti “occupabili”, ovvero coloro che percepiscono il sussidio ma che sono indirizzati ai servizi per il lavoro. Il loro numero, stando a una nota diffusa agli inizi di ottobre dall’Agenzia nazionale politiche attive del lavoro (Anpal), si aggirerebbe attorno ai 919.916, la cifra riportata da Salvini appunto.

Ma da questo numero vanno esclusi i 173mila già occupati (18,8%) e gli 86mila esonerati, esclusi o rinviati ai servizi sociali (9,4%). Rimangono dunque solo i 660mila (71,8%) tenuti alla sottoscrizione del patto per il lavoro, coloro che più rischiano di perdere il sussidio a causa delle prossime mosse dell’esecutivo di Centrodestra.

La nota dell’Anpal prosegue: “Dei 660mila beneficiari soggetti al patto per il lavoro (dunque non occupati, non esonerati e non rinviati ai servizi sociali), quasi i tre quarti – il 72,8%, corrispondente a 480mila persone – non ha avuto un contratto di lavoro subordinato o para-subordinato negli ultimi 3 anni. Si tratta di individui che complessivamente esprimono alcune fragilità rispetto al bagaglio con cui si affacciano ai percorsi di accompagnamento al lavoro e che nel 70,8% dei casi hanno conseguito al massimo il titolo della scuola secondaria inferiore. Solo il 2,8% presenta titoli di livello terziario, mentre un quarto ha un diploma di scuola secondaria superiore”.

Leggi anche: Tetto contanti, flax tax, energia: in cosa consiste il programma di Meloni

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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