Rapimento di Eitan: arrestato il nonno a Tel Aviv, indagata anche la nonna

Rapimento di Eitan: nonno sottoposto agli arresti domiciliari per rapimento, indagata anche la nonna. I legali della zia presentano un'istanza di rientro.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Rapimento di Eitan: continua la disputa infinita tra Shmuel Peleg e la zia Aya Biran. Il nonno materno del piccolo Eitan è stato accusato di averlo “rapito e portato in Israele”. Per questo motivo, dopo l’interrogatorio portato avanti dall’unità speciale 433 della polizia, il nonno materno di Eitan è stato posto agli arresti domiciliari. Tale provvedimento sarà valido fino a venerdì. L’uomo è stato interrogato nel pomeriggio e gli è stato trattenuto il passaporto.

“A me risulta che gli sia stato chiesto di restare a disposizione della Polizia”, ha commentato Paolo Sevesi, uno dei legali di Shmuel Peleg. L’avvocato, poi, ha sottolineato come il provvedimento preso dalle autorità israeliane non sia legato a un mandato d’arresto italiano voluto dalla Procura di Pavia. Nonostante questo, sia il nonno, sia la nonna di Eitan sono iscritti al registro degli indagati per sequestro di persona: proprio oggi, infatti, la nonna Etti Peleg è stata inserita tra gli indagati, col sospetto che anche lei sia venuta in Italia assieme al marito almeno nei giorni precedenti al presunto rapimento.

Rapimento di Eitan: i legali della zia presentano al Tribunale un’istanza di rientro

Rapimento di Eitan: i legali della zia presentano al Tribunale un'istanza di rientro

Rapimento di Eitan: stando alle notizie riportate dai media israeliani, il piccolo si troverebbe attualmente a casa di Peleg a Petah Tikva, vicino Tel Aviv. L’ambasciata di Israele a Roma ha dichiarato di “accompagnare la vicenda del caso Eitan fin dal momento in cui si è verificato il disastro della funivia, lo scorso maggio, fino a oggi. Le autorità israeliane stanno seguendo questo triste caso e se ne occuperanno in collaborazione con l’Italia, a beneficio del minore e in conformità con legge e le convenzioni internazionali pertinenti”.

Proprio ieri, l’avvocato della zia paterna, Cristina Pagni, aveva spiegato come l’intenzione fosse quella di far valere il titolo di tutrice legale della sua assistita e appellarsi alla convenzione dell’Aja, che prevede di assicurare il rientro del minore presso l’affidatario e il Paese di residenza nei casi di sottrazione internazionale. Oggi, i legali della zia Aya hanno presentato istanza di rientro al Tribunale di Tel Aviv per Eitan.

Leggi anche: Rapimento Eitan: nonno indagato per sequestro di persona. La nonna: “Siamo noi la sua vera famiglia”

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