I fantastici 5: cos’è, di cosa parla la nuova serie con Raoul Bova sulla disabilità e quando va in onda

I fantastici 5 è la nuova serie con Raoul Bova che interpreta un preparatore atletico di 5 ragazzi paralimpici: riuscirà ad allenarli in tempo per gli Europei imminenti?

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Raoul Bova ha realizzato il suo sogno: fare l’allenatore. E lo è stato di 5 ragazzi che si allenano ogni giorno per gareggiare alla Paralimpiadi. Sarà Riccardo in I fantastici 5, nuova serie tv presentata alla Mostra del Cinema di Venezia.

La trama si dipanerà in otto puntate, ed è prodotta da Lux Vide, società del gruppo Fremantle, in collaborazione con RTI, per la regia di Alexis Sweet e Laszlo Barbo. Oltre a Raoul Bova ei giovani attori protagonisti, troveremo anche le atlete paralimpiche Ambra Sabatini, Martina Caironi, e Monica Contrafatto. Quando andrà in onda?

I fantastici 5, di cosa parla la nuova serie con Raoul Bova?

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I fantastici 5 è la nuova serie tv che illustra il gioco di squadra, le difficoltà di tutti i giorni, la vita e le relazioni di un gruppo di 5 atleti paralimpici della Società Sportiva di Atletica Leggera Nova Lux. Sono guidati dal loro allenatore Riccardo Bramanti, ovvero Raoul Bova.

Riccardo ha dedicato tutta la sua vita all’allenamento e all’atletica, trascurando anche la moglie e le sue figlie. Dopo aver avuto come allievi dei ragazzi under 12, viene ingaggiato dal Centro Sportivo della Nova Lux, al vertice del panorama nazionale per l’atletica paralimpica italiana.

L’obiettivo dei 5 ragazzi che dovrà allenare sarà partecipare agli Europei. I suoi allievi sono Greta, che ha una protesi alla gamba sinistra, Christian, il capitano della squadra, che gareggia sulla sua sedia a rotelle, Marzia è non vedente, ed Elia ha difficoltà neuronali legate al movimento. Al Centro Sportivo arriverà anche Laura, una giovane ragazza cui è stata amputata una gamba che si rivelerà essere una promessa dell’atletica.

I fantastici 5, Raoul Bova: “Interpretare Riccardo è stato un onore”

Raoul Bova spiega a “SuperGuidaTV” come è stato per lui prendere parte a questa nuova serie:

È stato un grande onore e una grande soddisfazione far parte di questa fiction.

Ringrazio il coraggio degli sceneggiatori, della Lux, di Mediaset che per primi sono riusciti a raccontare una realtà che forse nessuno aveva mai raccontato prima.

E lo hanno fatto non in modo non stereotipato, non banale e anche molto moderno.

A proposito del suo personaggio svela:

Riccardo mi somiglia nel fatto dell’allenatore che è sempre stato il mio sogno nella vita reale.

Quando ho smesso di fare nuoto, ho fatto tre anni di ISEF perché il mio obiettivo era diventare allenatore proprio, perché ho avuto delle situazioni in cui avrei voluto un allenatore diverso e ho pensato che forse potevo esserlo io per qualcuno che verrà.

I fantastici 5, Raoul Bova: “L’allenatore insegna che si può vincere e si può perdere”

Per Riccardo Bramanti, però, la vita da allenatore presenta alcuni ostacoli. Scopre di non avere il pieno appoggio della presidente della società, Sofia Calabresi, interpretata da Francesca Cavallin, ma neanche di quella degli atleti, che inizieranno piano piano a fidarsi di lui. Ecco cosa significa per lui fare sport di squadra e cosa dovrebbe fare un allenatore quando uno dei suoi atleti non raggiunge il punto più alto del podio:

Si può vincere e si può perdere. La cosa importante è che chi ti sta intorno applichi questo concetto.

Ed è difficile dirlo ad un’atleta che si può vincere o perdere, perché tutti gareggiano per vincere, ma se si perde non si deve creare il dramma, non si devono allontanare gli atleti, non si deve avere quell’esclusione.

Lo sport è inclusività anche per chi perde, anzi l’allenatore a volte dovrebbe lavorare più su chi perde che su chi vince.

I fantastici 5 andrà in onda su Canale 5 dal prossimo gennaio.

Leggi anche: La campionessa Ambra Sabatini illumina il Giffoni: “Non bisogna mai mollare. Vietato arrendersi”

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