Ambra Sabatini si è presa una breve pausa dallo sport per correre verso il Giffoni Film Festival. La campionessa azzurra, solamente due settimane fa ha vinto ai Mondiali di Parigi una medaglia d’oro e ha staccato il record del mondo nei 100 metri T63 con un tempo di 13.98 dietro alle connazionali Martina Caironi e Monica Contrafatto. Adesso, invece, racconta ai giffoners il film della sua vita, in quella corsa a ostacoli dopo l’incidente in cui ha perso una gamba, fino alle vittorie e alla sua preparazione alle gare:
Mio padre mi ha trasmesso la passione per lo sport a 360 gradi.
Ne ho praticati tanti fino a trovare l’atletica per caso.
Ambra Sabatini: “Non ho mai pensato di mollare, neanche dopo l’incidente”
Ambra Sabatini, classe 2002, incanta una platea di giovani ragazzi che ascoltano la sua storia. Lo sport ha sempre fatto parte della sua vita, ed è stata proprio quella tenacia che gli ha insegnato a non arrendersi e a non mollare mai, soprattutto nei momenti difficili e quando sembrava essere sul momento di dire proprio addio al suo amato sport.
I suoi punti di forza sono il sorriso, la dolcezza e il coraggio, misto a quel tocco di testardaggine che non l’hanno mai fatta allontanare dai suoi grandi obiettivi e dai suoi grandi sogni per il futuro e per la sua carriera agonistica. Perché la campionessa ha iniziato fin da piccola con il pattinaggio, pallavolo e anche con l’atletica leggera, come mezzofondista.
Ma ecco che quel 5 giugno 2019, proprio quando stava andando a svolgere un allenamento, un’automobile ha invaso la corsia di marcia dove viaggiavano in scooter lei e suo padre che la stava accompagnando.
Ambra Sabatini: “La testardaggine mi ha aiutato. Ho dovuto imparare di nuovo a correre”
Ambra, dopo l’incidente, ha subìto l’amputazione della gamba sinistra. Ma ha svolto subito la riabilitazione e nel 2020 ha visto riaccendersi di nuovo quel sogno: ha ripreso a gareggiare con la protesi da corsa e ha conquistato grandi successi, come aveva, appunto, sognato fin da piccola:
All’inizio non mi piaceva neanche. Poi ho migliorato la tecnica e sono arrivati i primi risultati, divertendomi e non mollando mai.
Fino al giorno dell’incidente. Un vigile del fuoco che passava lì per caso mi ha salvato la vita, stringendomi il laccio emostatico alla gamba.
all’inizio è stato difficile ma poi sono arrivate le soddisfazioni.
La testardaggine mi ha aiutata. Non ho mai pensato di abbandonare tutto, perché era impossibile come pensiero, non mi ha mai sfiorato l’idea neanche dopo l’incidente.
Sarebbe stato inconcepibile non provarci.
La campionessa ha messo completamente in discussione la sua vita:
Ho vissuto delle fasi tra cui quella del re-imparare a correre, acquisendo poi diversi livelli di consapevolezza, imparando a gestire le cose che vanno bene, ma anche quelle che vanno male.
Come si prepara Ambra prima di una gara?
Le è stato chiesto di rivelare i segreti prima di affrontare una gara. Quindi, si mostra molto attenta anche alla dieta, ma gli ingredienti principali sono la passione e la motivazione:
Importante è l’alimentazione e il sonno per ridare energia ai muscoli. Prima di una gara provo tanta tensione.
Cerco però di stare tranquilla affrontando la preparazione fino a poche ore prima della gara in cui cambia tutto e l’adrenalina fa la sua parte.
Ma un altro elemento importante è il sogno.
Ed è lì che si trova la motivazione per lavorare, la disciplina, perché non si può raggiungere nulla senza e lo sport insegna questo.
Poi la squadra. Ci sono tante persone che mi sono intorno e mi aiutano in tutti i campi, senza di loro non vado da nessuna parte.
Non porsi mai dei limiti, è questo quello che ci insegna Ambra, rivelandoci altri trucchi nel documentario sulla sua vita che uscirà il prossimo anno.
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