QWOP è il videogioco più di difficile del mondo: 48 secondi il record da battere

Il videogioco che nemmeno l'intelligenza artificiale riesce a battere, prende il nome dai comandi da tastiera "qwop".

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
spot_img

Un videogioco in grado di generare un senso di impotenza e frustrazione massima in chi si cimenta, questo è QWOP.

Persino l’intelligenza artificiale ha trovato difficoltà nel controllare i comandi e portare a termine il “game”.

Cos’è QWOP e come funziona

QWOP è un simulatore di corsa particolarissimo e fa parte della categoria dei “rage-games”, ovvero tutti quei videogiochi online in grado di fare impazzire i gamers, per il loro grado di difficoltà elevatissimo, se non quasi irraggiungibile. Alcuni tra i più noti sono Cat Mario e Getting Over It.

La sfida da portare a termine è quella di percorrere i 100 mt. Dov’è quindi la difficoltà di QWOP? Presto detto.

Il giocatore non controlla il corridore, ma i 4 diversi muscoli delle sue gambe, il che rende la coordinazione nell’uso della combinazione dei tasti quasi estrema. Come già accennato i controlli sulla tastiera del computer stabiliscono il nome del gioco QWPO appunto.

Proprio per questa ragione percorrere la lunghezza dei 100mt è molto più difficile di quanto la scarsa capacità grafica del gioco possa far trapelare.

La difficoltà assoluta nel completare la sfida è data principalmente dal fatto che il giocatore dovrà tenere in conto che la combinazione già complicata dei tasti, sarà condizionata dalle leggi della fisica che agiscono sul corridore virtuale, come inerzia e gravità.

Il game QWPO nella cultura di massa

Bennett Foddy è creatore di Qwop

Pur essendo un browser game (quei giochi per cui basta connettersi a internet e giocare su un sito) creato da Bennett Foddy nel 2008, QWPO resta un rage-game molto popolare.

Il 27 luglio 2011 viene esposto al Museo di Arte Moderna di New York, durante un evento chiamato “Arcade”.

Il 10 aprile del 2014 il Guinness dei primati, assegnò il record di QWOP a Roshan Ramachandra, Chintamani (India) per la gara più veloce (51 secondi). Record che è stato battuto un mese fa da un gamer giapponese (48 secondi).

QWPO è apparso anche in alcune sitcom come The Office e Angry new party.

Il suo fondatore, Bennett Foddy, nel corso degli anni ha dichiarato di aver ricevuto numerosissime email dal contenuto “poco simpatico” (hate mails), per la creazione di QWPO.

Secondo Wired Magazine, nonostante i tanti commenti negativi ricevuti, a causa della difficoltà del gioco, il sito di Foddy è riuscito a raggiungere la quota di 30 milioni di visite.

Oggi resta disponibile in formato html 5.0 da computer o anche da smartphone.

L’intelligenza artificiale sfida QWPO

Un ingegnere ha deciso di raccogliere la sfida di QWPO intraprendendo un esperimento di machine learning legato ai videogame.

Wesley Liao, questo il suo nome, ha messo di fronte a QWPO un’intelligenza artificiale, capace di dare un’animazione realistica a vecchie foto. Il risultato è stato decisamente inaspettato.

Nonostante l’intelligenza artificiale sia riuscita a imparare a giocare, ancora non è stata in grado di battere i record stabiliti dai gamers in carne e ossa.

Liao ha creato uno script che consente all’intelligenza artificiale di controllare il corridore. Dopo pochi tentativi, l’IA è riuscita capire come farlo correre, riuscendo addirittura a completare i 100 metri. Successivamente le è stato somministrato un addestramento a suon di video di pro-player, tecniche avanzate e persino lezioni da parte di Kurodo, uno dei giocatori più forti al mondo.

Nonostante questo, l’IA non è ancora riuscita a far suoi i movimenti più elaborati e, di conseguenza, a battere i giocatori di QWOP più forti al mondo.

Il miglior risultato fino a oggi raggiunto dall’intelligenza artificiale, per finire i 100 metri, è stato di 1 minuto e 8 secondi. Un risultato straordinario considerata la velocità quasi istantanea nell’apprendimento del gioco da parte dell’IA.

Straordinario, ma non sufficiente per battere i 48 secondi che al momento rappresentano il record del mondo di QWOP. Quanto basta però per entrare nella classifica dei primi 10 al mondo, comunque 20 secondi dietro al primo posto.

Leggi anche:Chi è Anna Grassellino, la scienziata italiana che svilupperà il computer più potente del mondo

spot_img

Correlati

Schiarire le nubi, la soluzione da fantascienza per abbassare le temperature

Schiarire le nubi per abbassare la temperatura terrestre: sembra un'ipotesi da romanzo di fantascienza,...

AI generativa e meh-diocrity: come cambia la nostra creatività nell’era della digitalizzazione

Cosa c'entrano l'AI generativa, il concetto di meh-diocrity e la creatività? E in quale...

Super Intelligenza Artificiale: è countdown! Mancano solo 3 anni al supercervellone robotico

Super Intelligenza Artificiale (SIA), tra tre anni, o al massimo 8, la tecnologia sarà...
Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
spot_img