Quirinale, Salvini gela Berlusconi e pensa al piano B: “In arrivo la nostra proposta”

Matteo Salvini ha parlato di Quirinale: attende che Berlusconi "verifichi i suoi voti" e nel frattempo pensa a un piano B, "una proposta convincente per tutti".

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Salvini gela Berlusconi sulla corsa al Colle.

Silvio Berlusconi, nome sul quale il centrodestra si è mostrato unito dopo l’ultimo vertice, dovrà verificare i suoi voti prima che il Parlamento in seduta comune si riunisca per il primo scrutinio il 24 gennaio, quando la corsa al Quirinale entrerà nel vivo. Questo è il punto di vista della Lega.

Nel frattempo, il leader del Carroccio Matteo Salvini sembra già pensare a un piano B. Adesso che la destra può presentarsi con un proprio candidato è il momento di sfruttare l’occasione, che è di quelle ghiotte. Lasciarsela sfuggire a causa di un nome divisivo come quello del Cav sarebbe sciocco. E Salvini lo sa bene.

Salvini gela Berlusconi: “La Lega farà una proposta convincente per tutti”

Salvini gela Berlusconi: "La Lega farà una proposta convincente per tutti"

Salvini gela Berlusconi. Fuori dal Senato, il leader leghista ha detto ai giornalisti: “La settimana prossima, quando si comincia a votare, la Lega come forza responsabile e di governo, adesso e nei prossimi anni, farà una proposta che penso potrà essere convincente per tanti se non per tutti”.

Continuo a incontrare persone, ad ascoltare, a lavorare perché la scelta sia rapida. Aspettiamo che il presidente Berlusconi faccia i suoi incontri e conti, non accettiamo veti da parte di nessuno specie dalla sinistra che, a differenza degli ultimi 30 anni, non ha i numeri per scegliere da sola ma è curioso che ora che non ha i numeri, invochi il coinvolgimento di tutti” ha aggiunto Salvini.

Abbiamo l’onore e l’onere di fare una proposta che sia condivisa, io non dico di no a priori a nessuno e mi spiace che Letta invece dica con questo non mi siedo e con quello…”, ha concluso. E a chi gli ha domandato se si senta il kingmaker sulla partita al Quirinale, Savini ha risposto con un secco “no”. Poi, ha chiarito: “Io faccio il mio lavoro e mi rifiuto di passare una settimana a fare il toto Quirinale e spero che questa settimana sia quella decisiva per approvare il decreto ristori per tante imprese e il decreto per bloccare il caro energia”.

Leggi anche: Berlusconi scelto dal centrodestra per il Quirinale. Pd: “Delusione e preoccupazione”

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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