Il semestre bianco sta per scadere. Il toto Quirinale, nel frattempo, va avanti ormai da qualche mese. Giorni fa ha detto la sua l’ex premier Lamberto Dini, che venne nominato capo dell’esecutivo dopo la caduta del primo governo Berlusconi. Ai microfoni de La Stampa, Dini ha detto che i veri candidati al Quirinale sarebbero essenzialmente tre: Mario Draghi, Marta Cartabia e Pierferdinando Casini. Il problema principale riguardo al primo, però, sarebbe trovargli un sostituto a Palazzo Chigi. Individuare un traghettatore che porti, sana e salva, la legislatura fino al 2023 è anche il piano di Pd e M5S, ma ancora si cerca un nome adeguato.
“Dovrebbe essere un Presidente del Consiglio che attualmente sta a Bruxelles” ha detto Dini. Paolo Gentiloni, attuale Commissario europeo per gli affari economici e monetari, corrisponderebbe all’identikit: “Vanta un’importante esperienza politica e di governo, è moderato e potrebbe essere una figura accettata da tutti”. Cosa che, certamente, non potrebbe dire l’altra personalità politica che possiede le caratteristiche elencate da Dini, ovvero Silvio Berlusconi. “Sarei lieto se diventasse Presidente della Repubblica. Guardando la composizione del nostro Parlamento, però, non credo che riuscirebbe a raggiungere il consenso necessario” ha sentenziato Dini. Ma ieri Giorgia Meloni, leader di FdI, è tornata a ribadire il suo appoggio al Cavaliere.
Quirinale, Meloni: “Berlusconi la nostra prima scelta, ha tutte le carte in regola ma bisogna valutare i numeri”
Ieri durante la conferenza stampa sulla riforma della giustizia tenutasi in Via della Scrofa, Giorgia Meloni ha espresso chiaramente le sue intenzioni sul tema Quirinale. Anzitutto, ha ribadito l’appoggio di FdI all’ipotesi di voto anticipato: “Lega, FdI e FI non hanno mai indietreggiato rispetto al tema della libertà dei cittadini di scegliersi un governo. Penso che siamo tutti d’accordo”. Quando le è stato chiesto di esprimere una preferenza tra Draghi e Berlusconi in merito alla presidenza della Repubblica, ha detto: “Francamente il tema del Quirinale non lo tratterei così, è una cosa seria, non dobbiamo giocare alle figurine”. Poi, ha aggiunto:
Silvio Berlusconi è una persona che abbiamo più volte sostenuto alla presidenza del Consiglio, figuriamoci se Fdi non lo sosterebbe alla presidenza della Repubblica. Dopodiché la partita del Quirinale è una materia molto più complessa, c’è un voto segreto… Vediamo quali sono le forze in campo.
Berlusconi è ovviamente la nostra prima scelta, secondo me avrebbe le carte in regola per svolgere questo ruolo, ma bisogna valutare i numeri, bisogna valutare cosa intenda fare Draghi, ovvero se vuole candidarsi o meno per questo incarico. Bisogna affrontare questo tema con serietà, non è ammesso il gioco delle tifoserie…
Quirinale, Meloni attacca la sinistra: “A me non interessa avere un presidente amico di Giorgia Meloni”
Quando si parla di Quirinale Giorgia Meloni chiede serietà. E non manca di sferrare un tagliente attacco al centro sinistra: “Fdi lavora soprattutto per avere un presidente della Repubblica che faccia il presidente della Repubblica. Il nostro obiettivo non è quello della sinistra di avere un capo dello Stato che serve a garantire che il partito sia al governo anche quando perde le elezioni”.
Poi, la leader di FdI ha concluso: “A me non interessa avere un presidente della Repubblica amico di Giorgia Meloni, ma interessa un capo dello Stato che sia amico della Costituzione italiana e su questo lavoriamo“.
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