I 27 Paesi dell’Ue hanno ufficialmente dato il via libera al quinto pacchetto di sanzioni contro Mosca, come accordato dagli ambasciatori degli Stati membri durante l’utima riunione del Coreper. Misure che arrivano leggermente in ritardo rispetto a quelle di Usa e Gran Bretagna: non è stato semplice mettere tutti d’accordo su temi spinosi come quello energetico.
Ieri Washington ha imposto penalità contro le due maggiori banche russe, Sberbank e Alphabank, e un’interdizione contro le due figlie di Putin. Londra, invece, ha annunciato lo stop a carbone e petrolio russo entro la fine dell’anno, oltre al congelamento degli asset di Sberbank.
Quinto pacchetto di sanzioni Ue contro Mosca: embargo sul carbone, stop navi e tir, blocco import legno e liquori
Il quinto pacchetto di sanzioni dei Paesi Ue comprende misure come l’embargo sull’importazione di carbone russo (che probabilmente scatterà ad agosto), assieme a quello su altri prodotti come cemento, lignite e liquori, per un totale di circa 5,5 miliardi. Non solo: è stato stabilito anche un blocco delle esportazioni di materiale high-tech verso la Russia per un valore di 10 miliardi (si tratta di prodotti come semiconduttori, computer, tecnologia per gas e altre apparecchiature elettriche e di trasporto).
Come gli Stati Uniti, anche l’Ue ha deciso per l’interdizione delle due figlie di Putin che, assieme ad altre quattro banche russe, non potranno più fare affari con l’Europa. Inoltre, i mercantili russi non avranno più accesso ai porti europei, così come gli autotrasportatori, ai quali sarà impedito entrare nelle autostrade europee (si faranno eccezioni per il trasporto di farmaci, di aiuti umanitari e di prodotti alimentari, grano compreso).
È attesa per oggi 8 aprile la ratifica delle nuove misure contro la Russia che, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, entreranno subito in vigore.
La proposta Ue: aumento di 500 milioni del fondo militare per l’Ucraina
All’interno del quinto pacchetto di sanzioni contro la Russia è compresa anche la proposta di un aumento di 500 milioni del fondo per il sostegno militare all’Ucraina, il cosiddetto European Peace Facility, che raggiungebbe così quota 1,5 miliardi.
Un aumento, questo, proposto dall’Alto Rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell e sostenuto dal presidente del Consiglio Ue Charles Michel, ma che adesso dovrà essere discusso dagli Stati Membri.
In merito ai motivi e allo scopo del quinto pacchetto di sanzioni Ue, Borrell ha detto: “Sono state adottate in seguito alle atrocità commesse dalle forze armate russe a Bucha e in altri luoghi sotto l’occupazione russa. Lo scopo delle nostre sanzioni è fermare il comportamento sconsiderato, disumano e aggressivo delle truppe russe e chiarire ai decisori del Cremlino che la loro aggressione illegale ha un costo elevato”.
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