Quarta ondata Covid travolge l’Est: record di morti in Russia, terapie intensive piene in Romania

Russia, Romania, Bulgaria e Paesi Baltici stanno combattendo contro la 4°ondata di Covid-19, diffusasi per il basso tasso di vaccinazione di questi Paesi. Ecco cosa sta succedendo.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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In Russia si parla di quarta ondata di Covid. Negli ultimi cinque giorni, il Cremlino ha registrato più di 25mila nuovi casi giornalieri. Oggi, il nuovo picco: 27.550 contagi. Per due giorni di fila il bilancio dei decessi è stato drammatico, superando la soglia delle 900 vittime in 24 ore: l’ultimo dato parla di 924 morti, dopo i 929 e gli 895 dei giorni precedenti. In Russia pesa soprattutto il basso tasso di vaccinazione: solo il 33% della popolazione ha avuto almeno una dose di Sputnik o di altri vaccini prodotti nel Paese, mentre il valore scende al 29% se si considera chi ha completato il ciclo di immunizzazione.

Nonostante questo, il Paese di Putin è restio ad adottare provvedimenti per limitare il contagio: nessuna restrizione o simili è stata ancora applicata. Lo Stato rifiuta di prendere decisioni come quella di nuovi lockdown e ha delegato questo compito alle autorità regionali, che al tempo stesso vengono però scoraggiate a intervenire. Basti pensare che il portavoce del Cremlino ha ammesso che “le chiusure sono uno scenario indesiderabile per ogni regione”, e che quindi nessuno appoggerebbe davvero misure in questo senso.

Paradossalmente, la patria del primo vaccino anti-Covid registrato nel mondo, lo Sputnik appunto, non riesce a convincere i propri cittadini all’inoculazione. Il motivo è da ricercarsi in un atteggiamento culturale ben radicato: già ai tempi dell’URSS, il popolo russo ha imparato a credere più all’amico, al parente o al vicino, che allo Stato. E oggi nessuno si fida dei vaccini e delle autorità che ne lodano i benefici. Il risultato? In Russia le restrizioni sono del tutto assenti. O meglio: solo alcune regioni meno importanti hanno introdotto l’obbligo di Green Pass, ma nel resto del Paese, Mosca compresa, tutti possono fare ciò che vogliono. Questo, assieme al basso tasso di vaccinati, ha portato al drammatico scenario degli ultimi giorni.

Quarta ondata di Covid: in Bulgaria solo il 24,3% degli over-18 ha completato vaccino

Stando ai dati, la Russia ha già adesso il bilancio più alto di morti da Covid in Europa: oltre 212mila, che diventerebbero circa 361mila se si contassero i decessi causati anche da altre affezioni. E la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente. Ma i russi non sono un caso isolato. Molti Paesi dell’Est stanno affrontando una vera e propria quarta ondata di Covid e hanno tutti una caratteristica in comune: il basso tasso di vaccinazione. Tra questi ci sono la Bulgaria, il Paese col minor tasso di immunizzazione dell’Ue, la Romania, il cui Governo è stato sfiduciato anche a causa della cattiva gestione della pandemia, e i Paesi Baltici.

Stando al sito dell’Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie), solo il 24,3% della popolazione bulgara over-18 si sarebbe vaccinato con doppia dose. La media mobile dei deccessi nell’ultimo mese, riporta il Fatto Quotidiano, è passata da 44 a 85, con picco il 4 ottobre, quando sono stati raggiunti 178 morti in 24 ore. Dal 1° settembre al 6 ottobre i contagi accertati sono stati 54.179 e i morti per Covid 2.370, su una popolazione di poco più di 7 milioni di abitanti. Dati a dir poco preoccupanti.

In Bulgaria, poi, si era diffusa pure una pericolosa tendenza, quella dell’utilizzo di certificati vaccinali falsi: a denunciare la situazione era stata la virologa Radka Argirova. Verrà così scoperto un laboratorio nella città di Gabrovo, ai piedi dei Monti Blacani, adibito proprio al rilascio di test molecolari negativi e attestati di vaccinazione falsi.

Quarta ondata di Covid, Romania: terapie intensive sature, Arafat chiede aiuto all’Ue

Quarta ondata di Covid, Romania: terapie intensive sature, Arafat chiede aiuto all'Ue

A Bucarest, il Governo di Florin Citu è stato sfiduciato dal Parlamento dopo che gran parte della maggioranza ne aveva criticato l’operato, specie in riferimento all’incapacità del Premier di invertire la curva dei contagi e spingere la popolazione al vaccino. Stando al sito datelazi.ro, solo il 28,08% della popolazione ha ricevuto due dosi di siero. Dal primo settembre al 6 ottobre, la Romania ha registrato il 17% dei casi Covid da inizio pandemia e 1/10 dei decessi totali, pari a 3.338.

Se non fosse abbastanza, il 5 ottobre è scattato un nuovo allarme: in tutto il Paese sono terminati i posti in terapia intensiva, dove attualmente sono ricoverate 1.480 persone. Questo ha spinto il segretario di Stato Raed Arafat a rivolgersi all’Ue, chiedendo supporto: forniture di medicine o, se necessario, anche accogliendo in ospedali esteri i malati più gravi. Soltanto pochi giorni fa sono stati presi seri provvedimenti: l’obbligo di pass vaccinale per entrare nei ristoranti, nei cinema, nei teatri o per partecipare a matrimoni e battesimi. La mascherina, poi, andrà indossata in tutti i luoghi al chiuso.

Anche i Paesi Baltici fanno i conti con la quarta ondata di Covid

I Paesi Baltici stanno facendo i conti con la quarta ondata di Covid. La Lituania ha il 60% di popolazione vaccinata, ma circa 1/3 degli over-75 non è immunizzato: per convincere gli indecisi, si sta cercando di valutare un “premio” di 100 euro da dare a chi decide di fare il vaccino. Qui i contagi dal primo settembre al 5 ottobre sono stati 40.000, con una media di 1.000 nuovi casi al giorno, mentre i morti registrati sono 547: numeri impressionanti per una popolazione di 2,8 milioni di abitanti.

Lettonia ed Estonia sono invece al 47% di popolazione vaccinata. La prima, che conta 1,9 milioni di abitanti, ha registrato dal primo settembre a inizio ottobre 20mila casi di Covid e 178 morti. L’Estonia, invece, ha registrato più di 17mila contagi e 86 morti negli ultimi 35 giorni, su una popolazione di 1,3 milioni di abitanti.

Leggi anche: Covid-19, la Corea del Sud vaccinerà le donne incinta: prenotazioni a partire da venerdì

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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