Protesta palestinese in Italia, Yousef Salman: “Stop alla politica criminale e al massacro da parte di Israele”

L'Italia è scesa nelle strade per esprimere solidarietà e giustizia per il popolo palestinese, a Roma la comunità palestinese italiana si è riunita in Piazza dell'Esquilino.

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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Protesta palestinese. Ieri in più di 25 città in tutta Italia oltre 30mila persone sparse in tutta la penisola sono scese nelle piazze per esprimere vicinanza e solidarietà al popolo palestinese. Un grido all’unisono che ha riecheggiato in tutto il paese: “Palestina libera”.

Da Sud a Nord la protesta palestinese si è diffusa in larga scala da Palermo passando per Napoli, Salerno, Roma, Bologna, Firenze, Torino, fino a Milano.

Protesta palestinese: a Roma in piazza dell’Esquilino più di 5000 persone

Protesta palestinese: a Roma in piazza dell'Esquilino più di 5000 persone

Che popolazione e rappresentanza politica non fossero sulla stessa linea dopo la giornata di ieri è stato abbondantemente rimarcato.

La politica italiana ha tenuto subito a precisare da quale parte fosse schierata lo scorso 12 maggio, quando gran parte della rappresentanza partitica del nostro paese si è riunita insieme alla comunità ebraica romana al Portico d’Ottavia nel Quartiere Ebraico a sostegno di Israele.

Da Carlo Calenda (S&D) e Antonio Tajani (Fi) fino a Matteo Salvini (Lega) ed Enrico Letta (Pd).

La popolazione del nostro paese ha dimostrato invece che i giochi di potere alla gente non interessano ed è quindi scesa nelle strade in sostegno della protesta palestinese.

La giornata di Roma

La giornata di Roma

Alla protesta palestinese si sono unite oltre 5mila persone radunate in piazza dell’Esquilino, l’evento pacifico è stato organizzato dalla comunità palestinese di Roma e del Lazio e da Assopace – i giovani prendono la parola.

Tantissime le categorie che hanno scelto di unirsi sotto un’unica bandiera.

Ci sono italiani di origine palestinese, le Madri per Roma città aperta, la Fiom, l’Usb, l’Anpi oltre a tantissime persone di diverse etnie da tutto il mondo: tunisini, etiopi, marocchini, colombiani, bengalesi, indiani.

Sventolano tantissime bandiere palestinesi, ma spuntano anche quelle della Colombia, del Kurdistan e del Libano.

Tantissimi i cartelli che inneggiavano da una parte al cessate le armi e dall’altra all’indipendenza della Palestina.

In piazza, vicini al popolo palestinese, anche i militanti dei Movimenti di lotta per la casa.

Protesta palestinese: “Vogliamo anche noi il nostro 25 aprile”

Protesta palestinese: "Vogliamo anche noi il nostro 25 aprile"

La protesta palestinese di Piazza dell’Esquilino è stata aperta con il canto dell’inno palestinese sotto lo sventolio delle centinaia di bandiere palestinesi che avevano riempito lo scenario.

Il primo intervento è stato del presidente della comunità palestinese di Roma e del Lazio Yousef Salman:

Grazie Roma e grazie Italia, soprattutto a tutti coloro che sono scesi oggi nelle piazze insieme a noi in oltre 25 città italiane.

Siamo scesi per dire no all’occupazione israeliana sulla Palestina, per alzare la nostra voce e respingere la politica criminale dei governanti israeliani.

Queste è l’ennesima strage che ogni 4/5 anni il popolo palestinese è costretto a subire, dopo un secolo in cui questo conflitto è andato avanti.

Yousef Salman è visibilmente emozionate e allo stesso tempo è pieno di rabbia per aver assistito fino a ora inerme alle centinaia di morti palestinesi e durante il suo intervento, mentre intonano i cori “Palestina libera”, aggiunge:

Assistiamo a un massacro dalla mattina alla sera, siamo noi che abbiamo diritto alla difesa.

La Palestina ha lo stesso destino che ha avuto l’Italia con la lunga occupazione nazifascista, anche noi speriamo un giorno di festeggiare il nostro 25 aprile, la giornata della Palestina libera dall’occupazione Israeliana.

Le parole di Luisa Morgantini

Le parole di Luisa Morgantini

Alla protesta palestinese non poteva mancare Luisa Morgantini di Assopace:

Libertà e autodeterminazione sono l’essenza della rivolta che oggi ma da 100 anni e più c’è in Palestina.

Durante la protesta palestinese Israele ha bombardato i media a Gaza

Durante la protesta palestinese Israele ha bombardato i media a Gaza

Mentre ieri nella piazze d’Italia imperversava la protesta palestinese un raid aereo israeliano ha raso al suolo un edificio che ospita appartamenti residenziali e gli uffici di testate giornalistiche, tra cui Al Jazeera e AP, a Gaza.

L’esercito israeliano ha affermato che c’erano “interessi militari dell’intelligence di Hamas” nell’edificio, una linea standard usata dopo i bombardamenti degli edifici a Gaza, e ha accusato il gruppo che gestisce il territorio di usare i giornalisti come scudi umani. 

Tuttavia, non ha fornito prove a sostegno delle sue affermazioni. Israele dopo aver veicolato un falso messaggio attraverso i media con fini militari ora attacca il cuore dell’informazione palestinese.

Leggi anche: Israele su Pfizer, variante sudafricana sfugge al vaccino: lo studio di Tel Aviv

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