La festività del primo novembre è una ricorrenza che, con usi e tradizioni diverse, è diffusa in tutto il globo. È una celebrazione cristiana che commemora il giorno di Tutti i santi, ma mescola al suo interno elementi sacri e profani. Dal Messico alla Baviera, la ricorrenza abbraccia più continenti, arrivando negli Usa dove si lega ad Halloween.
La data rimanda subito alla giornata, rossa sul calendario, di Ognissanti. Tuttavia, le sue origini intrecciano molteplici elementi. Vediamo di cosa si tratta.
La storia del primo novembre
In diversi Paesi, come in Italia, il primo novembre, giorno di Ognissanti, è festivo. Non lo è, invece, il 2, cioè la ricorrenza della commemorazione dei defunti.
Le origini della festività potrebbero derivare dalla dalla festa romana che celebra l’anniversario della trasformazione del Pantheon in chiesa dedicata alla Vergine e a tutti i martiri, avvenuta il 13 maggio del 609 o 610. Successivamente, Papa Gregorio III scelse la data del primo novembre per fissare l’anniversario della consacrazione di una cappella a San Pietro alle reliquie “dei santi apostoli e di tutti i santi, martiri e confessori”. Il re franco Luigi il Pio, infine, decretò il primo novembre come fesa di precetto nel 835.
Il primo novembre nel mondo
- In Portogallo, nel Dia de Todos los Santos, i bambini vanno di porta in porta e ricevono noci, melograni, torte e caramelle.
- In Austria e Baviera è usanza del primo novembre che i padrini diano ai loro figlioli una pasta lievitata intrecciata (Allerheiligenstriezel).
- In Messico il primo novembre coincide con il giorno della celebrazione del Giorno dei Morti.
- In Guatemala nel giorno di Ognissanti si fanno volare aquiloni come simbolo di unione tra morti e vivi e si prepara un pasto speciale chiamato “fiambre”, fatto di salumi e verdure, da lasciare sulle tombe dei propri cari.
- Negli Stati Uniti e in Canada Halloween fa da padrone con le sue tradizioni, dai travestimenti mostruosi al “dolcetto o scherzetto” porta a porta.
Turismo alle stelle
Durante il ponte di questi giorni, il turismo italiano ha registrato numeri da capogiro. Secondo l’associazione turistica di Confesercenti, infatti, tra il 28 ottobre e il 1 novembre le strutture ricettive italiane avrebbero dovuto registrare 5 milioni di pernottamenti, 1,2 milioni in più dello scorso anno, che scontava ancora alcune limitazioni legate alla pandemia.
A tal proposito, la neo ministra Daniela Santanchè ha detto:
I dati che emergono dalle previsioni sul Ponte del 1° novembre sono incoraggianti, superiori non solo a quelli dello scorso anno ma anche a quelli pre-pandemici, ed evidenziano un settore che resiste, nonostante la crisi energetica. È nostro dovere impegnarci per valorizzare e sostenere sempre di più il comparto, che rappresenta un fondamentale volano per la crescita della nazione.
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