Portulaca, l’erbaccia magica dai mille usi e proprietà che non ti aspetteresti

La portulaca è un'erba selvatica dalle mille proprietà. È commestibile e piena di benefici per il nostro corpo. Vediamo come si riconosce e come si coltiva.

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Chi l’avrebbe mai detto che una piccola erbetta, e a volte anche molto fastidiosa perché solita invadere i nostri orti e giardini, fosse però così ricca di proprietà benefiche per il nostro organismo?

Stiamo parlando della portulaca. Il suo nome è per lo più sconosciuto e in molti la chiamano semplicemente “erbaccia”. In realtà, la portulaca ha molte proprietà benefiche e può fare molto di buono per il nostro corpo.

Vediamo allora cos’è e perché non le è appropriata la semplice definizione di “erba fastidiosa”.


Porcacchia, pucchiaca o spurchizia: cos’è la portulaca e tutti i suoi nomi

portulaca ornamentale in vaso


La portulaca è una pianta di origini asiatiche. Se il nome non vi dice proprio niente è perché, probabilmente, avrete sentito chiamare quest’erbetta con appellativi regionali. Infatti, nel Lazio viene chiamata porcacchia, in Campania la si chiama chiaccunella o pucchiaca, porcellana in Sicilia e spurchizia in Puglia. Attenzione a non confondervi però.

Esistono vari tipi di questa pianta e sarebbe bene riconoscerli se si vuole utilizzarla come ingrediente in cucina: quella commestibile è la portulaca oleracea, e si trova anche selvatica.

La pianta ornamentale, invece, si riempie di fiori coloratissimi e decisamente non è commestibile.

Cresce nei terreni fertili e ben lavorati e, trovato il clima ideale, non ha bisogno di particolari cure. È considerata una pianta tappezzante poiché i fusti, ramificati, crescono orizzontalmente e sebbene ami habitat più curati, non è difficile da trovarla anche in zone non trattate dall’uomo.


Cos’è la portulaca oleracea o selvatica

portulaca selvatica

In natura esistono più di 40 specie di portulaca, ma una sola è adatta al consumo alimentare: quella oleracea appunto. Questa, appartenente alla famiglia Portulacaceae, è una pianta annuale e predilige i climi caldi. Cresce in orti e giardini e le sue foglie sono di color verde chiaro e hanno una forma rotonda.

È ampiamente consumata come erba aromatica, aggiunta in zuppe e insalate nei paesi del Mediterraneo e dell’Asia Tropicale. Le parti che vengono normalmente consumate sono le foglie e i fusti, sia crudi che cotti, mentre più raramente i semi.

Spesso è stata usata come medicina popolare grazie alle sue proprietà

benefiche, che ben poco si conoscono. Vediamole insieme allora.

La portulaca può essere velenosa?

Se la portulaca oleracea, detta anche portulaca selvatica, è commestibile l’unica a cui fare attenzione è la portulaca velenosa, nota con il nome di cicuta. Si può riconoscere per via del suo odore sgradevole, spezzandone il fusto, e della grossa radice di colore bianco.


Tutti i benefici della portulaca che non ti aspettavi


I benefici di questa “erbaccia” vi stupiranno. Alla pianta si riconoscono proprietà diuretiche, depurative e antibatteriche per il nostro corpo. Questo perché è ricca di acidi grassi polinsaturi come l’Omega 3, proprietà che la rendono una fonte vegetale totalmente inaspettata.

Gli acidi grassi Omega 3 sono alleati dell’organismo nel combattere le malattie cardiovascolari e sono inoltre essenziali per il nostro tessuto nervoso e cardiaco. Hanno effetti anti infiammatori e anticoagulanti. La portulaca, dunque, può essere preziosa per controllare e ridurre il colesterolo e i trigliceridi nel sangue.

Oltre agli Omega-3 la Portulaca contiene discrete quantità di vitamina A, vitamina C oltre a vitamine del gruppo B, come la Riboflavina (B2) e la Niacina (B3).

Inoltre, attenua le possibilità di ictus e, secondo alcuni studi, può aiutare il nostro corpo a combattere malattie come asma e disturbi respiratori.


Come vedremo in seguito, è anche molto usata anche nella medicina tradizionale cinese come rimedio a problemi gastro intestinali come vomito, diarrea e dolori al fegato.

La portulaca: come riconoscerla e come capire se è commestibile

portulaca benefici

Riconoscere la portulaca è abbastanza facile anche per un amatore. Su superfici ben concimate e irrigate, scongiurato il rischio di ristagno, la portulaca trova terreno fertile per svilupparsi. La pianta prolifera con l’arrivo della bella stagione poiché ama le temperature calde (superiori ai 20 gradi), quindi, soprattutto d’estate, la si riconosce agevolmente.

Come si riconosce? Le sue foglie sono rotonde e carnose di color verde chiaro, presenta dei rami forti e marroni scuro, tendenti al rosso. Solitamente non cresce in posizione eretta ma resta strisciante a livello del terreno e cresce in orizzontale.


La portulaca commestibile chiaramente si può usare in cucina. Le foglie, usate a crudo, possono arricchiere le nostre insalate estive.

Il sapore risulta un po’ amaro come quello del limone. ottima per dare un tocco di sapore aspro ai nostri piatti.

Non solo le foglie, anche i semini della portulaca si possono usare in cucina. Aggiungiunti nello yogurt, nel porridge, nei cereali, nei frullati o negli impasti, contribuisce ad arricchire di gusto, e di benefici, le vostre pietanze.


Tutti i benefici della Portulaca oleracea, cosa dice la scienza


Dopo aver elencato tutte le proprietà della pianta per il nostro organismo, si suggeriscono alcuni studi scientifici sui suoi benefici.


Nello studio Portulaca oleracea L.: a review of phytochemistry and pharmacological effects del 2015, si riportano i diversi composti isolati dalla pianta oleracea che sono: flavonoidi, alcaloidi, polisaccaridi, acidi grassi, terpenoidi, steroli, proteine, vitamine e minerali.

La presenza di questi agenti garantisce alla pianta un ampio spettro di proprietà farmacologiche come attività neuroprotettive, antimicrobiche, antidiabetiche, antiossidanti, antinfiammatorie, antiulcerogeniche e antitumorali. Tuttavia, sono noti pochi meccanismi d’azione molecolare.

Questo studio fornisce solo un riassunto della fitochimica e degli effetti farmacologici di questa pianta. Ma, dati i presupposti, non sembra strano che la Portulaca oleracea venisse tradizionalmente utilizzata nelle diete (come additivo alimentare soprattutto) e con vari scopi medicinali.

La Portulaca oleracea aiuta contro l’asma?


In un altro studio, Anti-Asthmatic Effects of Portulaca Oleracea and its Constituents, a Review, si ritiene che le piante medicinali aumentino la naturale resistenza del corpo alle infezioni. E alcuni dei principali costituenti della pianta e dei materiali derivati, come proteine, lectine e polisaccaridi, infatti, si sa, hanno effetti antinfiammatori.

Questo studio, però, si concentra soprattutto sugli effetti anti-asmatici della Portulaca oleracea e ha dimostrato che gli estratti della pianta, uniti alla quercetina, hanno ridotto significativamente la produzione di NO (ossido di azoto), stimolato i beta-adrenorecettori e bloccato i recettori muscarinici nella muscolatura liscia della trachea, ottenendo potenti effetti rilassanti proprio sulla muscolatura della trachea.

Come si coltiva la portulaca in vaso o in giardino

coltivare portulaca in vaso o nell'orto

La pianta di portulaca è solita crescere spontaneamente, quindi coltivarla è decisamente facile. Se non già presente nel nostro orto o giardino, ci sono due modi per avviarla: per seme o per talea.

Se vogliamo coltivare la portulaca a partire dal seme, occorre piantare all’inizio della primavera, o comunque periodo primaverile. Per stare tranquilli, basatevi anche sul clima della vostra regione: l’importante è che dopo aver messo a coltura il seme, non ci sia rischio di gelate nel periodo successivo. La temperatura ideale per coltivare sarebbe intorno ai 20 gradi circa. La portulaca, infatti, chiede pieno sole e un terreno irrigato spesso, senza essere troppo bagnato o con ristagno. I semi possono essere messi a pochissima profondità e germinano entro 10/15 giorni.

La seconda soluzione è coltivare la portulaca per talea, ossia da un rametto. Anche in questo caso è molto semplice. Infatti, basta tagliare un ramo dalla pianta e immergerlo nell’acqua per un paio di minuti. Poi, la talea di portulaca dovrà essere riposta in un composto di sabbia e, in poche settimane, farà spuntare i suoi primi rametti. A questo punto, potrete trasferirla in un vaso più grande.

Leggi anche: Mirto: storia, proprietà e ricetta originale del liquore sardo

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