Pippo Baudo e Renzo Arbore, l’omaggio della Rai in La TV fa 70: “Siete due pilastri della televisione”

Pippo Baudo e Renzo Arbore omaggiati dall'AD Rai: "Grazie per aver reso la televisione italiana un luogo di incontro, emozione e spettacolo".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
spot_img

Ieri sera è andato in onda su Rai 1 la serata evento condotta da Massimo Giletti, La TV fa 70. Per l’occasione molti sono stati gli omaggi, e lo stesso AD della Rai, Roberto Sergio ha ringraziato personalmente i “due giganti” della TV, Pippo Baudo e Renzo Arbore.

Ecco, infatti, cosa ha scritto in un post sul suo profilo Facebook: “Carissimi Pippo e Renzo, con profonda gratitudine, desidero esprimervi la mia più sentita ammirazione per la Vostra lunga e illustre carriera nel mondo della televisione italiana. Siete due autentici giganti che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’intrattenimento televisivo, portando gioia, divertimento e cultura a milioni di spettatori per decenni”.

La TV fa 70, gli ospiti della serata

Lo speciale, condotto da Massimo Giletti che ha segnato il suo ritorno sulla Rai e prodotto da Intrattenimento Prime Time, ha ripercorso la storia della TV, partendo dagli anni ’50 fino ai nostri giorni: dai varietà che hanno tenuti incollati allo schermo migliaia di telespettatori al Festival di Sanremo nato nel 1951, fino agli indimenticabili quiz e programmi pre-serali e show canori.

Tanti sono stati gli ospiti di La TV fa 70 da Amadeus ad Alberto Angela, da Antonella Clerici a Carlo Conti, da Fiorello a Paolo Bonolis, da Maria De Filippi a Giancarlo Magalli, da Piero Chiambretti a Francesca Fagnani. A completare il cast degli invitati anche Angelina Mango, Noemi, Francesco Gabbani e Colapesce e Di Martino. Non potevano mancare Pippo Baudo e Renzo Arbore.

L’omaggio a Pippo Baudo e Renzo Arbore dell’AD Rai, Roberto Sergio

Roberto Sergio ha voluto rimarcare ancora una volta come Pippo Baudo e Renzo Arbore hanno cambiato il volto della TV, elogiandoli, dapprima Baudo, scrivendo: Così Pippo, con la tua eleganza, professionalità e carisma, hai incantato generazioni di telespettatori con la tua presenza impeccabile sul palco di programmi iconici che rimarranno indelebili nella memoria collettiva”.

A proposito di Arbore, invece, scrive:Renzo, con la tua genialità, creatività e capacità di sperimentare nuove forme di intrattenimento, hai rivoluzionato il concetto stesso di programma televisivo, regalandoci momenti unici e indimenticabili”. L’AD Roberto Sergio spiega ancora perché Pippo Baudo e Renzo Arbore siano due pilastri della Rai:

Grazie per aver arricchito le nostre vite con la vostra arte e per aver reso la televisione italiana un luogo di incontro, emozione e spettacolo.

Il vostro contributo resterà per sempre nel cuore di coloro che Vi hanno ammirato e amato.

Il vostro impegno, la vostra passione e il vostro talento hanno ispirato non solo i vostri colleghi, ma anche il pubblico che ha avuto il privilegio di assistere alle Vostre performance straordinarie.

Leggi anche: Renzo Arbore torna con Appresso alla musica: quando va in onda, dove e chi sono gli ospiti

spot_img

Correlati

Sanremo 2025, Carlo Conti: “Magari torniamo io e Maria De Filippi, chissà…”

Chi sarà il conduttore il Festival di Sanremo? Ancora non è stata data nessuna...

Serena Bortone commenta con Ranucci il caso Scurati: “Voglio continuare a lavorare in Rai”

Sigfrido Ranucci, ospite del suo programma Che sarà, ha commentato assieme a Serena Bortone...

Sigfrido Ranucci rimane a Report: “Ci sono anche la prossima stagione, la Rai è casa mia”

Dopo alcune indiscrezioni sul suo possibile addio alla Rai, Sigfrido Ranucci lo ha annunciato:...
Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
spot_img