Stanno facendo discutere le esternazioni di Padre Georg Gaenswein, storico segretario del Pontefice al suo fianco fino alla morte il 31 dicembre.
In particolare le parole rivolte a Papa Francesco sono risultate forti, soprattutto perché fatte all’indomani della morte del Papa emerito. Pare che presto uscirà anche un libro di memorie, “Nient’altro che la verità”, scritto con Saverio Gaeta per Piemme, e ci si aspetta altre riflessioni di questo tipo.
Padre Georg: cosa si nasconde dietro il libro su Ratzinger
Si legge così nella presentazione del libro “Nient’altro che la verità” scritto da Padre Georg Gaenswein in memoria del Papa emerito:
Oggi, dopo la scomparsa del Papa emerito, per l’attuale prefetto della Casa Pontificia è giunto il momento di raccontare la propria verità riguardo le bieche calunnie e le oscure manovre che hanno cercato invano di gettare ombre sul magistero e sulle azioni del Pontefice tedesco, e di far conoscere così, finalmente, il vero volto di uno dei più grandi protagonisti degli ultimi decenni, troppo spesso ingiustamente denigrato dai critici come ‘Panzerkardinal’ o ‘Rottweiler di Dio’.
Anche se velatamente pare più un’accusa a Papa Francesco e un voler mettere in risalto la propria figura, ingiustamente sminuita a parer suo, vanificando in questo modo l’atto iniziare di silenziosa obbedienza.
Padre Georg: le rivelazioni su Papa Francesco
La rivelazione che ha fatto più discutere riguarda il rapporto con Papa Francesco. Gaenswein a proposito del momento in cui nel 2020 è stato ‘congedato’ da capo della Prefettura della Casa Pontificia per volere dello stesso Papa, scrive: “Restai scioccato e senza parole”. Racconta che il pontefice emerito avrebbe commentato con ironia quanto accaduto: “Penso che Papa Francesco non si fidi più di me e desideri che lei mi faccia da custode…”, oltre a scrivere anche a Francesco, ma senza ottenere nulla.
Un’altra questione sollevata dall’arcivescovo Georg Gänswein riguarda un provvedimento di Francesco, il motu proprio Traditionis custodes sulla messa in latino, pubblicato nel 2021, che restringe le liberalizzazioni che erano state concesse, nel 2007, da Benedetto XVI. Pare che quella scelta di Bergoglio abbia “spezzato il cuore” a Ratzinger, come afferma Gänswein.
Al di là di questioni personali ciò che viene alla luce in questi giorni sono le divisioni all’interno della Chiesa tra conservatori e progressisti. Resta viva la questione del pontificato di Francesco, soprattutto da parte di chi lo accusa di essere venuto dall’altra parte del mondo a spaccare la Chiesa senza tener conto della tradizione.
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