Chi è padre Georg Gänswein, vicino a Ratzinger dall’inizio del Pontificato alla sua morte

L’arcivescovo Georg Gänswein è stato vicino al Papa Emerito fino alla sua morte avvenuta oggi 31 dicembre.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Joseph Ratzinger, il Papa emerito Benedetto XVI, è morto a 95 anni. Con lui fino agli ultimi istanti c’è stato l’arcivescovo Georg Gänswein, suo connazionale e segretario particolare durante il Pontificato.

Nominato da Ratzinger Prefetto della Casa Pontificia ha mantenuto questo ruolo anche durante il pontificato di Papa Francesco. Riguardo al compito di star vicino a due papi ha dichiarato, come riportato da Repubblica:

Ho servito due papi, Francesco e Benedetto. All’inizio, lo devo ammettere, è stato piuttosto faticoso, ma poi mi sono abituato a stare accanto a due grandi personalità.

Georg e il rapporto con Ratzinger

georg_papa benedetto XVI

Georg è stato chiamato a Roma a metà degli anni 90, per non lasciarla più. Per Benedetto XVI non è stato solo suo segretario particolare ma si è instaurato un rapporto quasi filiale.

Una delle domande più frequenti che venivano poste a Gänswein era come trascorresse le giornate Papa emerito Benedetto XVI a 95 anni. Lo scorso giugno ad Aleteia Gänswein ha raccontato che lui celebrava la Santa Messa al mattino, e Benedetto XVI la concelebrava, essendo da tempo sulla sedia a rotelle. Insieme i due recitavano la Liturgia delle Ore e poi facevano colazione.

Il Papa emerito si dedicava poi dopo alla lettura, alla corrispondenza e si informava sugli eventi nella Chiesa e nel mondo. Ascoltava anche musica, per rilassarsi, e suonava il pianoforte, anche se negli ultimi tempi non riusciva più.

Nel pomeriggio mentre recitava il rosario faceva una passeggiata nei Giardini Vaticani sulla sedia a rotelle elettrica. Benedetto XVI cenava presto e guardava il notiziario della televisione italiana, concludendo la sua giornata recitando la Compieta.

Georg, dall’ordinazione sacerdotale all’approdo in Vaticano

Padre Georg è nato in Germania il 30 luglio 1956, a Riedrn am Wald, una cittadina presso Friburgo. Gaenswein viene ordinato sacerdote il 31 maggio 1984. Negli anni Novanta è chiamato in Vaticano dall’allora cardinale Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Ratzinger, il quale era rimasto colpito dalle sue doti di giovane studioso di Diritto Canonico.

Nel 2003 è nominato segretario del cardinale Ratzinger divenendo suo braccio destro negli ultimi due anni all’ex Sant’Uffizio e successivamente nei quasi dieci anni di Pontificato fino agli ultimi anni trascorsi presso l’ex monastero Mater Ecclesiae, in Vaticano.

Nel 2014 ottiene la nomina di Prefetto della Casa Pontificia. È stato Benedetto XVI che gli ha affidato tale responsabilità, consacrandolo alla dignità episcopale con la nomina a vescovo titolare di Urbisaglia, un’antica diocesi marchigiana, due mesi prima dell’annuncio della rinuncia al pontificato, l’11 febbraio 2013. L’incarico gli sarà poi confermato anche dal successore Papa Francesco, avendo di fatto la possibilità di servire due papi.

Divenendo uno dei volti più popolari della Chiesa contemporanea non si è mai tirato indietro dal rilasciare interviste alla carta stampata, alle radio e alle televisioni. Non si è mai risparmiato qualora sentisse la necessità di intervenire pubblicamente in difesa del Papa Emerito, come quando ha risposto alle accuse lanciate nei mesi scorsi contro Joseph Ratzinger da una parte dei vescovi tedeschi che lo ritenevano responsabile, negli anni in cui era vescovo di Monaco, di omesso controllo su un prete pedofilo. Non ha neanche nascosto la commozione quando il 28 febbraio 2013 hanno lasciato insieme il Palazzo Apostolico.

Negli ultimi anni è stato suo portavoce e referente, come in un evento organizzato nei mesi scorsi in Germania, per il conferimento dell’annuale Premio Ratzinger. Gaenswein in quell’occasione ha riferito che il Papa Emerito lo aveva pregato di portare i suoi saluti ai partecipanti al convegno confidandogli che non avrebbe “mai immaginato come fosse lunga la strada per arrivare alla porta del Paradiso”.

Leggi anche: Addio Papa Ratzinger, Benedetto XVI aveva 95 anni

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