Riportare il Mercante in Fiera di Pino Insegno in Rai è stata davvero una buona idea?

Il "Mercante in Fiera” di Pino Insegno parte in salita. Una salita ripidissima, visto il debole esordio di lunedì sera (con il 3,4% di share) e l'ancor più deludente risultato della seconda puntata.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Il “Mercante in Fiera” di Pino Insegno parte in salita. Una salita ripidissima, visto il debole esordio di lunedì sera (con il 3,4% di share) e l’ancor più deludente risultato della seconda puntata, che si è fermata appena al 2% di share. Ieri, mercoledì 27 settembre, si è scesi all’1,9%. Numeri che lasciano poco spazio alle interpretazioni.

Dopo il flop dell’esordio, il conduttore – che è di nuovo sbarcato in Rai a seguito della discussa rivoluzione voluta dalla Premier Giorgia Meloni – aveva dichiarato di contare su un “raddoppio” degli ascolti. Ma quell’ottimistico scenario, ahimè, non si è realizzato.

Perché il Mercante in Fiera non funziona?

Cosa c’è che non va nel “Mercante in fiera”? Per quale motivo nessuno lo guarda? Sono entrambi interrogativi leciti, visto che serie tv semi-sconosciute in onda alla stessa ora e sullo stesso canale riuscivano a racimolare più pubblico di quanto non faccia il programma condotto da Pino Insegno, che lo aveva visto al timone già nel lontano 2006.

Ecco: forse sta proprio in questa antichità il problema. Il format non sembra fresco, tutt’altro. A tratti appare noioso, statico. Tra l’altro, non è cambiato di una virgola rispetto a quello di 17 anni fa: le fasi del gioco sono tre, ovvero le trattative, il duello e la finale. Solo le carte sono state leggermente “attualizzate”, ma non sembra essere abbastanza.

A non convincere è pure la conduzione di Pino Insegno, che non appare mai davvero a proprio agio nello studio, né riesce ad essere empatico col pubblico. Sorrisi di circostanza a parte, il suo modo di presentare sembra rassegnato, privo di entusiasmo. E questo le persone da casa lo percepiscono bene.

Mercante in Fiera: la Gatta Nera, una figura fuori dai tempi

Altra questione scottante è quella della Gatta Nera, ruolo affidato per la nuova edizione alla bellissima Lavinia Abate, Miss Italia lo scorso anno. La giovane ha preso il posto che aveva regalato la notorietà ad Ainett Stephens. Ma – nel 2023 – qualcosa è cambiato. La presenza di una donna muta che sfila sfoggiando le sue doti fisiche senza proferire parola appare quantomeno imbarazzante, fuori dai tempi.

In risposta a tutte le storture e al flop di pubblico, qualcuno ha difeso Pino Insegno sottolineando come ad aspettarlo ci siano programmi molto più “sicuri” de Il Mercante in Fiera in quanto a share. Insomma: questo ruolo sarebbe soltanto l’inizio della sua scalata in Rai. Una scalata che – come dicevamo – appare ripidissima. L’accoglienza del pubblico non è stata di certo un “bentornato”.

Pino Insegno e il rapporto privilegiato con la Premier Meloni

Quando la rivoluzione Rai si era compiuta, Pino Insegno era stato certamente uno dei protagonisti. Il conduttore, gradito alla Premier Giorgia Meloni, non si era gudaganato soltanto le redini del preserale di Rai 2 con il ritorno del programma “Mercante in fiera”, ma pure quelle de L’Eredità dopo l’addio di Flavio Insinna.

L’accusa, neanche troppo velata, che qualcuno gli aveva mosso è che fosse di nuovo al centro della scena proprio grazie al rapporto di amicizia con la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e non per qualche particolare merito professionale. Una critica, questa, a cui il conduttore aveva prontamente replicato sottolineando: “Io faccio questo da sempre, la gente mi vuole bene a prescindere, non perché sono l’amico del padrone del teatro. Le polemiche? Non vedo polemiche, la polemica sarebbe rispondere“.

D’altronde, il rapporto privilegiato di Pino Insegno con la Premier Giorgia Meloni non è affatto un segreto. Basti pensare che il conduttore era sul palco a Roma per festeggiare il decennale di Fratelli d’Italia. E che – durante la campagna elettorale per le elezioni dello scorso settembre – era comparso in un video proprio con l’attuale presidente del Consiglio.

Nel filmato in questione, lo si vedeva dire: “Signori, verrà il giorno della sconfitta”. Poi, un attimo dopo, appariva Giorgia Meloni che aggiungeva: “Ma non è questo il giorno! Sapete cosa fare”, come chiaro invito ai propri elettori sul da farsi alle urne.

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Asia Buconi
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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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