La rivoluzione Rai è compiuta. E ha visto come principale protagonista Pino Insegno. Il conduttore, gradito alla Premier Giorgia Meloni, non avrà solo le redini del preserale di Rai 2 con il ritorno del programma “Mercante in fiera”. Ma sarà anche al timone de L’Eredità dopo l’addio di Flavio Insinna.
Insomma: si tratta di un vero e proprio ritorno col botto per il presentatore romano, che dopo anni è di nuovo protagonista della rete ammiraglia con programmi decisamente di punta. Ma non sono mancate le polemiche.
Pino Insegno si difende: “Conosco Meloni da 20 anni, ma sono in Rai per meritocrazia”
L’accusa, neanche troppo velata, è che Pino Insegno sia di nuovo al centro della scena grazie al rapporto di amicizia con la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e non per qualche particolare merito professionale. Una critica, questa, a cui il conduttore ha prontamente replicato sottolineando:
Io faccio questo da sempre, la gente mi vuole bene a prescindere, non perché sono l’amico del padrone del teatro. Le polemiche? Non vedo polemiche, la polemica sarebbe rispondere.
Anch’io leggo i giornali, mi diverto a sentire cose che non sono mai uscite dalla mia bocca. Ma devo dire in campo quello che valgo, sono 40 anni che faccio questo mestiere. Conosco Meloni da oltre 20 anni, ma sono in Rai grazie alla parola meritocrazia. La mia storia è visibile a tutti, è quella che parla per me.
L’amicizia tra Giorgia Meloni e Pino Insegno
D’altronde, il rapporto privilegiato di Pino Insegno con la Premier Giorgia Meloni non è affatto un segreto. Basti pensare che il conduttore era sul palco a Roma per festeggiare il decennale di Fratelli d’Italia. E che – durante la campagna elettorale per le elezioni dello scorso settembre – era comparso in un video proprio con l’attuale presidente del Consiglio.
Nel filmato in questione, lo si vedeva dire: “Signori, verrà il giorno della sconfitta”. Poi, un attimo dopo, appariva Giorgia Meloni che aggiungeva: “Ma non è questo il giorno! Sapete cosa fare”, come chiaro invito ai propri elettori sul da farsi alle urne.
Pino Insegno difeso da Roberto Ciufoli: “Come se prima di oggi avesse fatto il domatore di cavallette”
Insomma: Pino Insegno ci tiene a far sapere di non essere tornato alla ribalta perché raccomandato. A difenderlo ci ha pensato pure il collega e amico Roberto Ciufoli, accanto a lui per anni nel quartetto comico “La Premiata Ditta”. Queste le parole spese in un post social in difesa dell’amico:
Pino Insegno è mio fratello, siamo diversi e tanto: segno zodiacale, fede calcistica, posizione politica, uno al contrario dell’altro, e per questo credo che ci vogliamo bene da cinquanta anni.
Leggo della sorpresa, per me incomprensibile, che segue all’assegnazione di una trasmissione televisiva a Pino come se prima di oggi avesse fatto il domatore di cavallette.
Addirittura qualche simpatico smemorato ironizza su di un suo passato risibile ed evanescente.Ecco, non voglio difendere Pino, sa farlo bene da solo, voglio ricordare che La Premiata Ditta di cui abbiamo fatto parte insieme ad altre due straordinarie attrici, Francesca Draghetti e Tiziana Foschi (anche loro famiglia), ha attraversato per più di venti anni consecutivi gli schermi della televisione italiana entrando di buon diritto a far parte della sua storia.
Pino è un professionista di successo, come Tiziana e Francesca, nessuno di noi è stato scoperto da nessun governo, facciamo con soddisfazione il nostro mestiere da più di quaranta anni.
Se ignorate questo, è meglio che scriviate di cavallette.
Pare sia il futuro.
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