Pensioni ottobre 2023, aumenti in arrivo. Ecco le date dei pagamenti

Anche per il prossimo mese, sono previsti degli aumenti di importo sugli assegni previdenziali, ma non per tutti.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Pensioni ottobre 2023: quando verranno effettuati i pagamenti? Anche per il prossimo mese, sono previsti degli aumenti di importo sugli assegni previdenziali, ma non per tutti. Il merito è delle novità inserite nell’ultima legge di bilancio.

Accanto all’entità degli incrementi, molti si stanno chiedendo pure quali saranno le date esatte degli accrediti. In questo senso, va ricordato che il primo giorno di ottobre è domenica, motivo per cui i pensionati potranno ricevere l’assegno pensionistico a partire da lunedì 2 ottobre.

Pensioni ottobre 2023: chi riceverà un aumento

Come anticipato, le pensioni ottobre 2023 saranno interessate da qualche novità. Come previsto dalla legge di bilancio, i pensionati over-75 che ricevono la pensione minima saranno interessati a un incremento dell’assegno pari a 250 euro, come riporta Informazionescuola.it. Senza dimenticare le trattenute per le addizionali regionali e comunali e il conguaglio Irpef.

In ogni caso, il consiglio è di consultare il cedolino della pensione di ottobre 2023 all’interno della propria area personale Inps. Nel caso in cui ancora non si riesca a visualizzare, non c’è bisogno di preoccuparsi: l’istituto previdenziale provvederà a breve ad aggiornare l’area riservata personale.

Pensioni ottobre 2023: le date dei pagamenti

Pensioni ottobre 2023: le date dei pagamenti

Le pensioni ottobre 2023 verranno quindi pagate a partire dal 2 ottobre per chi le riceve con Poste Italiane senza ritirare allo sportello e per chi va in banca. Nello specifico, per chi ritira le pensioni in contanti presso gli uffici postali, ecco il calendario provvisorio basato sulle iniziali del cognome (le date devono essere verificate con l’ufficio postale di riferimento):

  • Lunedì 2 ottobre 2023: Cognomi che iniziano da A a B
  • Martedì 3 ottobre 2023: Cognomi che iniziano da C a D
  • Mercoledì 4 ottobre2023: Cognomi che iniziano da E a K
  • Giovedì 5 ottobre 2023: Cognomi che iniziano da L A O
  • Venerdì 6 ottobre 2023 (solo mattina): Cognomi che iniziano da P a R
  • Sabato 7 ottobre 2023 (solo mattina): Cognomi che iniziano da S e Z.

Pensioni ottobre 2023: come consultare il cedolino

Per poter visualizzare il cedolino pensione ottobre 2023 bisognerà utilizzare l’apposito servizio sul sito dell’Inps. Una volta effettuato l’accesso, il pensionato dovrà autenticarsi mediante credenziali SPID, CNS o CIE. A questo punto sarà possibile accedere a diverse funzionalità:

  • consultare il cedolino della pensione;
  • visualizzare l’ultimo cedolino;
  • confrontare i cedolini;
  • visualizzare i cedolini;
  • visualizzare l’elenco dei prospetti di liquidazione;
  • visualizzare l’elenco delle deleghe sindacali;
  • gestire le deleghe sindacali su trattamenti pensionistici;
  • visionare le comunicazioni INPS;
  • consultare il dettaglio dei recapiti;
  • modificare i dati personali;
  • visionare il riepilogo dei dati anagrafici;
  • visionare il riepilogo dei dati anagrafici e di pagamento;
  • vedere informazioni di Posta Elettronica Certificata;
  • modificare l’ufficio pagatore;
  • visualizzare e modificare dati anagrafici, indirizzo e recapiti;
  • recuperare la Certificazione Unica;
  • stampare la Certificazione Unica.

Pensione part-time e non solo: il destino di Quota 103, Opzione Donna e Ape Sociale

Lasciando da parte le pensioni ottobre 2023, quale sarà il futuro del sistema pensionistico italiano? Non c’è ancora nulla di certo, se non che Opzione donna, Ape sociale e Quota 103 scadranno il 31 dicembre 2023. Sul tavolo, tra l’altro, ci sarebbe pure l’ipotesi di una pensione part time.

Dovrebbe essere riconfermato senza problemi Ape sociale, una modalità di pre-pensionamento che si rivolge ad alcune categorie di lavoratori come fragili, disoccupati da tempo e con almeno 63 anni di età o 30 e 36 di contributi in base alla categoria di appartenenza.

Opzione Donna potrebbe essere a rischio. La Lega di Matteo Salvini starebbe spingendo per la sua eliminazione completa, dopo il grosso ridimensionamento messo in atto dalla Premier Meloni. Tanto che, attualmente, Opzione Donna è in vigore soltanto per poche lavoratrici (60 anni, 35 anni di contributi, invalide, caregiver o licenziate/dipendenti in aziende in fallimento).

Si va invece verso la riconferma di Quota 103, in attesa di trovare le risorse per finanziare Quota 41, caldeggiata dalla Lega. Non ci sarà quindi modo (né denaro) per una riforma sistematica del sistema previdenziale, motivo per cui si ripiegherà su Quota 103, introdotta dal Governo Draghi. La conferma su questo punto è arrivata pure dal sottosegretario al Ministero del Lavoro, Claudio Durigon, in un’intervista per Il Tempo.

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