Pensioni da marzo 2023: tutti gli aumenti e calcolo degli importi

L'Inps ha applicato l'adeguamento degli importi delle pensioni in base alla crescita dei prezzi 2022. Vediamo tutti gli aumenti da marzo.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Pensioni marzo 2023. Da oggi i pensionati che ricevono un trattamento superiore a 2.101 euro lordi, pari a quattro volte il minimo Inps che corrisponde a 525,38 euro, avranno diritto a ricevere gli assegni con aumenti delle rivalutazioni, inclusi gli arretrati dal primo giorno dell’anno.

L’aumento, in base all’adeguamento all’inflazione maturata nel 2022, è scattato per tutti i pensionati secondo una tabella pubblicata dall’Inps e calcolata in base a quanto previsto dall’art. 1, comma 309, della Legge di Bilancio 2023, che vanno dal 2,336% al 7,3%, che è la percentuale massima prevista dal Decreto 10 novembre 2022 in materia di Perequazione automatica delle pensioni con decorrenza 1 gennaio 2023.

Un pensionato con un assegno mensile di 2.500 euro lordi (ovvero tra quattro e cinque volte il minimo) riceverà 310 euro di arretrati per il periodo bimestrale precedente e un incremento di 155 euro per il mese di marzo, portando il totale della pensione a crescere di 465 euro. Un pensionato invece, che riceve una rendita mensile di 3.000 euro avrà un aumento di 116 euro al mese, con un arretrato di 232 euro. Infine, un pensionato con un trattamento mensile di 4.000 euro lordi beneficerà di un incremento di 137 euro e un arretrato di 274 euro.

Tutti gli aumenti delle pensioni da marzo 2023 con tabella delle percentuali

pensioni_marzo 2023_

Vediamo di seguito tutti gli aumenti previsti per il mese di marzo, in percentuali:

  • aumento del 7,30% per le pensioni fino a 2.101,52 euro (fino a 4 volte il trattamento minimo). L’aumento è stato erogato da gennaio
  • aumento del 6,205% per le pensioni da 2.101,53 a 2.626,90 euro (oltre 4 volte il trattamento minimo). L’aumento parte da marzo 2023, con l’aggiunta degli arretrati di gennaio e febbraio
  • aumento del 3,869% per le pensioni da 2.626,91 a 3.152,28 (oltre 5 volte il trattamento minimo), erogato anch’esso da marzo
  • aumento del 3,431% per le pensioni da 3.152,29 a 4.203,04 euro (oltre 6 volte il trattamento fino a 8 volte il trattamento minimo), da marzo 2023 e con gli arretrati gennaio-febbraio
  • aumento del 2,701% per le pensioni da 4.203,05 a 5.253,80 (oltre 8 volte e fino a 10 volte il trattamento minimo). L’aumento parte da marzo 2023, con l’aggiunta degli arretrati di gennaio e febbraio
  • aumento del 2.336% oltre 5.235,81 euro (oltre 10 volte il trattamento minimo)

L’aumento è da intendersi come aumento lordo, cioè bisogna considerare la somma finale come importo che deve tener conto della tassazione Irpef e addizionali, oltre alle detrazioni fiscali spettanti.

Il ritiro alla posta per ordine alfabetico: tutte le date

Per quanto riguarda il ritiro in contanti della propria pensione presso uno dei 12.800 uffici postali presenti sul territorio verranno rispettate le seguenti date:

  • Mercoledì 1 marzo 2023 per i cognomi dalla A alla C
  • Giovedì 2 marzo 2023 per i cognomi dalla C alla D
  • Venerdì 3 marzo 2023 per i cognomi dalla E alla K
  • Sabato 4 marzo 2023 per i cognomi dalla L alla O
  • Lunedì 6 marzo 2023 per i cognomi dalla P alla R
  • Martedì 7 marzo 2023 per i cognomi dalla S alla Z

Leggi anche: Superbonus, cosa succederà adesso? Meloni: “È costato 2mila euro a ogni italiano”

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