Clinica rifiuta ricovero: “È analfabeta, senza parenti e dimora”

Paziente analfabeta non viene ricoverato: questa la storia ai limiti dell'incredibile accaduta a Palermo e riportata da Repubblica. Ecco cosa è successo.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Paziente analfabeta non viene ricoverato: questa la storia ai limiti dell’incredibile accaduta a Palermo e riportata da La Repubblica. L’uomo, 67 anni, era finito nel Policlinico del capoluogo siciliano per una frattura al femore, tanto che il medico aveva per lui predisposto un ricovero prima dell’intervento chirurgico. Come spesso accade, il posto nel reparto ortopedia del nosocomio non c’era, ma dopo il canonico giro di telefonate previsto dal sistema, si è trovato un letto alla Casa di cura Latteri.

La struttura, però, dopo aver accettato in un primo momento il paziente, ha deciso di rimandarlo indietro dopo il suo arrivo in ambulanza con questa motivazione, inserita nel referto: “In atto non è possibile ricoverare il paziente nella nostra struttura in quanto risulta analfabeta, senza parenti e dimora”.

Il paziente analfabeta è stato ricoverato presso il reparto Geriatria del Policlinico

Paziente analfabeta non viene ricoverato a Palermo: nel mirino è finita ovviamente la clinica Latteri di Palermo, che ora, come hanno confermato i vertici dell’Assessorato Regionale della Salute, rischia l’ispezione. L’Asp di Palermo, competente per il territorio, ha infatti già ricevuto l’invito a svolgere urgenti e necessari accertamenti con lo scopo di verificare se la clinica privata, convenzionata col sistema sanitario regionale, risulti contrattualmente inadempiente.

In ogni caso, il paziente analfabeta è ora ricoverato presso l’unità operativa di Geriatria del Policlinico dove, per fortuna, si erano liberati nel frattempo alcuni posti letto. Questo significa che si potrà procedere con l’intervento chirurgico, anche se lo si farà in netto ritardo dato lo spiacevole imprevisto: per la frattura al femore, infatti, le linee guida indicano in 48 ore il termine massimo entro il quale intervenire con l’operazione.

Nel frattempo, la CGIL Palermo ha dichiarato: “Il risultato finale è che un paziente, un cittadino, è stato privato del suo inalienabile diritto alla cura, nei giusti tempi e presso l’unità operativa più adeguata alla sua condizione clinica e ci dispiace molto che a Palermo possano registrarsi atteggiamenti discriminatori del genere”.

Paziente analfabeta non ricoverato, la clinica: “Abbiamo seguito le normative vigenti”

La direzione sanitaria della clinica Latteri, percepito il potenziale polverone, ha rilasciato alla giornalista di Repubblica una dichiarazione in cui, motivando il mancato ricovero del paziente analfabeta, si legge:

Secondo le normative vigenti una struttura convenzionata può prestare le cure a pazienti che siano in grado di dare il loro libero e informato consenso alle cure, diversamente da quanto è tenuto a garantire un’area di emergenza pubblica.

Purtroppo, le condizioni di coscienza del paziente, la mancanza di riferimenti familiari che potessero sostituirsi nella espressione di consenso, la sua condizione sociale necessitavano l’attivazione dei servizi sociali, che vista l’ora dell’arrivo nel tardo pomeriggio sarebbero stati irrintracciabili.

Siamo disponibili al ricovero già domani al fine di attivare le necessarie procedure amministrative e fornire la meritata assistenza al paziente che, dovendo essere sottoposto a un intervento chirurgico sì importante ma non vitale, può essere portato in sala operatoria secondo procedure medico-legali purtroppo necessarie.

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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