A quanto ammonta il patrimonio di Zelensky? Tutti i redditi occulti del presidente

Da quando è cominciata la guerra in Ucraina si è molto parlato del patrimonio del presidente russo Vladimir Putin, meno di quello della controparte ucraina. A quanto ammonta il patrimonio di Zelensky?

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
spot_img

Patrimonio di Zelensky: a quanto ammonta? Da quando è cominciata la guerra in Ucraina si è molto parlato del patrimonio del presidente russo Vladimir Putin e di quello degli oligarchi vicini al governo di Mosca. Della controparte ucraina si è detto poco o niente, eccezion fatta per alcune sporadiche notizie circolate sui social media.

Va subito chiarito che il nome del presidente ucraino Zelensky è comparso all’interno dei Pandora Papers, la gigantesca inchiesta basata su 11,9 milioni di documenti riguardanti beni registrati offshore dalle persone più ricche e potenti del mondo. Si tratta quindi di società costituite nei cosiddetti “paradisi fiscali”, ovvero Stati la cui legislazione consente un trattamento fiscale degli utili particolarmente favorevole.

Da quel che è emerso, dietro il successo economico di Zelensky, partito col programma satirico Servant of the People, ci sono Serhiy Shefir, primo consigliere pubblico della presidenza ucraina, e Ivan Bakanov, capo del servizio di sicurezza del Paese.

Patrimonio di Zelensky: il rapporto con l’oligarca ucraino Kolomoisky

Patrimonio di Zelensky: il rapporto con l'oligarca ucraino Kolomoisky

Patrimonio di Zelensky: il presidente ucraino, assieme a Sherif e Bakanov, ha fondato lo studio di produzione Kvartal 95, che poi ha iniziato a creare materiale per le stazioni TV di Ihor Kolomoisky, miliardario ucraino il cui patrimonio si aggira attorno a 1.8 miliardi.

Proprio Kolomoisky ha finanziato attivamente la campagna elettorale dell’attuale presidente ucraino nel 2019 (grazie alla quale Zelensky guadagnerà il 73% dei voti, un consenso ampissimo). A far storcere il naso è soprattutto il fatto che Kolomoisky sia stato accusato di frode multimiliardaria per aver sottratto 5.5 miliardi di dollari da Privatbank, la sua banca.

Evidenza, questa, che poco si addice alla politica di lotta alla corruzione imperante e all’evasione fiscale portata avanti da Zelensky anche prima dell’inizio del suo mandato presidenziale.

Patrimonio di Zelensky: tutto quello che non convince

Subito dopo l’accusa di frode ai danni di Kolomoisky, un alleato politico dell’allora presidente Poroshenko, Volodymyr Ariev, mostrò su Facebook un grafico che metteva in luce il fatto che Zelensky e i suoi partners di produzione televisiva erano beneficiari di una rete di società Offshore che risale almeno al 2012 e che avrebbe ricevuto ben 41 milioni di dollari proprio dalla Privatbank di Kolomoisky.

Ai tempi non emersero prove schiaccianti riguardo ciò, ma i Pandora Papers hanno dimostrato che almeno 10 delle società di Zelesnky&Co sarebbero state foraggiate dall’oligarca ucraino con quel denaro.

Non solo: è emerso pure che nel marzo 2019, un mese prima del voto, Zelensky aveva ceduto all’amico Shefir le sue azioni nella società offshore Maltex Multicapital Corp., registrata nelle Isole Vergini britanniche. La percentuale di guadagno della società, un quarto della quale entrava direttamente nel patrimonio di Zelensky, da allora viene pagata alla moglie Olena Zelenska.

La questione degli appartamenti a Londra

Patrimonio di Zelensky: l’inchiesta Pandora Papers ha pure messo in evidenza che alcune società con sede alle Isole Vergini britanniche (Cipro e Belize), intestate al presidente ucraino, a Shefir e a Bakanov e sostenute da Kolomoisky, sono state utilizzate per acquistare appartamenti di lusso nelle zone più esclusive di Londra del valore di 2 milioni.

Nello specifico, si tratta di un trilocale a Londra a pochi passi dal museo di Sherlock Holmes a Baker Street, una delle zone preferite dagli investitori stranieri che utilizzano società di comodo anonime, acquistato per 2,28 milioni di dollari nel 2016 da una società del Belize di proprietà di Shefir, la SHSN Limited.

Stesso discorso per un appartamento nelle vicinanze dell’edificio Chalfont Court di Baker Street, acquistato da Shefir per 3,5 milioni di dollari nel 2014 e trasferito sempre a SHSN Limited nel 2018. Dai documenti emerge pure che un altro azionista di Kvartal 95, Andrii Iakovlev, ha ottenuto nel 2015 un appartamento da circa 2,3 milioni di dollari nell’edificio dei Giardini del Palazzo di Westminster.

Zelensky, la sua lotta alla corruzione è autentica?

L’ex massimo procuratore ucraino Ruslan Ryaboshapka

L’urgenza politica di Zelensky è sempre stata quella di tenere a freno gli oligarchi, almeno stando alle sue parole. Le evidenze messe in luce sopra, però, hanno portato molti a mettere in dubbio la sincerità di tale intenzione. Ruslan Ryaboshapka, ex massimo procuratore ucraino, ha riferito all’OCCRP che la sua estromissione avvenuta nel 2020 sia da rimandare proprio a pressioni esercitate sul Governo dall’oligarca Kolomoisky.

Un presidente non dovrebbe possedere società Offshore che, in generale, sono cattive”, ha detto Ryaboshapka, aggiungendo che in Ucraina “il trasferimento di denaro all’estero è una vecchia tradizione”.

Allo stato attuale, comunque, non è ancora chiara la cifra esatta del patrimonio di Zelensky anche se, con molta probabilità, il presidente ucraino è multimilionario.

Leggi anche: Il rapporto problematico di Zelensky con i neonazisti e il modo in cui Putin lo sfrutta

spot_img

Correlati

Mostrate due mummie aliene al Parlamento del Messico. Ma cosa c’è di vero?

Mummie aliene in Messico? Una rivelazione sorprendente che avrebbe dovuto sconvolgere il mondo. La...

Russia, gruppo Wagner scatena la guerra civile: “Mosca si prepara all’assedio”

La guerra tra Russia e Ucraina potrebbe essere vicina ad una svolta. Ieri il...

Trovati vivi 4 bambini nella giungla dopo 40 giorni: come hanno fatto a sopravvivere?

Quattro bambini dell'etnia huitoto, o meglio quattro fratelli, sono stati incredibilmente messi in salvo...
Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
spot_img