Trapanese scrive una lettera alla Meloni: “Io e Alba siamo una famiglia”

Il papà single Luca Trapanese ha inviato una lettera alla Meloni, dove ha raccontato la sua storia e chiesto un confronto, a cui la leader di Fratelli d'Italia ha già risposto.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Lettera alla Meloni. Il papà single Luca Trapanese, assessore al welfare e politiche sociali del Comune di Napoli nella giunta del sindaco Manfredi, che ha adottato una bambina con la sindrome di down, ha scritto una lettera a Giorgia Meloni proponendole di incontrarsi per un confronto.

La leader di Fratelli d’Italia solo pochi giorni fa aveva ribadito la sua posizione, contraria alle adozioni monogenitoriali.

Luca Trapanese: lettera alla Meloni

lettera alla Meloni_Trapanese

Lettera alla Meloni. Trapanese rivolgendosi a colei che tutti indicano come futura presidente del Consiglio ha raccontato la sua storia chiedendo un cambiamento rispetto a questa tematica che stanno vivendo migliaia di persone.

Lui in prima persona, come genitore single ha potuto adottare una bambina solo perché disabile, come prevede la normativa riconosciuta in Italia.

L’intenzione era far intendere alla Meloni che lui e sua figlia Alba sono una famiglia normale e la bambina è serena e felice come lo sarebbero tanti altri se la legge al riguardo subisse un cambiamento.

Lettera alla Meloni

Riportiamo per intero la video-lettera di Trapanese alla Meloni:

Cara Giorgia Meloni,
mi piacerebbe trovarmi a un tavolo con te e chiacchierare un po’ di adozione, un tema che entrambi riteniamo cruciale da punti di vista diversi e, se ti farà piacere, potrebbe essere il tavolo di casa nostra, mia e di Alba.

Sei la benvenuta, porta anche tua figlia Ginevra. Alba vi accoglierebbe con uno dei suoi tipici sorrisi. Mentre le nostre figlie giocherebbero insieme, ti racconterei di noi. Siamo diventati un noi ormai 5 anni fa, quando Alba aveva 27 giorni di vita e nessuna famiglia disposta a occuparsi di lei. Ora una famiglia ce l’ha.

Tu sei una mamma, io sono un papà, siamo entrambi genitori, e siamo entrambi capaci di amare ed educare le nostre figlie, di superare qualunque difficoltà per loro, di vivere per loro, di agire per il loro unico bene. Lo faccio io tutti i giorni per Alba, lo fai tu tutti i giorni per Ginevra, in un momento della tua vita che immagino ti risucchi ogni energia.

Alba è una bambina serena, amata e felice. La gente ci dice spesso che siamo speciali, io invece, come forse saprai, lotto quotidianamente per affermare il contrario, e cioè che siamo una famiglia esattamente come lo sono tutte le altre. Una famiglia, la nostra, con un papà single che in Italia con l’attuale legge, non avrebbe potuto adottare un bambino.

Io e Alba siamo una luminosa eccezione alla regola delle adozioni, che come sai è ammessa dalla legge italiana solo perché Alba ha una grave disabilità. Sono certo che al nostro tavolo mi diresti che si tratta di un’enorme assurdità, che questo va cambiato, perché è un’idiozia che per un bimbo disabile sia sufficiente un solo genitore e per gli altri ce ne vogliano due sposati.

Vi aspettiamo allora. E poi qua da noi facciamo una pizza leggendaria, non potete proprio rifiutare. Luca e Alba

Lettera alla Meloni: la risposta della leader di Fratelli d’Italia

Lettera alla Meloni. La risposta della leader di Fratelli d’Italia non si è fatta attendere. Pur sottolineando un apprezzamento nei confronti di Trapanese per come si sta prendendo cura di sua figlia, la Meloni ha così risposto alla sua lettera, con un post su Facebook:

Ciao Luca ti rispondo volentieri perché, al netto della differente appartenenza politica, ammiro la tua storia e tifo per te ed Alba. Da quello che ho letto e dai tuoi occhi, sono convinta che stai offrendo a tua figlia tutto il tuo amore. Accetto con piacere l’invito a cena, anche da parte di Ginevra, che si divertirebbe un mondo a giocare con Alba e a mangiare la vostra pizza leggendaria.

D’altra parte ti direi le stesse cose che sostengo in pubblico. Chi ha il compito di scrivere le leggi commetterebbe un errore se non considerasse alcuni princìpi. La norma non è mai dettata per singoli individui, ma per un numero indeterminato di persone che si trovano in una stessa situazione. Lo dico per prevenire una tua possibile obiezione: “Quante coppie etero sarebbero genitori peggiori di una coppia omosessuale o un single?”


Non saprei darti un numero, ma ce ne sarebbero e ce ne sono. Ciò non toglie che per un bambino essere cresciuto e amato da un papà e una mamma è meglio che esserlo da uno solo dei 2. Non conosco nessuno che rinuncerebbe a uno dei propri genitori. Io non ho avuto la possibilità di scegliere e ho dovuto farci i conti per tutta la vita.

Leggi anche: Gli offendono la figlia in spiaggia: “Sei brutta e malata”. Trapanese risponde: “Non è vero, è bella e felice”

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