Vaticano: Papa Bergoglio rivede la legge sugli abusi sessuali

Papa Francesco ha finalmente ultimato ed emesso la più ampia revisione di legge della Chiesa Cattolica negli ultimi quattro decenni.

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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Legge sugli abusi sessuali. Papa Francesco ancora una volta applica dei cambiamenti notevoli, si spera efficaci, in Vaticano. La nuova legge, entrerà in vigore dall’8 dicembre.

Obiettivo irrigidire le condanne e le pene in riferimento agli abusi sessuali sui minori o sugli adulti vulnerabili.

Legge sugli abusi sessuali: un processo lunghissimo cominciato nel 2009

Papa Francesco da questa nuova revisione esigerà che i vescovi agiscano tempestivamente, e onestamente contro i religiosi che abusano di minori e adulti vulnerabili.

La revisione della legge sugli abusi in Vaticano, in corso dal 2009, coinvolge la sesta sezione del Codice di diritto canonico della Chiesa, un codice diviso in sette libri e composto da circa 1.750 articoli. Ha sostituito il codice approvato da Papa Giovanni Paolo II nel 1983 ed entrerà in vigore l’8 dicembre.

La sezione rivista, quella che fa riferimento alla legge sugli abusi sessuali, che comprende circa 90 articoli riguardanti delitti e pene, incorpora molte modifiche esistenti apportate al diritto della Chiesa da Papa Francesco.

Un cambiamento radicale

La revisione introduce nuove categorie e un linguaggio più chiaro e specifico nel tentativo di dare ai vescovi, si il modo di intervenire in maniera giusta, ma cercando di dare loro meno spazio di manovra, questo perché?

In un separato documento di accompagnamento, Papa Francesco ha ricordato ai vescovi che sono responsabili di seguire alla lettera la legge.

Uno degli obiettivi delle revisioni, come spesso dichiarato da Bergoglio, è quello di azzerare il numero di casi in cui le sanzioni vengano date in base alla discrezionalità delle autorità clericali e non in base alle leggi.

Autorità che nelle varie diocesi, sono ovviamente rappresentate dai vescovi.

L’arcivescovo Filippo Iannone, capo del dicastero vaticano che sovrintende il nuovo progetto di legge, ha detto che: “c’è stato un clima troppo spesso superficiale nell’interpretazione del diritto penale, dove alcuni vescovi a volte antepongono la misericordia alla giustizia”.

Legge sugli abusi sessuali in Vaticano: la nuova sezione

Gli abusi sessuali sui minori sono stati inseriti in una nuova sezione intitolata “Reati contro la vita, la dignità e la libertà umana”, rispetto al precedente titolo, decisamente più vago e generico “Reati contro obblighi speciali”.

La nuova sezione è stata ampliata per includere reati come “adescamento di minori o adulti vulnerabili con fine di abuso sessuale” epossesso di materiale pedopornografico”.

Include inoltre di “spogliare” i clerici che usano “minacce o abusi attraverso la propria autorità”, per costringere qualcuno ad avere rapporti sessuali. Questa ultima parte era però già in vigore da qualche anno.

Il caso Theodore McCarrick

Theodore McCarrick è un ex cardinale e arcivescovo cattolico statunitense.

Theodore McCarrick è uno degli esempi più lampanti di quanto l’omertà del Vaticano abbia spesso coperto gli abusi sessuali perpetrati dai propri membri.

Ecco perché Papa Francesco ha voluto rivedere e modificare negli anni la legge sugli abusi sessuali.

McCarrick è stato accusato di aver compiuto per lungo tempo abusi omosessuali sia su adulti sia su minori.

Un’inchiesta risalente al 16 luglio 2018 del New York Times aveva rivelato come molti funzionari del Vaticano fossero a conoscenza da decenni di un fatto gravissimo, e cioè che il cardinale era stato accusato da svariate persone di molestie sessuali.

In particolare tra il 1994 e il 2008, i vescovi statunitensi avevano ricevuto numerosi rapporti sulle trasgressioni del cardinale con giovani studenti del seminario, quest’ultimi intimoriti dal potere del cardinale e dalle sue minacce venivano costretti a trascorrere la notte con lui.

Il 27 luglio 2018, 11 giorni dopo le clamorose rivelazione del prestigioso quotidiano americano, McCarrick presenta la rinuncia da membro del Collegio cardinalizio a papa Francesco.

Il quale ha accettato immediatamente le dimissioni da Cardinale e ha disposto la sua sospensione dall’esercizio di qualsiasi ministero pubblico, insieme all’obbligo di restare in una casa che gli verrà indicata, per una vita di preghiera e di penitenza, fino a quando le accuse che gli vengono rivolte siano chiarite dal regolare processo canonico.

Tale periodo di “clausura forzata” dovrebbe essere durato circa un anno, quindi fino al 2019.

Revisione legge sugli abusi sessuali in Vaticano: dal 2020 fine del segreto pontificio

Uno dei passi decisamente più pesanti compiuti nel percorso durato anni riguardo la revisione della legge sugli abusi sessuali è stato compiuto nel 2018.

Il 17 dicembre di quell’anno vengono ufficializzati due Rescritti a firma del cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin. Il primo, che suscita grande eco mediatica, promulga l’Istruzione con la quale Francesco cancellando il “segreto pontificio” vuole dare certezza sul modo di comportarsi, e dunque sul grado di riserva da adottare, nei casi di denunce di abusi sessuali commessi da clero e religiosi e su eventuali coperture e silenzi da parte autorità ecclesiastiche.

Il secondo Rescritto introduce modifiche alle Normae de gravioribus delictis. Una di queste configura come reato da parte di un chierico l’acquisizione, la detenzione o la divulgazione di immagini pornografiche di minori considerati tali non più fino a 14 anni ma fino a 18 anni.

Un’altra è quella che concede la facoltà di esercitare il ruolo di avvocato e procuratore non più come in passato a un chierico ma a “un fedele, provvisto di dottorato in diritto canonico”.

Leggi anche: Scossa in Vaticano, Papa Bergoglio: “Cardinali e vescovi saranno giudicati da tribunali ordinari”

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