Papa Francesco ai giovani: “Non sarà la prossima app da scaricare a farvi felici”

Martina Mugnaini
Martina Mugnaini
Martina Mugnaini. Classe 1991. Nata e vissuta a Roma, ha un forte legame con le sue origini fiorentine. Laureata in Filologia Moderna alla Sapienza e giornalista, ama scrivere di tutto quello che riguarda l’arte, la letteratura, il teatro e la cultura digitale. Da anni lavora nel campo della comunicazione e del web writing interessandosi di tutto ciò che riguarda l'innovazione. Bibliofila e compratrice compulsiva di libri di qualunque genere, meglio se antichi: d'altronde “I libri sono riserve di grano da ammassare per l’inverno dello spirito” e se lo dice la Yourcenar sarà vero.
spot_img

Avete compiuto un lungo cammino per arrivare! Avete fatto tanta strada. Siete un po’ stanchi, vero? Di una cosa sono sicuro: che dentro vi sentite più liberi di prima. E che cosa ci dice questo? Che la libertà si conquista in cammino. La libertà non arriva stando chiusi in stanza col telefonino e nemmeno sballandosi un po’ per evadere dalla realtà. No, la libertà arriva in cammino, passo dopo passo, insieme agli altri.

Questo è il messaggio che Papa Francesco ha voluto lanciare durante l’udienza di sabato con i partecipanti all’Euromoot, un raduno internazionale di ragazzi e ragazze dai 16 ai 21 anni provenienti da 20 Nazioni, appartenenti all’Unione Internazionale delle Guide e degli Scouts d’Europa (Uisge).

Gesù ti rende felice dentro, non fuori, ti dà quello che nessuna cosa ti può dare; perchél’ultimo smartphone, la macchina più veloce o il vestito alla moda, oltre a non bastare mai, non ti daranno mai la gioia di sentirti amato e di amare. Prima di tutto date. Oggi si pensa subito ad avere. Tanti vivono col solo scopo di possedere quel che piace. Ma non sono mai soddisfatti, perché quando hai una cosa ne vuoi un’altra e un’altra ancora e avanti così, senza fine, senza trovare quello che fa bene al cuore. Il cuore si allena col dono.

Ha aggiunto poi:

Per questo Gesù fissa come punto di partenza non l’avere, ma il dare: date, cioè iniziate a mettere in gioco la vita! Dare vuol dire alzarsi dalla poltrona, dalle comodità che fanno ripiegare su se stessi, e mettersi in cammino. Dare vuol dire smettere di subire la vita e scendere in campo per regalare al mondo un po’ di bene. Per favore, non lasciate la vita sul comodino, non accontentatevi di vederla scorrere in televisione, non credete che sarà la prossima app da scaricare a farvi felici.

Il Pontefice non ha dimenticato il problema ambientale, lanciando un avvertimento:

Date e vi sarà dato vale anche nei confronti del creato. Se continuiamo a sfruttarlo, ci darà una lezione terribile. Se ce ne prendiamo cura, avremo una casa anche domani. Nel vostro cammino vi siete immersi nella natura. Avete notato che il creato non ha frontiere? Le piante, i boschi, gli animali crescono senza confini, senza dogane. Il creato è un libro aperto che ci dà un insegnamento prezioso: siamo al mondo per incontrare gli altri, per creare comunione, perché siamo tutti collegati.

Ha proseguito:

Il creato è fatto per collegarci con Dio e tra di noi, è il social di Dio. Ma se partiamo dai preconcetti sugli altri, da idee prestabilite, vedremo sempre limiti e barriere. Se invece incominciamo a incontrare l’altro, con la sua storia, con la sua realtà, scopriremo un fratello col quale abitare la casa comune.

Leggi anche: Da fedeli a follower il passo è breve: arriva l’App per pregare con il Papa

Digital Detox, la necessità di staccare la spina

Essere sempre connessi è diventata una necessità ormai, il lavoro, nella maggior parte dei casi richiede una costante modalità on. Controlliamo le mail e le notifiche a tutte le ore del giorno, ogni volta che possiamo, a lavoro, al supermercato e spesso (purtroppo) anche in macchina. Ma non è solo del contesto lavorativo che parliamo: non riusciamo più a sostenere una conversazione senza sbirciare le notifiche sul telefono o goderci una vacanza senza pubblicare storie su Instagram. In quest’ottica un approccio di Digital Detox può rivelarsi fondamentale per riappropriarsi di una dimensione più sana ed equilibrata, quella di cui ha parlato Papa Francesco nella sua udienza. Digital Detox vuol dire spegnere completamente smartphone, tablet, PC e ogni tipo di dispositivo portatile e di concedersi una pausa dal mondo digitale. Il principio è lo stesso di una dieta disintossicante dopo gli eccessi delle feste: rimanere disconnessi per un po’ aiuta a ricaricare le batterie e a riprendere con più energie vedendo la realtà da una nuova prospettiva. Dovremmo seguire tutti più spesso il consiglia di Papa Francesco. Leggi anche: Digital Detox: 7 modi per disintossicarsi da smartphone e computer   di Martina Mugnaini

spot_img

Correlati

Dopo l’addio di Amadeus alla Rai, anche Ranucci e Sciarelli sono a rischio?

Sigfrido Ranucci e Federica Sciarelli fuori dalla Rai? A lanciare quest'ultima indiscrezione è USiGRai,...

Fiorello: “Sanremo potrebbe diventare Pier Festival e Nove punta al settore news di LA7”

Nuove rivelazioni di Fiorello a Viva Rai 2! Dopo aver rivelato degli spoiler, seppur...

Simona Ventura e la paralisi facciale: perché ha scelto di andare in TV comunque e come sta

Simona Ventura lo scorso 8 aprile ha spiegato al pubblico di Citofonare Rai 2,...
Martina Mugnaini
Martina Mugnaini
Martina Mugnaini. Classe 1991. Nata e vissuta a Roma, ha un forte legame con le sue origini fiorentine. Laureata in Filologia Moderna alla Sapienza e giornalista, ama scrivere di tutto quello che riguarda l’arte, la letteratura, il teatro e la cultura digitale. Da anni lavora nel campo della comunicazione e del web writing interessandosi di tutto ciò che riguarda l'innovazione. Bibliofila e compratrice compulsiva di libri di qualunque genere, meglio se antichi: d'altronde “I libri sono riserve di grano da ammassare per l’inverno dello spirito” e se lo dice la Yourcenar sarà vero.
spot_img