Presso la Camera dei Deputati è stata organizzata ieri una proiezione del campione di incassi C’è ancora domani di Paola Cortellesi ― che ha presenziato all’evento ― per alcune scuole della capitale. L’attrice e regista è tornata a parlare del tema cardine del suo film, la violenza sulle donne, sensibilizzando il pubblico in materia dell’uguaglianza di genere, specialmente in vista del prossimo 8 marzo, Giornata internazionale dei diritti delle donne.
Cos’ha rivelato la regista in aula? Ecco le sue parole: “Sono onorata di essere qui con questo film con cui ho voluto raccontare i diritti negati, ma anche quelli conquistati, gli stessi che consentono a voi onorevoli di sedere qui in Parlamento e a tutti i cittadini di manifestare liberamente il proprio pensiero con ogni mezzo”.
Paola Cortellesi e l’intervento alla Camera dei Deputati
Paola Cortellesi ha poi lanciato un appello: “Consentitemi di sfruttare il temporaneo privilegio di parlare qui oggi, per auspicare da comune cittadina che, aldilà degli schieramenti politici che rappresentate, sappiate procedere uniti per far sì che le nuove generazioni ricevano lungo il percorso scolastico un’adeguata formazione all’affettività e al rispetto affinché sin da piccoli imparino che amare non vuol dire possedere o subìre e che la violenza maschile sulle donne cessi di essere l’indegno fenomeno sociale che ogni giorno affligge il nostro Paese”.
Da chi è stata organizzata la proiezione del film C’è ancora domani?
La speciale proiezione di C’è ancora domani di Paola Cortellesi è stata fortemente voluta dalla vicepresidente della Camera dei Deputati, Anna Ascani. Proprio quest’ultima ha ringraziato la regista per aver creato un film “che parla di emancipazione femminile, di autodeterminazione, di libertà, ma parla anche di politica, dell’importanza delle istituzioni democratiche”.
Nel presentare il film, però, la vicepresidente della Camera Anna Ascani ha posto l’accento su alcuni aspetti come il gap salariale tra uomini e donne in quanto quest’ultime guadagnano il 30% in meno, la disparità nel lavoro e nelle cariche, nonché “la negazione di quello che c’è scritto nella legge 194 e i tentativi di cancellarla più meno espliciti”, citando anche il caso di Giulia Cecchettin e dei femminicidi, 17 dall’inizio dell’anno.
Anna Ascani ha poi spiegato per quale motivo è stato necessario organizzare questo evento presenziato dalla stessa Paola Cortellesi:
Oggi sono qui presenti tre istituti scolastici, un centinaio di cittadini e cittadine che si sono iscritti di diverse generazioni, e c’è anche qualche nonna che fa parte della generazione che la Cortellesi racconta in questo meraviglioso film.
Per tale ragione, io credo che oggi dare questo messaggio ai ragazzi e alle ragazze alla vigilia della Giornata internazionale della donna, sia quanto di più alto può fare la Camera dei deputati.
Spero che questo film arrivi a chi lo guarda così come è arrivato a me, una riscoperta del senso profondo delle battaglie politiche che noi facciamo, delle conquiste che spesso appaiono scontate persino a noi, di tutta la strada che abbiamo ancora davanti.
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