Dopo quelli di Rai e di Mediaset, oggi era il turno dell’attesissimo palinsesto La7. Urbano Cairo lo ha presentato ricordando come la sua sia “una tv privata con vocazione da servizio pubblico, ma senza avere alcun tipo di contributo, né abbonamento, né un canone”.
L’editore, tra l’altro, ha ammesso di essere rimasto fuori dalle rumorose trattative dovute alla rivoluzione Rai-Mediaset, spiegando di non aver mai avuto contatti negli ultimi giorni con i suoi principali protagonisti, ovvero Fabio Fazio, Lucia Annunziata e Barbara D’Urso.
Sulla programmazione pensata per i prossimi mesi, Cairo ha sottolineato: “Il nostro è un palinsesto volto alla continuità con programmi che vanno bene, che danno grande identità alla rete e per questo mantenuti e migliorati dove possibile”.
Palinsesto La7: tutte le novità
Il palinsesto La7 appare come un mix di novità e conferme. Tra le prime, l’arrivo di Massimo Gramellini il sabato in prima serata e la domenica in access prime time con ospite fissa la giornalista Concita De Gregorio. Poi, David Parenzo – volto noto de La Zanzara accanto a Cruciani – subentrerà a Myrta Merlino a “L’aria che tira”, in onda la mattina.
Ci saranno speciali per lo storico Massimo Barbero e per Ezio Mauro nella nuova stagione di “Atlantide”. Mentre la domenica sera sarà di Marianna Aprile e Luca Telese con “In Onda”. Un nuovo programma di inchieste, “Centominuti”, sarà affidato da gennaio alle sapienti mani di Corrado Formigli e Alberto Nerazzini.
Palinsesto La7, tra conferme e addii: le parole su Merlino e Giletti
All’interno del palinsesto La7 sono stati confermati programmi storici come “Otto e Mezzo” di Lilli Gruber, “diMartedì” con Giovanni Floris, “Atlantide” con Andrea Purgatori, la seconda edizione di “Una Giornata Particolare” di Aldo Cazzullo, “Piazzapulita” di Corrado Formigli, “Propaganda Live” con Diego Bianchi e “Eden – Un pianeta da Salvare” con Licia Colò.
Ma le conferme del palinsesto La7 non finiscono qui: tornano anche gli appuntamenti giornalieri con “Omnibus”, “Coffee Break”, “Tagadà” e quello pomeridiano con la storia di “C’era una volta il Novecento”.
Urbano Cairo ha pure parlato del discusso addio di Massimo Giletti, sul quale ha spiegato: “Il suo contratto sarebbe terminato dopo poco, abbiamo preferito chiuderlo qualche puntata prima, ma voglio sperare che i rapporti tra noi si siano mantenuti ottimi come è sempre stato”.
Su un possibile ritorno in Rai di Giletti, l’editore di La7 ha detto: “Lui è un animale televisivo di grandi qualità, ha fatto sei anni con noi, i primi due sono stati molto buoni, poi come spesso succede ai programmi, hanno il loro momento di lancio e di declino. Ma credo sia una persona di alto livello e televisivamente molto preparato”.
Mentre sull’addio di Myrta Merlino, approdata a Mediaset, Cairo ha sottolineato: “Ha lasciato dopo dodici anni perché aveva l’esigenza di fare qualcosa di diverso che non quelle due ore e mezza la mattina che le pesavano un po’. Abbiamo ipotizzato un programma di prime time, ma visto che lo spazio che c’era era molto angusto si rischiava di fare qualcosa che non andava bene”.
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