Open Arms, il Senato autorizza il processo a Salvini

Dopo il no della Giunta di Palazzo Madama, il Senato ha ribaltato la situazione. Salvini sarà processato con l’accusa di sequestro di persona per il caso Open Arms.

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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Oggi, giovedì 30 luglio, il Senato ha accolto la richiesta di autorizzazione a procedere presentata dal Tribunale di Palermo, che accusa Matteo Salvini di sequestro di persona nel caso Open Arms, risalente allo scorso agosto 2019. L’allora ministro dell’Interno aveva bloccato in mare la nave ONG, negando ai soccorsi il permesso di sbarcare per 19 giorni. Il Senato ha deciso di non confermare la decisione della Giunta per le immunità parlamentari, che a maggio votò contro il processo a Salvini.

La maggioranza unanime sul voto per il processo a Salvini

In favore dell’autorizzazione a procedere si è espressa tutta la maggioranza: M5S, Pd, Italia Viva e Leu. Mentre l’opposizione, quindi Lega, Fdi e Forza Italia, si è espressa per negare l’autorizzazione a procedere. Le parole di Renzi nella discussione in Senato:

Noi non dobbiamo rispondere alla domanda se Salvini abbia commesso reati o no, o se fosse accompagnato da altri membri del governo. A questo risponderà la magistratura. Ma se ci fu interesse pubblico. E per me l’interesse pubblico nel tenere un barcone lontano dalle coste non c’era.

La risposta di Matteo Salvini

Il processo a Salvini dovrebbe iniziare a Catania il 3 ottobre 2020. Il leader della Lega prima del voto si era espresso in aula dicendo:

Chi tifa per i porti aperti ha le mani sorche di sangue. Sarà difficile spiegare ai miei figli che il loro papà andrà a processo non per motivi giuridici, ma per motivi politici.

E accusando l’ONG Open Arms, e direttamente il suo capitano Carol Rackete, continua:

Questa è una nave pirata che raccoglie immigrati in acque libiche e in acque maltesi. Se c’è qualcuno che ha messo a rischio le persone è il comandante di questa nave pirata.

Il verdetto di quest’aula lo conosco: domani, quando toccherà a qualcuno di voi, la Lega starà dalla parte delle garanzie e della scelta dei cittadini. Perché capiterà a qualcuno di voi. Ringraziandovi per quello che è un processo politico, ringraziandovi a nome degli italiani che chiedono un’immigrazione utile e controllata, vi posso dire con serenità e gioia e tranquillità, viva l’Italia e viva la democrazia.

Leggi anche: La Cassazione: “L’arresto di Carola Rackete era illegittimo”

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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