Perché Omicron contagia anche chi ha fatto la terza dose di vaccino

La variante Omicron contagia anche i vaccinati con terza dose, anche se diversi studi dimostrano come un soggetto vaccinato sia maggiormente protetto rispetto a chi non lo è.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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La variante Omicron contagia anche chi è vaccinato con la dose booster. In Francia si stanno registrando tra i 200 e i 300 mila casi al giorno anche se il 90% della popolazione adulta ha completato il ciclo vaccinale.

Il ministro della Salute, Olivier Véran, ritiene invece che “il vaccino riduce dell’85% il rischio di infezione, compreso Omicron”, come ribadito all’Assemblea nazionale durante il dibattito riguardo all’istituzione del Super green pass. Anche se la settimana scorsa nel corso di una conferenza stampa ha dichiarato che questa variante “è meno sensibile al vaccino alla rispetto del Delta”.

Olivier Véran il 27 dicembre ha inoltre assicurato sull’efficacia della terza dose, che “alza immediatamente il livello di protezione ben al di sopra del 90% contro il rischio di forme gravi. Le persone a rischio restano i non vaccinati, i molto fragili o coloro che non hanno un programma vaccinale completo”.

Omicron contagia anche i vaccinati: i dati e gli studi al riguardo

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Omicron contagia anche i vaccinati. Da alcuni studi effettuati in Danimarca sull’efficacia della protezione garantita dalla vaccinazione si è giunti a concludere che le persone che hanno ricevuto tre dosi di vaccino non sono protetti al 100% dal contagio anche se lo sono molto di più rispetto a chi non ha fatto il richiamo.

Il vaccino riduce il rischio di contagio, ma non in modo assoluto”, ha fatto sapere a LCI Philippe Amouyel, professore di sanità pubblica all’Ospedale universitario di Lille. Amouyel ha dichiarato inoltre che “il vaccino riduce di oltre il 95% le forme gravi legate a un’infezione con questa variante”, specificando a fine dicembre che “il vaccinato con tre dosi ha tre volte meno probabilità di essere contagiato da Omicron rispetto a chi ha ricevuto due dosi”.

Altri studi effettuati nel Regno Unito dimostrano come “l’efficacia della terza dose contro l’infezione sintomatica varia tra il 54 e il 75%”. Thibault Fiolet, epidemiologo di Inserm, ha spiegato a LCI:

Fino a quattro settimane dopo la terza iniezione, la protezione era del 65-75%. A dieci settimane è scesa al 40-50%.

In Danimarca uno studio pre-print ha messo a confronto il tasso di infezione tra vaccinati e non vaccinati. La trasmissione è ridotta del 28% tra chi ha ricevuto il booster rispetto ai vaccinati senza richiamo. E i non vaccinati hanno una trasmissione aumentata del 41% rispetto ai vaccinati con doppia vaccinazione.

Leggi anche: Covid, quali sono le attività che ci espongono di più al rischio di contagio?

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Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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