Morte Maradona, sospetto di omicidio colposo: indagato il suo medico personale

Le autorità argentine hanno disposto un'indagine per omicidio colposo per appurare le responsabilità di Leopoldo Luque, medico personale del calciatore.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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La giustizia argentina ha avviato un’indagine su Leopoldo Luque, medico personale di Maradona. Il sospetto delle autorità, quello di omicidio colposo. In virtù delle prove raccolte, sono scattate le perquisizioni nella casa e nell’ambulatorio del dottore. Le perquisizioni sono state richieste dal procuratore di Benavidez Laura Capra e dai giudici e dai procuratori aggiunti di San Isidro, Patricio Ferrari e Cosme Irribaren. A dare la notizia il quotidiano argentino La Nacion.

Omicidio colposo Maradona: le indagini coinvolgono il suo medico personale

omicidio colposo Maradona
Omicidio colposo Maradona, sotto inchiesta il neurochirurgo Leopoldo Luque, suo medico personle da quattro anni.

Il giovane neurochirurgo Leopoldo Luque è da quattro anni medico personale di Maradona, ma i due erano anche amici prima del rapporto lavorativo. Grazie a lui il Pibe de Oro era riuscito a perdere ben 11 chili. Luque è il medico che il 3 novembre scorso ha operato Maradona per la rimozione di un coagulo di sangue al cervello. Ora, Leopoldo Luque è nel mirino delle autorità argentine per il sospetto di omicidio colposo di Maradona. L’errore commesso dal neurochirurgo, secondo il parere del dottor Alfredo Cahe, sarebbe stato quello di dimetterlo subito dopo l’operazione.

Inoltre, risulta sospetta la chiamata fatta mercoledì scorso, giorno della morte di Maradona, al numero di emergenza 911. Luque non era a casa del campione argentino nel quartiere di San Andrés, alla periferia di Buenos Aires, ma ha chiamato il numero 911 per richiedere un’ambulanza alle ore 12:16.

Leggi anche: È morto Maradona per arresto cardiocircolatorio

Omicidio colposo Maradona: la posizione di Leopoldo Luque

Leopoldo Luque_conferenza stampa
Sospetto omicidio colposo Maradona, il dottor Leopoldo Luque si difende in conferenza stampa.

In occasione di una conferenza stampa improvvisata, Leopoldo Luque ha dichiarato la sua innocenza, spiegando di aver fatto per il campione quanto più possibile, nel rispetto della volontà del suo paziente. Ecco uno stralcio del suo discorso:

Sono assolutamente sicuro di aver fatto tutto il meglio che potevo per Diego. Ora sono a disposizione della giustizia. So quello che ho fatto con Diego e come l’ho fatto. Posso dimostrare tutto. Tutto quello che ho fatto per Diego è stato più del dovuto, non meno.

Ogni volta ci riunivamo per capire cosa fosse meglio per Maradona, e non potevamo andare contro la sua volontà, perché senza di lui niente poteva essere fatto. Allora perché adesso non indagano su chi era Diego?

Nel corso della conferenza, il giovane neurochirurgo tiene a precisare la condizione in cui versava Maradona, del percorso che stava facendo e del carattere particolare del campione, a tratti molto difficile. Le sue parole al riguardo:

Il controllo neurologico era buono, non stava bevendo alcol e i farmaci che stava assumendo erano stati predisposti da una equipe di sanitari e psicologi. Diego era un paziente difficile, a volte mi cacciava di casa, poi mi telefonava chiedendomi di tornare.

Io sentivo la responsabilità di volergli bene, di occuparmi di lui e di rendere migliore la sua vita. Non ci sono errori medici. Maradona ha avuto un attacco cardiaco, e purtroppo è la cosa più comune del mondo morire così, voglio dire che può succedere.

Leggi anche: “Ho visto Maradona”, adios Diego, “Pibe de Oro” del calcio mondiale

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