“Ho visto Maradona”, adios Diego, “Pibe de Oro” del calcio mondiale

È morto il Dio del calcio. Il mondo piange Diego Armando Maradona, il più grande calciatore di tutti i tempi.

Silvia Aldi
Silvia Aldi
Classe 1990, laureata in Scienze Politiche con una specializzazione in Comunicazione pubblica Internazionale. Amante della storia sin da piccola e appassionata di grandi classici della letteratura italiana. Si auto definisce una sognatrice che tende a considerare sempre il bicchiere mezzo pieno anche nelle situazioni più critiche. Altri segni particolari? Appassionata di calcio e tifosissima!
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E un giorno è successo. Un giorno è accaduto l’inevitabile. Uno schiaffo emotivo e nazionale, un colpo che si ripercuote a ogni latitudine. Un impatto mondiale. La frase che era stata scritta più volte, ma che era stata dribblata dal destino, fa ora parte della triste realtà. È morto Diego Armando Maradona“. Così il Clarín, il più importante quotidiano argentino, annuncia la morte del Dio del calcio.

Una notizia che ha scosso tutto il mondo. Chi ha avuto la fortuna di averlo visto giocare lo ha raccontato ai propri figli, e così via. Di padre in figlio. L’amore per Diego Armando Maradona non ha colori. È morto ieri, il 25 novembre 2020. Sì, è morto il Dio del calcio. Ma, per usare le parole di Zlatan Ibrahimovic, attaccante rossonero: Maradona non è morto, è immortale. Dio ha dato al mondo il miglior giocatore di calcio di tutti i tempi. Vivrà in eterno“.

L’ultimo volo di Maradona, il Dio del calcio

Diego Armando Maradona è morto a 60 anni, nella sua casa a Nord di Baires. Come riportato dall’edizione odierna de Il Corriere dello Sport, Maradona nella mattinata di ieri ha passeggiato, ma si è subito fermato per la stanchezza. A mezzogiorno, quando l’infermiera della Swiss Medical è entrata in camera per la terapia, lo ha trovato privo di sensi. Diego Armando Maradona è morto per arresto cardiaco. El Pibe de Oro aveva appena compiuto gli anni, lo scorso 30 ottobre.

Leggi anche: È morto Maradona per arresto cardiocircolatorio

Diego Armando Maradona, il più grande di tutti

Diego Armando Maradona.

La vita di Diego resta immortale. Diego Armando Maradona, è semplicemente il più grande calciatore di tutti i tempi. “Mi sueño… mi sueño es jugar en el Mundial. Y ganarlo…”, diceva Diego da bambino. Quei sogni li realizzerà entrambi. Nel 1978, Diego ha quasi 18 anni ed è capocannoniere del campionato.

Il sogno di giocare un Mondiale Diego Armando Maradona lo avrebbe sfiorato sette anni dopo e realizzato undici anni dopo, nel 1982. Per vincerlo, invece, ci sarebbero voluti altri quattro anni di attesa prima del trionfo dell’Azteca del 29 giugno 1986.

Diego ha “inventato” la mano de Dios. È il 22 giugno del 1986. Allo Stadio Azteca di Città del Messico va in scena Argentina vs Inghilterra, quarti di finale dei campionati del mondo di calcio. Steve Hodge alza un pallone a campanile all’interno dell’area di rigore. Il portiere inglese, Peter Shilton, tenta di prenderlo ma Diego Armando Maradona, devia la palla con il braccio e la piazza in rete. L’arbitro tunisino Ali Bin Nasser non si accorge del fallo e convalida il gol. Subito dopo il match Diego Armando Maradona nega il fallo di mano e ai giornalisti dice:

Il gol è stato legittimo, regolarissimo, ho colpito la palla di testa, semmai c’ è stata “mano de Dios“.

Il mondo del calcio piange la scomparsa di Diego Armando Maradona

Diego Armando Maradona e il “rivale” Pelè.

Sui social arrivano post e messaggi da tutto lo sport e non solo per la scomparsa di Diego Armando Maradona. Il Napoli: “Per sempre. Ciao Diego”. La federazione argentina: “Sarai per sempre nei nostri cuori”. Il logo del Napoli in nero sui suoi canali social, in segno di lutto per la morte del suo re. Lorenzo Insigne, capitano del Napoli, dedica un lungo pensiero a Diego Armando Maradona sui social:

Dal primo giorno in cui sei arrivato nella nostra amata Napoli, sei diventato un Napoletano doc. Hai dato tutto per la tua gente, hai difeso questa terra, l’hai amata. Ci hai regalato la gioia, i sorrisi, i trofei, l’amore. Sono cresciuto sentendo i racconti della mia famiglia sulle tue gesta.

Sei stato il più grande giocatore della storia, sei stato il Nostro Diego. Ho avuto la fortuna di incontrarti, parlarti, conoscerti. Da tifoso, da Napoletano, da Calciatore: Grazie di tutto D10S. Ti ameremo per sempre. 

Il toccante saluto di Dries Mertens: “Scusami”

Dries Mertens, attaccante del Napoli, svela che il suo primo pensiero prima di firmare per la squadra azzurra è andato proprio a Diego Armando Maradona:

Quando 7 anni fa mi hanno proposto di firmare per il Napoli, il mio pensiero è subito andato alle magie che ti ho visto fare in maglia azzurra… Se negli ultimi anni il mio nome è stato messo vicino al tuo, mi scuso, perche non potrò mai essere alla tua altezza, quello che hai fatto per la «nostra» città resterà per sempre nella storia.

Da domani indossare la maglia azzurra sarà una responsabilitÀ maggiore. Ciao idolo, è stato un orgoglio conoscerti.

Le parole del “rivale” Pelè: “Giocheremo in cielo”

Immancabile l’omaggio del “rivale” Pelè:

Che triste notizia. Ho perso un grande amico e il mondo ha perso una leggenda. Un giorno, spero che potremo giocare a palla insieme nel cielo.

Leo Messi sulla morte di Maradona: “Diego è eterno”

Leo Messi, che di Maradona è stato giocatore ai tempi in cui Diego era ct della Nazionale argentina, lo ricorda così:

Una giornata molto triste per tutti gli argentini e per il calcio. Ci lascia ma non se ne va, perché Diego è eterno. Conservo tutti i bei momenti vissuti con te e ho voluto cogliere l’occasione per inviare le mie condoglianze a tutta la sua famiglia e ai suoi amici.

Cristiano Ronaldo saluta Diego: “Eterno genio, mago senza pari”

Anche Cristiano Ronaldo, attaccante della Juventus e capitano della Nazionale portoghese si unisce al ricordo di Maradona:

Oggi dico addio a un amico e il mondo saluta un eterno genio. Uno dei migliori di sempre. Un mago senza pari. Se ne va troppo presto, ma lascia un’eredità senza limiti e un vuoto che non verrà mai colmato.

Riposa in pace, asso. Non sarai mai dimenticato. 

Ronaldo, il Fenomeno, su Maradona: “La tua eredità sarà eterna”

Ronaldo, il Fenomeno, ex Inter, ricorda Maradona:

Che giornata triste per noi amanti del calcio. Il nostro sport perde uno dei suoi più grandi idoli. Perdo un grande amico, il cui talento mi ha ispirato sin da quando ero bambino. Sgomento per la sua dipartita, ma grato per l’incontro della mia storia con la sua, nella vita.

Pibe, la tua eredità è eterna. La tua magia sul campo non sarà mai dimenticata. Riposa in pace amico mio. Possa Dio confortare l’intera famiglia, gli amici e le generazioni di fan in tutto il mondo.

Ronaldinho: “Eri il mio idolo, addio mago”

Da brividi il saluto di Ronaldinho, ex fuoriclasse brasiliano:

Amico mio, idolo mio, mio ​​numero 10, grazie per ogni momento in tua compagnia. Le nostre conversazioni sono sempre state molto speciali e custodirò tutti i momenti di gioia sul campo, dove ero lì per ammirarti e rendere omaggio alla tua grandezza.

Mi ha ispirato durante la mia carriera e quando ti ho incontrato e abbiamo giocato insieme, è stata una delle notti più belle della mia vita. Riposa in pace, ti amo….

Gigi Buffon: “Mancherai Diego”

Gigi Buffon, numero uno della Juventus, saluta Diego Armando Maradona sui suoi profili social:

Quel giorno eravamo tutti lì ad ascoltare i tuoi racconti, trascinati dalla tua leadership. Quello stesso carisma che ti permetteva di prenderti ogni volta la ribalta. Di essere al centro di tutto e tutti. Dei tuoi compagni, che in campo dipendevano dalle tue giocate e dalla tua classe. Dei tuoi avversari, inermi di fronte a tanta bellezza ma allo stesso tempo consapevoli di assistere a un qualcosa di unico.

Mi mancherai Diego. Mancherai a tutte le persone che hai fatto emozionare. Mancherai al calcio.

Le parole della Società Sportiva Lazio: “Idolo di generazioni”

La Società Sportiva Lazio ricorda così Maradona:

Campione. Idolo di generazioni. Ispirazione eterna di calcio. Grazie per essere stato a casa nostra, è stato un onore e non ti dimenticheremo. Ciao Diego!.

Alex Del Piero ricorda Maradona e una sua frase

Infine, Alex Del Piero, ex bomber della Juventus, cita una delle frasi più celebri di Maradona:

Se stessi con un vestito bianco a un matrimonio e arrivasse un pallone infangato, lo stopperei di petto senza pensarci.

Diego Armando Maradona, l’omaggio di Napoli per il suo Re Immortale

Napoli rende omaggio a Diego Armando Maradona davanti allo Stadio San Paolo.

Buenos Aires e Napoli, le due città di Diego. A Napoli, dal 1984 al 1991, Diego Armando Maradona ha regalato due scudetti e una Coppa Uefa. Ieri sera la sua Napoli gli ha reso omaggio allo Stadio San Paolo. Quello stesso stadio in cui Maradona viene presentato il 5 luglio 1984 ed esordisce con “Buonasera Napolitani“. Anche i quartieri spagnoli rendono omaggio a Diego con i fuochi d’artificio. E intanto, arriva la proposta da parte del sindaco De Magistris di intitolare lo Stadio San Paolo a Diego Armando Maradona.

Oggi il Napoli giocherà al San Paolo contro il Rijeka e ricorderà Diego prima della gara di Europa League:

Il 26 novembre, alle ore 20:45, Napoli ricorda Diego Armando Maradona. Prima della partita, metteremo alle finestre luci e candele per D10S, e alle 21:00, dopo il minuto di silenzio, faremo partire da ogni finestra di Napoli il più grande applauso mai sentito nella storia della città.

Grideremo il nome di Diego per far sentire al mondo che non lo dimenticheremo mai, che Diego è il nostro figlio e fratello più amato. Inoltrate e condividete a tutti i Napoletani. Forza Diego Per Sempre!!!

“La 12 cantava in coro, Maradò Maradò… e tutti in coro a cantare Maradò Maradò”

Maradó, Maradó”
nació la mano de Dios
“Maradó, Maradó”
llenó alegría en el pueblo
regó de gloria este suelo…

Annaffió di gloria questa terra“, genio, eroe e sregolatezza. Diego Armando Maradona è il più grande numero 10 dell’era moderna e ha cambiato la vita di tante persone. Maradona per anni ha camminato sul bordo dell’abisso, dall’alcol alla droga, dagli stravizi al doping “la fama gli presentò una donna bianca, di misterioso sapore e proibito piacere che lo rese avvezzo al desiderio di usarla ancora compromettendo la sua vita“.

Ma poco importa adesso, gli errori saranno dimenticati e resterà soltanto la sua grandezza. Per chi, come me, non ha avuto la fortuna di vederlo giocare, l’ha vissuto nei racconti dei propri nonni e genitori. Per chi, invece, ha avuto la fortuna di vederlo giocare ricorderà per sempre le gesta di “O Re Immortale“, il nome con cui lo ricorda il popolo napoletano, il suo grande amore.

ADIÓS, DIEGO.

Leggi anche: Diego Armando Maradona compie 60 anni: auguri Pibe de Oro, icona del calcio mondiale

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Classe 1990, laureata in Scienze Politiche con una specializzazione in Comunicazione pubblica Internazionale. Amante della storia sin da piccola e appassionata di grandi classici della letteratura italiana. Si auto definisce una sognatrice che tende a considerare sempre il bicchiere mezzo pieno anche nelle situazioni più critiche. Altri segni particolari? Appassionata di calcio e tifosissima!
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