Un nuovo bonus da 400 euro al mese per le famiglie: “Risorse dell’assegno unico”

Si parla molto di questo incentivo, un reddito d'infanzia per i primi sei anni di vita del proprio secondo figlio. Ecco come funziona e cosa c'è da sapere.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Bonus 400 euro al mese: di cosa si tratta? Si parla molto di questo incentivo, un reddito d’infanzia per i primi sei anni di vita del proprio secondo figlio. La proposta è contenuta in un disegno di legge depositato alla Camera da Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia a Montecitorio.

Oltre a tale misura, il ddl ne contiene molte altre che puntano a favorire la natalità, uno degli obiettivi principe del partito della Premier Meloni. Si tratta essenzialmente di agevolazioni fiscali e del passaggio al quoziente familiare nel prelievo Irpef.

Bonus 400 euro al mese per sei anni: sarà in manovra?

Bonus 400 euro al mese per sei anni: sarà in manovra?

Il ddl contenente il bonus 400 euro al mese è stato assegnato alla commissione Affari sociali a fine maggio scorso e da allora è fermo. Ma adesso, che la nuova legge di bilancio si avvicina e che la natalità è tornata tra le urgenze di FdI, la norma potrebbe tornare al centro delle attenzioni della maggioranza. Anche se sembra improbabile veder figurare il reddito d’infanzia nella manovra.

Si tratterebbe, nello specifico, di un bonus secondo figlio, già rilanciato in passato da Fratelli d’Italia. L’obiettivo: spingere le famiglie che hanno già un figlio a non fermarsi, sapendo di poter contare su questo importante supporto economico di partenza. Trattandosi infatti di 400 euro al mese per sei anni, si parlerebbe di 28mila euro in tutto per ogni bambino.

Non solo bonus 400 euro al mese: cos’è l’assegno di gioventù

Nei piani di Foti, gli aiuti per le famiglie non si fermerebbero al bonus 400 euro al mese per sei anni. Alla scadenza di quest’ultimo, si passerebbe infatti al cosiddetto assegno di gioventù, che erogherebbe 250 euro al mese dai 7 ai 25 anni di età. Ovvero altri 21mila euro a ragazzo.

La misura in questione prevede anche che l’importo sia maggiore se i beneficiari sono nuclei familiari monogenitoriali, quindi quelli con un genitore single o che comunque è l’unica persona ad avere i figli a carico, oppure se i figli hanno delle disabilità.

Bonus 400 euro al mese: i requisiti e il problema delle risorse

Ma quali sono i requisiti per poter beneficiare del bonus 400 euro al mese? Ci sono dei limiti? In realtà, la platea di percettori sarebbe piuttosto ampia: la misura andrebbe a tutti i nuclei familiari che hanno un reddito fino alla soglia dei 90mila euro all’anno.

Vista quindi l’entità dei beneficiari e la cospicua somma versata a ogni famiglia, i più sono convinti che la misura non potrà essere inserita in manovra in questa forma, specie con le risorse che scarseggiano. Nel caso in cui il Governo la volesse a tutti i costi in manovra, toccherà al Parlamento intervenire per trovare le risorse economiche necessarie o per rivedere la misura.

Il bonus secondo figlio potrebbe essere finanziato con i fondi dell’Assegno unico e universale, per il quale a inizio anno il Governo aveva stanziato 18 miliardi di euro. La previsione, però, è che a fine anno la somma effettivamente erogata sarà tra 16,5 e i 17 miliardi, il che lascerebbe un margine di manovra tra il miliardo e il miliardo e mezzo di euro.

Leggi anche: Meno tasse per chi ha tre figli e per chi assume mamme: cosa cambia col quoziente familiare


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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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