Airbnb ha i giorni contati? Al vaglio la nuova bozza ddl affitti brevi

Nuova stretta sugli affitti lampo e più sanzioni per chi viola le regole: il Ministero del Turismo sottopone la bozza ddl alle categorie di settore.

Alfredo Polito
Alfredo Polito
Si occupa di copywriting, project management e comunicazione per imprese e istituzioni. Per anni ha scritto su la Repubblica ed è autore del libro "La guerra del vino". Tramite Gramsci ha fatto suo il motto di Romain Rolland: pratica il pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà.
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Niente più affitti brevi nelle città turistiche e stangata sulle prenotazioni Airbnb: la nuova proposta del Ministero del Turismo, capitanato da Daniela Santanché, è un giro di vite per gli affittuari saltuari, dettata sulla falsa riga dei provvedimenti presi dalla municipalità New York nei confronti del colosso mondiale Airbnb.

Nuove regole insomma, ma anche pene e sanzioni più cospicue per chi non si adegua alle norme, per tutelare il mercato nel settore dell’ospitalità e alberghiero che negli ultimi anni ha assistito allo spopolamento delle strutture ricettive nei centri storici in favore di residenze diffuse messe a disposizione online dai privati cittadini su piattaforme quali Aribnb.

Tutti contro Airbnb: cosa sta succedendo?

Le lamentele contro gli affitti e le vacanze mordi e fuggi formano un coro variegato e a volte dissonante.

Da una parte gli albergatori, che accusano la facilità con cui le piattaforme dell’home sharing riescono ad ottenere utili più alti, perché slegate dai vincoli e dalla regolamentazione degli alloggi dichiarati a scopo turistico, dall’altra i cittadini e gli inquilini che vivono il via vai di persone dentro i palazzi, i cortili e le vie secondarie come un assedio da cui proteggersi, per ragioni di sicurezza, decoro e quiete pubblica.

Il turismo di massa spaventa le metropoli, già sovraccariche di cittadini, ma anche i piccoli centri dove non è più possibile affittare per le vacanze – uno, due o tre mesi – un piccolo appartamento a un prezzo ragionevole. E poi c’è la questione della qualità del turista medio, che va inabissandosi al diminuire dei giorni di permanenza.

Non da ultimo il problema abitativo: destinando più case e camere ai turisti per brevi periodi scarseggiano le possibilità di locazioni su lungo periodo, facendo impennare i prezzi delle poche abitazioni che vengono destinate a tale scopo.

A Milano, Firenze, Roma ma anche Napoli e Palermo è diventato estremamente oneroso affittare un appartamento per periodi che vanno dal mese all’anno, ancora di più se ci si vuole trasferire per un soggiorno più lungo.

Leggi anche: Airbnb e affitti brevi, arriva la stretta. Tutte le novità: “Stop ai soggiorni lampo”

Cosa dice la nuova proposta di legge

airbnb

Sulla scia delle nuove regole introdotte e attive a New York lo scorso 5 settembre, la proposta della ministra Santanché prevede una modifica sostanziale delle norme che disciplinano gli affitti brevi erogati da strutture che non nascono con lo statuto ricettivo.

  • Nelle città di rilievo turistico, nei capoluoghi e nei centri di particolare interesse culturale o alta densità turistica, non è consentito un soggiorno inferiore alle due notti consecutive, pena ammende che possono sfiorare i 5000 euro
  • Chi vuole affittare la propria casa o una seconda casa per periodi brevi deve registrarsi presso il comune di riferimento in modo da ottenere un CIN – codice identificativo nazionale, che dovrà essere visibile anche nelle inserzioni online, e dichiarare il numero dei posti letto messi a disposizione. Chi non richiede il CIN incorrerà in sanzioni che raggiungono gli 8000 euro
  • A ogni proprietario sarà concesso di mettere in locazione non più di due appartamenti, dimezzando le possibilità paventate lo scorso maggio nella precedente bozza di legge
  • Dovrà essere corrisposta la tassa di soggiorno dalla piattaforma e dai soggetti che si occupano di intermediazione immobiliare

Ma non finisce qui: ogni abitazione messa a disposizione del turismo mordi e fuggi dovrà rispettare alcune norme di sicurezza, essere dotata di dispositivi per la rilevazione del monossido di carbonio e per la prevenzione degli incendi, oltre a rispondere a degli standard prestabiliti di igiene.

Zonizzazione, la richiesta di vincoli ancora più restrittivi

In Sindaco di Milano Giuseppe Sala è intervenuto a riguardo con toni ancora più restrittivi: secondo il primo cittadino meneghino gli affitti brevi a scopo turistico nei pressi dei poli universitari del capoluogo lombardo dovrebbero essere proibiti in blocco.

La richiesta di zonizzazione avanzata da Sala si innesta sul caro affitti e sull’emergenza abitativa che i grandi centri di studio soffrono atavicamente, con locazioni stellari per ragazzi che non lavorano ma che non hanno alternative.

Il ddl al vaglio degli esperti

Nel frattempo il confronto con le categorie di settore sulle nuove proposte è stato avviato, mentre chi contava su un’entrata extra a fine mese cerca di fare pressione su un ammorbidimento delle norme.

I fattori in gioco sono tanti e di diversa natura per disciplinare un settore relativamente nuovo e ancora poco regolamentato, ma proprio per questo la bozza del decreto si prefigge di “fornire una disciplina uniforme a livello nazionale, contrastando allo stesso tempo il fenomeno dell’abusivismo”

Leggi anche: La casa di Barbie apre al pubblico: com’è e come prenotare un soggiorno su Airbnb

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Alfredo Polito
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Si occupa di copywriting, project management e comunicazione per imprese e istituzioni. Per anni ha scritto su la Repubblica ed è autore del libro "La guerra del vino". Tramite Gramsci ha fatto suo il motto di Romain Rolland: pratica il pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà.
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