Novavax: differenze con gli altri vaccini e perché è l’ideale per i no vax

Il vaccino Novavax è l'unico vaccino approvato dall'EMA che agisce in maniera più semplice accomunandolo ai vaccini che abbiamo fatto in passato. Per questo potrebbe convincere i no vax.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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La Commissione Europea ha dato l’ok al vaccino Nuvaxovid dell’azienda farmaceutica statunitense di Novavax. Rispetto agli altri vaccini che sono stati autorizzati nell’Unione Europea, quelli a RNA messaggero, Pfizer e Moderna, e quelli a vettore virale, AstraZeneca e Johnson&Johnson, ha una formulazione più classica e potrebbe convincere anche i più scettici a vaccinarsi.

Giorgio Palù, presidente dell’Agenzia italiana del farmaco, parlando a SkyTg24 riguardo al vaccino Novavax ha detto che si tratta di “un’ulteriore arma potente, prodotto con una diversa tecnologia”. Ha poi aggiunto che “rispetto ai vaccini mRna non necessita della catena del freddo e questo è un vantaggio”.

Le prime dosi dovrebbero essere disponibili da gennaio. L’Europa ha prenotato 200 milioni di dosi, di cui all’Italia ne spetteranno quasi 27 milioni. Essendo diverso rispetto agli altri vaccini potrebbe essere un’occasione per i 6 milioni di italiani che hanno deciso di non vaccinarsi.

Novavax: perché è diverso

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Nuvaxovid, sviluppato da Novavax e dalla Coalition for epidemic preparedness innovations (Cepi), è il decimo arrivato in ordine di tempo. É l’unico vaccino, tra quelli approvati dall’EMA, che agisce in maniera più semplice accomunandolo ai vaccini che abbiamo fatto in passato.

Si tratta di un vaccino proteico che utilizza le proteine ricombinanti. A differenza degli altri introduce direttamente una versione prodotta in laboratorio della proteina spike, insieme ad un adiuvante, una sostanza che aiuta a rafforzare la risposta immunitaria al vaccino.

Il sistema immunitario sarà quindi già allenato e se si verrà contagiati riconoscerà la proteina spike attaccandola.

Novavax: tempi lunghi di realizzazione e possibili effetti collaterali

Roberto Cauda, infettivologo del Gemelli e consulente di Ema, ha spiegato che Novavax è “un vaccino più tradizionale che ha la caratteristica di usare la tecnologia delle proteine ricombinanti che è ormai molto collaudata”, come riportato da Il Sole 24 Ore.

Cauda ha spiegato anche i motivi per cui rispetto agli altri vaccini è arrivato più tardi:

Richiede più tempo e questo spiega perché, mentre per sviluppare gli altri vaccini c’è voluto qualche mese, per questo è stato necessario più di un anno.

E riguardo ai possibili effetti collaterali ha aggiunto:

Non esiste un vaccino privo di effetti collaterali, ma gli effetti sono in qualche modo noti e non diversi dagli altri.

L’importante è che siano effetti collaterali accettabili e in una percentuale molto bassa.

Leggi anche: Effetti collaterali terza dose: chi li accusa di più e differenze con le prime due

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