“Non sento più dolore”: il bimbo caduto nel fiume si sveglia dal coma

Martina Mugnaini
Martina Mugnaini
Martina Mugnaini. Classe 1991. Nata e vissuta a Roma, ha un forte legame con le sue origini fiorentine. Laureata in Filologia Moderna alla Sapienza e giornalista, ama scrivere di tutto quello che riguarda l’arte, la letteratura, il teatro e la cultura digitale. Da anni lavora nel campo della comunicazione e del web writing interessandosi di tutto ciò che riguarda l'innovazione. Bibliofila e compratrice compulsiva di libri di qualunque genere, meglio se antichi: d'altronde “I libri sono riserve di grano da ammassare per l’inverno dello spirito” e se lo dice la Yourcenar sarà vero.
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Si potrebbe quasi parlare di un miracolo natalizio, quella che poteva essere una tragedia è diventata una storia a lieto fine per il bimbo di soli sette anni che domenica 22 Dicembre è caduto nel fiume Pescia con la sua bicicletta, a Ponte Buggianese in provincia di Pistoia. Il piccolo si è risvegliato dal coma farmacologico al Meyer di Firenze. Anche se resta in prognosi riservata, ora respira autonomamente. “Senti dolore?”, gli ha chiesto la madre e la risposta è un semplice e confortante “no”.

Il salvataggio eroico del papà

Domenica 22 dicembre era da poco passato mezzogiorno. All’improvviso il bimbo, forse a causa di una buca, è caduto con la bicicletta finendo dentro il fiume in piena. È stato trascinato dalla corrente per più di 300 metri fino a quando il padre, tuffatosi in acqua per soccorrerlo, lo ha raggiunto. La madre urlava disperata chiamando il 118. Il salvataggio del papà non è stato facile, ha cercato più volte di riavvicinarsi a riva ma la corrente era troppo forte e lo trascinava dall’altra parte. Poi grazie all’intervento di un residente, che con una corda è entrato nel fiume fino all’altezza delle ginocchia, è riuscito a portare fuori il figlio che però era privo di sensi. Tra i residenti accorsi c’era anche una ragazza che aveva frequentato un corso di primo soccorso: è stata lei a fare un primo massaggio cardiaco al bambino. Poi l’ambulanza e il trasferimento al Meyer dove, dopo soli due giorni, c’è stato il risveglio. E quella che poteva essere una tragedia si chiude con un lieto fine. Leggi anche: “Mi sono buttato senza pensarci”, bambino caduto dal balcone salvo grazie al ragazzo dell’autolavaggio   di Martina Mugnaini

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