L’inviata Greta Beccaglia è stata molestata durante un collegamento dopo la partita Empoli-Fiorentina: un tifoso ha allungato le mani. La giornalista palpeggiata di Toscana Tv ha così risposto: “Non puoi fare questo, mi dispiace mentre il collega in studio minimizzava l’accaduto”.
Le immagini hanno fatto il giro del web indignando non poco.
Giornalista palpeggiata: le parole di Greta Beccaglia
Greta Beccaglia, la giornalista palpeggiata da un tifoso all’esterno dello stadio “Castellani” di Empoli al termine della partita del derby Empoli-Fiorentina, ha raccontato su Instagram la sua versione dei fatti. Ecco cosa ha detto:
Abbiamo da poco terminato la diretta. Nel post-partita sono uscita dallo stadio per aspettare i tifosi. Purtroppo hanno iniziato a urlarmi cose non carine mentre io ero a lavoro, mentre io ero in diretta e uno si è anche permesso di tirarmi uno schiaffo sul culo.
Mi hanno perfino detto che avevo un abbigliamento provocante. Avevo un jeans e un giubbotto… Questa è una cosa inaccettabile, soprattutto nel 2021, quando una ragazza come me si fa un mazzo così per diventare giornalista, per raggiungere il suo obiettivo e queste persone non esistono.
Mentre all’Ansa ha sottolineato quanto sia inaccettabile quanto accaduto:
Quello che è accaduto a me è una cosa che non è accettabile e non si deve ripetere. In questo caso la molestia è stata ripresa in diretta tv perché io ero lì a lavorare.
Ma purtroppo, come sappiamo, tali molestie avvengono ad altre donne, a telecamere spente, cioè senza che nessuno venga a saperlo. Questo non può succedere e non deve accadere mai più, peraltro è successo dopo che si era celebrata da poco la Giornata della violenza contro le donne.
Giornalista palpeggiata: i commenti di sostegno
Le immagini della giornalista palpeggiata sono circolate sui social e hanno prodotto reazioni immediate. C’è chi, come Elisabetta Casellati, presidente del Senato, ha detto: Basta con la violenza sulle donne! Mi auguro che quelle inaccettabili molestie in diretta tv siano perseguite senza esitazioni. E tantoìi altri politici hanno espresso la loro vicinanza alla giornalista.
Il collega al Corriere della Sera ha smentito il fatto che volesse sminuire il gesto del tifoso ed ha specificato:
Il nostro errore è stato prima di tutto organizzativo, non avremmo dovuto lasciare la nostra giornalista da sola in mezzo a una folla di esseri con un quoziente intellettivo sotto lo zero.
Il mio intento, quando l’ho invitata a non prendersela, era quello di alleggerire per aiutare la poca esperienza che ha Greta nel gestire una situazione difficile come quella che ha dovuto affrontare.
Ho pensato prima a lei lavorativamente parlando, perché aveva la pressione psicologica di dover gestire una diretta, ho provato a tranquillizzarla, non volevo minimizzare l’accaduto, ma evitare che potesse accaderle qualcosa di peggio.
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