domenica, 4 Maggio 2025
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Conclave blindato: tra stanze sigillate e cellulari requisiti, scatta il silenzio assoluto

Tra giuramenti di segretezza e ambienti sigillati, questo Conclave sarà blindatissimo. Ogni dettaglio verrà custodito per garantire una scelta di fede libera e indipendente da qualunque pressione esterna.

Melissa Matiddi
Melissa Matiddi
Esperta in comunicazione e digital marketing, studia lo yoga e le discipline orientali. Ama creare, leggere e viaggiare. Silenziosa ma rumorosa, è sempre pronta a varcare nuovi orizzonti.

Il Conclave si apre all’insegna della massima riservatezza e sicurezza. Un’organizzazione impeccabile tutelerà ogni fase dell’evento più atteso dalla Chiesa cattolica, con ambienti sigillati, dispositivi elettronici requisiti e personale selezionato con cura.

Tutto è stato predisposto per garantire un clima di raccoglimento, concentrazione e totale indipendenza da qualsiasi influenza esterna.

Dalle stanze blindate al giuramento di infermieri, medici, guardie e chef: come funziona il protocollo

Nel cuore del Conclave, oltre ai riti e alle votazioni, ci sarà anche un gesto silenzioso ma fondamentale: il giuramento di segretezza. Tutti coloro che varcheranno la soglia di Santa Marta, dalla sera precedente l’inizio delle procedure, saranno chiamati a sottoscrivere un impegno solenne, un patto di riservatezza per proteggere il significato spirituale dell’evento.

Non solo i cardinali elettori, ma anche tutto il personale, circa 80 persone tra cui medici, infermieri, religiosi, addetti alla mensa, personale di pulizia, tecnici, membri della Gendarmeria vaticana e della Guardia Svizzera Pontificia dovranno giurare.

Infatti, ciascuno di loro, prima di prendere servizio, presterà giuramento di mantenere il più assoluto silenzio su quanto accadrà all’interno delle mura vaticane.

Sarà un atto carico di responsabilità e consapevolezza, non imposto, ma accettato come parte integrante del servizio rivolto alla Chiesa. Anche i cuochi, tra cui una chef e due giovani collaboratori, giureranno riservatezza.

Il giuramento potrebbe apparire come una sorta di vincolo formale, ma rappresenta la manifestazione concreta di un’alleanza collettiva volta a custodire un momento sacro, in cui la scelta del futuro Papa dovrà maturare senza alcuna pressione esterna. In questo silenzio blindato, fatto di rispetto, professionalità e fede, ogni gesto quotidiano diventa parte integrante di un evento che parla non solo alla Chiesa, ma al mondo intero.

Leggi anche: Il Conclave nell’era digitale, esaltazione o desacralizzazione dell’evento?

Sicurezza e segretezza: le misure adottate per il Conclave

Il Conclave, momento cruciale per la Chiesa cattolica, è da sempre avvolto da un protocollo rigorosissimo volto a garantire la totale segretezza delle votazioni e l’indipendenza dei cardinali elettori.

Le misure di sicurezza adottate saranno molteplici e coinvolgeranno ogni aspetto della vita all’interno delle mura vaticane durante l’evento. Prima dell’inizio, tutti i locali coinvolti, in particolare Santa Marta, la struttura dove risiedono i cardinali e la Cappella Sistina, sede delle votazioni, saranno bonificati da eventuali dispositivi di ascolto o intercettazione. Squadre specializzate passeranno al setaccio ogni angolo, sigillando gli ambienti e assicurando che nessun mezzo di comunicazione possa interferire.

I cardinali e il personale autorizzato saranno tenuti a consegnare i propri cellulari e ogni altro dispositivo elettronico prima dell’inizio delle procedure. Ci sarà inoltre l’obbligo di giuramento di segretezza per tutti coloro che prenderanno parte, a qualsiasi titolo, al Conclave. Quindi non solo i prelati, ma anche il personale di supporto, come medici, infermieri, cuochi e addetti alla logistica. Ad ulteriore garanzia, l’accesso agli ambienti sarà rigidamente controllato e ogni movimento verrà tracciato secondo criteri di massima trasparenza interna che dovranno essere inaccessibili all’esterno.

Queste misure non rappresentano solo un esercizio di rigore, ma un segno tangibile dell’importanza spirituale e simbolica di questo momento: proteggere il Conclave significa custodire l’autenticità della scelta del nuovo Papa, lontano da qualsiasi pressione politica esterna.

Leggi anche: Il Conclave inizia il 7 maggio e la Cappella Sistina chiude: cosa succederà ora?

Tecnologia off-limits: perché il Conclave vieta ogni comunicazione esterna

Nel Conclave, la disconnessione non è solo una misura tecnica, ma anche una scelta spirituale. Per garantire che i cardinali possano votare in totale libertà, senza influenze esterne di alcun tipo, il Vaticano attuerà un protocollo ferreo di isolamento tecnologico.

La sera prima dell’inizio del Conclave, ogni cardinale consegnerà i dispositivi personali come telefoni cellulari, tablet, computer portatili, radio e persino televisori. Tutti gli apparecchi verranno sigillati singolarmente in apposite buste contrassegnate dal nome del proprietario, custodite con la massima cura e restituite solo dopo l’elezione del nuovo Papa.

Nessun accesso a internet, nessuna notifica, nessun contatto col mondo esterno: l’elezione del Pontefice avverrà in silenzio, senza il rumore della tecnologia.

Anche l’ambiente interno verrà adattato per rafforzare l’isolamento. Le persiane delle stanze di Santa Marta verranno infatti sigillate per impedire qualsiasi forma di comunicazione visiva o acustica con l’esterno. La struttura, pur essendo una residenza moderna, verrà temporaneamente trasformata in una zona ad accesso limitato: ogni spazio comune, dalla cucina alle sale da pranzo, dai corridoi ai bagni, sarà sottoposto a bonifiche elettroniche per scongiurare la presenza di microfoni o strumenti di intercettazione.

Perfino il garage sotterraneo, normalmente destinato alle auto, verrà svuotato e riconvertito in un centro logistico, in cui verranno stoccati beni di prima necessità come medicinali, acqua, biancheria pulita e cibo fresco, inclusi frigoriferi portatili usati da alcuni residenti.

Tutto questo non è espressione di diffidenza, ma di responsabilità. Il Conclave rappresenta una delle poche occasioni nella storia contemporanea in cui un gruppo di persone decida di isolarsi dal mondo digitale per prendere una decisione guidata unicamente dalla coscienza, dalla preghiera e dal confronto personale.

In un’epoca dominata da connessioni continue, il conclave si distingue come un atto controcorrente: un momento di autentico raccoglimento globale.

Leggi anche: Chi è Mykola Bychok, il cardinale più giovane del Conclave che eleggerà il Papa

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Melissa Matiddi
Melissa Matiddi
Esperta in comunicazione e digital marketing, studia lo yoga e le discipline orientali. Ama creare, leggere e viaggiare. Silenziosa ma rumorosa, è sempre pronta a varcare nuovi orizzonti.

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