Il cardinale di Hong kong, Joseph Zen Ze-kiun, è stato dapprima arrestato è poi rilasciato su cauzione “per la sicurezza nazionale”, come riporta il South China Morning Post. L’accusa del governo di Pechino è di collusione con le forze straniere, uno dei reati che, in base alla legge imposta da Pechino all’ex colonia nel 2020, porta a pene severissime come l’ergastolo.
Il cardinale non è in buoni rapporti con la Cina per le critiche al controllo del partito Comunista verso le comunità religiose e per essere difensore dei diritti civili. Già a gennaio era stato accusato di aver incoraggiato nel 2019 alcuni studenti a ribellarsi ad alcune misure prese da Pechino.
Joseph Zen Ze-kiun è noto per il suo attivismo sociale e la difesa dei movimenti sociali e ha sostenuto pubblicamente i valori democratici fino all’introduzione della legge sulla sicurezza.
Cardinale Joseph Zen Ze-kiun: di cosa è accusato

Joseph Zen Ze-kiun è un salesiano oggi 90enne. Dal 2002 al 2009 è stato vescovo mentre ha ottenuto la nomina di cardinale nel 2006. Si tratta di una figura molto importante, sia come giuda spirituale di Hong Kong e sia a livello politico, per il partito democratico.
L’accusa nei suoi confronti, oltre che di collusione con le forze straniere, è in relazione al suo ruolo di amministratore del 612 Humanitarian Relief Fund, un fondo a sostegno dei manifestanti pro-democrazia, nelle spese legali e sanitarie che questi devono affrontare.
L’organizzazione di cui il cardinale è stato amministratore, è stata istituita nel 2019 e sciolta lo scorso anno. Oltre a Zen sono stati arrestati, e poi rilasciati su cauzione, altri tre promotori del fondo: Margaret Ng, avvocatessa ed ex deputato dell’opposizione, la cantautrice Denise Ho e l’accademico Hui Po-keung.
Arresto di Joseph Zen Ze-kiun: le reazioni di Human Right Watch e Vaticano
Human Rights Watch, l’organizzazione che si occupa della difesa dei diritti umani, ha così commentato l’arresto del cardinale:
L’arresto di un cardinale di 90 anni per le sue attività pacifiche è un altro episodio scioccante per Hong Kong, che mostra bene la caduta libera della città per quanto riguarda i diritti umani negli ultimi due anni.
Anche la Santa Sede è preoccupata, dopo aver appreso la notizia dell’arresto del cardinale Zen, e sta seguendo con attenzione l’evolversi della vicenda, da come fa sapere il direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni.
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