Nel nord-ovest della Cina più di 3 mila persone sono state infettate da un batterio fuoriuscito da un impianto biofarmaceutico che produceva vaccini per animali, nel 2019. Lo hanno reso noto le autorità. Si tratta della brucellosi, una malattia trasmessa dal bestiame o da prodotti animali. Normalmente non si tratta di una malattia contagiosa tra gli esseri umani, però può causare febbre, dolori articolari e mal di testa.
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Batterio Cina, il pensiero corre al Covid
Ben 3.245 persone sono risultate positive a questo batterio, secondo quanto riferito dalle autorità sanitarie di Lanzhou, il capoluogo della provincia di Gansu. Il pensiero corre subito al virus Sar Cov2. La diffusione della brucellosi nascerebbe dall’utilizzo nel laboratorio di un disinfettante scaduto nel 2019. Una sterilizzazione incompleta avrebbe mantenuto i batteri nelle emissioni di gas, che poi si sono diffuse nell’aria, fino al vicino Istituto di ricerca veterinaria, lo scorso dicembre.
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Batterio Cina, che cos’è la brucellosi
Secondo il manuale della Malattie infettive, la brucellosi si contrae per contatto diretto con secrezioni ed escrezioni di animali infetti o dall’ingestione di cibo o prodotti caseari contaminati. L’infezione provoca in genere febbre e sintomi organici. Ritirata l’autorizzazione a produrre vaccini contro la brucellosi e sarà previsto un risarcimento per i pazienti.
